VI Commissione - Resoconto di mercoledì 17 marzo 2004


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 17 marzo 2004.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 17 marzo 2004. - Presidenza del presidente Giorgio LA MALFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Maria Teresa Armosino.

La seduta comincia alle 14.20.


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D.L. 24/2004: Disposizioni urgenti concernenti il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché in materia di accise sui tabacchi lavorati.
C. 4781, Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Gianpietro SCHERINI (FI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla I Commissione Affari costituzionali, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, sugli aspetti attinenti la materia tributaria, sul disegno di legge C. 4781, già approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 24 del 2004, recante disposizioni urgenti concernenti il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché in materia di accise sui tabacchi lavorati.
L'articolo 1 del decreto-legge introduce una specifica indennità, da definire nell'ambito della contrattazione collettiva, destinata al personale del settore operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e al personale dirigente.
L'articolo 2 incrementa, invece, la dotazione organica complessiva del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, al fine espresso di incrementare l'efficienza e l'efficacia nello svolgimento di funzioni e compiti istituzionali. Tale incremento è effettuato in deroga al blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni disposto dall'articolo 3, comma 53, della legge finanziaria per il 2004, nonché alle vigenti procedure di programmazione ed approvazione.
L'articolo 3 è espressamente finalizzato a fronteggiare le particolari difficoltà, connesse alla situazione geografica di isolamento ed all'assetto morfologico dei territori, che caratterizzano il servizio antincendio e di soccorso tecnico nelle isole minori della Sicilia. Tale obiettivo è perseguito mediante una previsione in base alla quale il reclutamento del personale da destinare a tali sedi avviene mediante concorso riservato ai vigili iscritti negli elenchi del personale volontario in servizio presso le medesime sedi, purché in possesso dei requisiti per l'accesso al profilo di vigile del fuoco. La norma precisa che il personale assunto con tali modalità non può essere trasferito dalla sede di prima assegnazione, prima di aver prestato servizio effettivo per almeno 5 anni.
L'articolo 3-bis, inserito dal Senato in sede di conversione del decreto-legge, apporta invece una novella alla legge che disciplina il rilascio dei titoli per l'esercizio delle attività di volo del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
L'articolo 3-ter, introdotto anch'esso nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione al Senato, applica alle assunzioni nel profilo di vigile del fuoco autorizzate ai sensi dell'articolo 3, commi 54 e 55, della legge finanziaria per il 2004, quanto già previsto dall'articolo 2 del provvedimento in esame.
L'articolo 3-quater, anch'esso introdotto nel corso dell'esame al Senato, reca uno stanziamento, con la relativa copertura finanziaria, destinato al rinnovo del contratto collettivo nazionale della carriera prefettizia, relativo al biennio 2004-2005.
Passando agli aspetti del provvedimento direttamente attinenti ai profili di competenza della Commissione, segnala l'articolo 4, in materia di accisa sui tabacchi lavorati, il quale ridefinisce, al comma 1, le modalità di determinazione dell'imposta di consumo applicabile alle sigarette vendute ad un prezzo inferiore a quello delle sigarette appartenenti alla classe di prezzo più richiesta.
Evidenzia che con la modifica introdotta, l'ammontare dell'imposta di consumo dovuta per le sigarette vendute ad un prezzo inferiore a quello delle sigarette appartenenti alla classe di prezzo più richiesta, è direttamente rapportato all'importo di base (come è già previsto per le sigarette appartenenti alla classe di prezzo più richiesta). Precisa inoltre che, per il periodo decorrente dal 1o marzo 2004 al 31 dicembre 2004, l'imposta di consumo dovuta per le sigarette vendute ad un prezzo inferiore a quello delle sigarette appartenenti alla classe di prezzo più richiesta corrisponde all'importo di base, mentre, a decorrere dal 1o gennaio 2005, tale imposta corrisponderà al 98 per cento dell'importo base.


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Sottolinea come per le sigarette vendute ad un prezzo più alto a quello delle sigarette appartenenti alla classe di prezzo più richiesta continui invece ad applicarsi il meccanismo di determinazione dell'imposta definito dall'articolo 6, comma 3, della legge n. 76 del 1985.
Rileva come l'introduzione delle modifiche sopra descritte venga dalla norma stessa ricollegata alla finalità di dare urgente attuazione alla direttiva 2002/10/CE, che avrebbe dovuto essere recepita entro il 30 giugno 2002.
Evidenzia come la relazione illustrativa al disegno di legge di conversione motivi inoltre l'intervento con l'esigenza di contrastare, a fini di salvaguardia del livello delle entrate erariali, la tendenza dei consumatori ad acquistare prodotti a basso prezzo e quella dei fabbricanti a ridurre il prezzo delle sigarette o ad introdurre sul mercato prodotti a prezzi inferiori.
Segnala quindi il comma 2 dell'articolo 4, che modifica la durata del procedimento finalizzato all'inserimento o alla cancellazione dei prodotti soggetti a monopolio.
Ricorda che nel corso dell'esame al Senato sia stato aggiunto, a seguito di un emendamento proposto dal Governo nel corso della discussione in Assemblea, un comma 2-bis, il quale stabilisce che l'importo di base dell'imposta di consumo sui tabacchi lavorati non deve essere inferiore a 60 euro per mille sigarette; tale importo minimo è incrementato a 64 euro a partire dal 1o luglio 2006.
Poiché l'imposta di consumo è calcolata sulla base del prezzo di vendita dei tabacchi ad essa assoggettati, sottolinea come la disposizione sia volta anch'essa ad assicurare un gettito minimo per l'erario indipendentemente dalle fluttuazioni del prezzo di vendita dei medesimi prodotti e che, con il medesimo emendamento, sia stato inoltre aggiunto un comma 2-ter, che ridefinisce alcuni parametri relativi a determinate tipologie di tabacchi lavorati.
In particolare, il comma aggiunto sostituisce integralmente i numeri 3 e 4 della lettera a), secondo comma, dell'articolo 2 della legge 7 marzo 1985, n. 76, la quale stabilisce le caratteristiche della categoria dei sigari o dei sigaretti, prevedendo specificamente, tra l'altro, che in tale ambito sono compresi i prodotti riempiti di una miscela di tabacco battuto, i quali abbiano un peso unitario, esclusi il filtro o il bocchino, non inferiore, a secondo delle tipologie, a 1,2 grammi o a 2,3 grammi.
Illustra quindi gli articoli 5 e 6 che recano le disposizioni relative alla copertura finanziaria ed alla entrata in vigore del decreto-legge.
Propone, in considerazione della circostanza che il provvedimento non presenta particolari aspetti problematici per ciò che attiene le competenze della Commissione, di esprimere alla Commissione di merito parere favorevole.

Giorgio BENVENUTO (DS-U) preannunzia l'intenzione di riproporre in Assemblea le questione relative alla costituzionalità del decreto, sulla quale vi sono dubbi anche da parte della Commissione di merito. Per ciò che riguarda le questioni relative ai vigili del fuoco, sottolinea la opportunità di estendere le misure finalizzate a garantire gli organici nelle isole minori della Sicilia anche ad altre realtà assimilabili dal punto di vista dell'isolamento geografico. Stigmatizza la scarsa coerenza del Governo in materia di accise dei tabacchi, proponendo che il gettito che dovesse derivare da tali interventi sia destinato a finanziare la legislazione a tutela delle persone non autosufficienti. Al riguardo denunzia la circostanza che, mentre tutti i gruppi dichiarano prioritaria la soluzione del finanziamento di tale normativa, nella pratica il Governo non ne ha ancora individuato le modalità di finanziamento. Chiede pertanto di sapere se vi è disponibilità di destinare allo scopo tale risorse derivanti dall'accisa sui tabacchi. Per ciò che riguarda il parere in esame dichiara la sua volontà di astenersi.

Mario LETTIERI (MARGH-U) condivide le osservazioni del collega Benvenuto riguardo alla necessità di garantire alle località periferiche una adeguata copertura per ciò che riguarda il corpo dei Vigili


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del fuoco. Rileva che la questione relativa alle accise sul tabacco è connessa alla tematica della privatizzazione dell'Ente Tabacchi Italiano (ETI), nell'ambito della quale stanno emergendo numerosi gravi problemi, come dimostra la vicenda, della quale si è in varie occasioni occupata la Commissione, della manifattura tabacchi di Bologna.
Preannunzia quindi la sua astensione sulla proposta di parere.

Gianpietro SCHERINI (FI), relatore, sottolinea l'importanza che assume l'incremento degli organici dei Vigili del fuoco, soprattutto per garantire un efficace protezione antincendio nelle zone isolate, del nord, del centro e del sud Italia. Richiama pertanto l'attenzione del Governo sull'opportunità di prevedere incrementi di organico dei Vigili del Fuoco anche nelle zone soggette rischi di dissesto idrogeologico.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Riassetto del sistema radiotelevisivo.
C. 310 e abb.-E, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, e sentenza della Corte costituzionale n. 466 del 2002.
(Parere alle Commissioni riunite VII e IX).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Lorena MILANATO (FI), relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad esprimere il parere alle Commissioni riunite Cultura e Trasporti sul progetto di legge C. 310 ed abbinate-E, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, nel nuovo testo base adottato dalle Commissioni di merito.
Ricorda che le Commissioni di merito, dapprima, quindi l'Assemblea, nella seduta del 21 gennaio scorso, hanno deliberato di circoscrivere l'esame del provvedimento alle sole parti oggetto del messaggio presidenziale.
Sottolinea come la Commissione abbia già espresso il proprio parere sul provvedimento in esame in tre occasioni: la prima, nella seduta del 12 marzo 2003, esprimendo parere favorevole con osservazioni nel corso dell'esame in prima lettura presso la Camera, quindi, nella seduta del 29 luglio 2003, esprimendo parere favorevole sul testo modificato dal Senato e nella seduta del 28 gennaio 2004, esprimendo parere favorevole sul provvedimento.
Per quanto riguarda gli aspetti del provvedimento oggetto dell'esame rientranti negli ambiti di competenza della Commissione Finanze, segnala l'articolo 25, comma 7 (comma 6 nel testo già sottoposto al parere della Commissione), il quale stabilisce che con regolamento, emanato su proposta del Ministro delle comunicazioni di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono definiti gli incentivi all'acquisto e alla locazione finanziaria necessari per favorire la diffusione di apparecchi utilizzabili per la ricezione di segnali televisivi in tecnica digitale. Precisa che tali incentivi, volti a favorire la conversione del sistema televisivo terrestre verso la trasmissione in chiaro in tecnica digitale, potrebbero assumere carattere fiscale, come ad esempio la deduzione o detrazione delle spese sostenute per l'acquisto o la locazione di tali strumenti, l'attribuzione di crediti d'imposta correlati alle medesime spese, ovvero l'abbattimento dell'aliquota IVA su tali beni.
Poiché il contenuto di tale comma non ha subito modificazioni, al di là della numerazione, propone di reiterare il parere favorevole in merito al provvedimento.

Giorgio BENVENUTO (DS-U) denunzia la totale disponibilità del Governo ad accettare il dialogo e il confronto sulle osservazioni ed i pareri formulati, non soltanto dalla opposizione, riguardo il contenuto del provvedimento, che mette in gioco valori fondamentali del sistema democratico. Dopo aver sottolineato come il Governo abbia perduto l'occasione, fornita dal rinvio da parte del Presidente della Repubblica, per rivedere complessivamente l'impianto del provvedimento, dichiara il suo voto contrario alla proposta


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di parere formulata dal relatore e dichiara il suo fermo intendimento di dare in Assemblea battaglia, insieme a tutta l'opposizione, a tutela dei valori del pluralismo che sono posti a tutela di tutti i cittadini.

Roberto PINZA (MARGH-U) esprime il voto contrario del suo gruppo, associandosi alle considerazioni espresse dal deputato Benvenuto e sottolineando come la maggioranza insista a coltivare gli interessi particolari del Presidente del Consiglio, dimostrandosi lontanissima dalle attese e dai problemi reali degli italiani.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Norme in favore dei soggetti incontinenti e stomizzati.
Testo unificato C. 148 Cè ed abb.
(Parere alla XII Commissione, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Gianpietro SCHERINI (FI), relatore, illustrando il provvedimento, rileva come la Commissione sia chiamata ad esprimere il parere alla XII Commissione Affari sociali, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, sugli aspetti attinenti la materia tributaria, sul testo unificato, elaborato dal comitato ristretto e adottato come testo base, delle proposte di legge C. 148 e abbinate, recante norme in favore di soggetti incontinenti e stomizzati, come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito.
Sottolinea come la proposta di legge miri, come indicato dall'articolo 1, a disciplinare le tipologie e le modalità di intervento a favore di soggetti affetti da gravi malformazioni o patologie, di natura particolarmente invalidante, che vengono puntualmente elencate e definite all'articolo 2.
L'articolo 3 stabilisce che le regioni e le aziende sanitarie locali assicurino, a titolo gratuito, in favore dei soggetti di cui all'articolo 2, attraverso lo stanziamento di appositi fondi del Servizio sanitario nazionale, l'erogazione degli interventi preventivi, curativi e riabilitativi necessari, connessi alla loro patologia ed invalidità.
L'articolo 4 prevede l'emanazione di appositi decreti del Ministro della Salute, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, e d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, per definire, inserendoli nei livelli essenziali di assistenza (LEA), e ad integrazione delle prestazioni già garantite dal Servizio sanitario nazionale le misure e modalità relative all'assistenza da fornire a tali pazienti.
Nell'articolo 5 è previsto che le regioni istituiscano almeno un centro riabilitativo in ciascuna azienda sanitaria locale.
L'articolo 6 stabilisce che ai lavoratori incontinenti gravi e stomizzati, non riconosciuti portatori di handicap con connotazione di gravità, siano concesse sei ore settimanali di assenza dal lavoro, regolarmente retribuite, per esigenze personali igienico-sanitarie e fisiologiche, mentre l'articolo 7 reca misure di favore per i pazienti in stato di detenzione.
L'articolo 8 prevede, ai commi 1 e 2, che, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sia individuato il percorso formativo in ambito universitario finalizzato alla formazione di personale infermieristico professionale che si occupi di tali patologie, nonché i criteri per l'equipollenza dei titoli conseguiti dagli infermieri che hanno frequentato corsi formativi di specializzazione in stomaterapia prima della data di entrata in vigore della legge.
L'articolo 9 sancisce che, per i pazienti in esame, la tariffa dell'acqua per uso domestico sia ridotta del 30 per cento,


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mentre l'articolo 10 detta una analitica disciplina per la revisione delle percentuali di invalidità.
L'articolo 11 stabilisce che le aziende sanitarie locali, le regioni e le associazioni di categoria dei soggetti di cui alla presente legge, collaborino con il Ministero della salute al fine di promuovere la realizzazione di apposite campagne nazionali di sensibilizzazione per la prevenzione del cancro colon-rettale, invitando tutti i cittadini di età superiore a trenta anni a sottoporsi periodicamente a esami diagnostici gratuiti, utili per prevenire tale tipo di patologia, mentre l'articolo 12 demanda alla Commissione unica sui dispositivi medici, istituita presso il Ministero della salute ai sensi dell'articolo 57 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, di provvedere, sentite le associazioni di categoria dei pazienti, all'aggiornamento biennale dei dispositivi medici e protesici.
L'articolo 13 prevede l'istituzione, presso l'Istituto superiore di sanità, di appositi registri per monitorare talune patologie, mediante i dati rilevati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano attraverso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere e i centri riabilitativi al fine di promuovere una efficace prevenzione diagnostica e strumentale nei nuclei familiari a rischio, nonché pervenire a una stima reale dei soggetti affetti da tali patologie.
L'articolo 14 detta apposite norme di tutela della riservatezza in materia, mentre l'articolo 15 provvede alla copertura finanziaria degli oneri recati dal provvedimento.
Non rilevando, rispetto al provvedimento in esame, profili direttamente attinenti agli ambiti di competenza della Commissione, propone, anche in considerazione del rilievo sociale implicato dall'intervento legislativo, di esprimere su di esso parere favorevole.

Giorgio BENVENUTO (DS-U) dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

Roberto PINZA (MARGH-U) annunzia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE

Mercoledì 17 marzo 2004. - Presidenza del presidente Giorgio LA MALFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Maria Teresa Armosino.

La seduta comincia alle 14.40.

Giorgio LA MALFA, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ne dispone pertanto l'attivazione.

5-02989 Mauro: Cartelle esattoriali emesse in provincia di Ragusa.

Giovanni MAURO (FI) rinuncia ad illustrare la sua interrogazione.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), precisando che per ciò che attiene la prima questione attinente alla società concessionaria le competenze in materia sono della Regione Sicilia, mentre, per quanto riguarda la seconda, le competenze a emanare il previsto decreto attuativo non rientrano nella competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, riguardando contributi di natura previdenziale.

Giovanni MAURO (FI) prende atto della risposta del sottosegretario, preannunziando che riproporrà la questione, in base alle indicazioni fornite dal sottosegretario, al Ministero del lavoro e della previdenza sociale.


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5-02987 Antonio Pepe e Catanoso: Proroga termini tributari nei comuni della provincia di Catania interessati dall'eruzione dell'Etna.

Antonio PEPE (AN) rinuncia ad illustrare la sua interrogazione.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Antonio PEPE (AN) prende atto dell'impegno del Governo a fornire una risposta esaustiva in tempi brevi e sottolinea l'importanza delle questioni sollevate nell'interrogazione.

5-02988 Benvenuto: Termini per la presentazione delle istanze di adesione al concordato preventivo.

Giorgio BENVENUTO (DS-U) rinuncia ad illustrare la sua interrogazione.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Giorgio BENVENUTO (DS-U) giudica scarsamente verosimile che sia noto il numero dei soggetti che hanno aderito al concordato e non l'importo complessivo delle relative richieste di condono. Rileva come il numero di 250 mila domande di adesione, pur superiori a quello che veniva ipotizzato nei giorni scorsi, resti assai inferiore a quanto preventivato in un primo tempo. Ricorda che l'importo stimato di 3 miliardi e mezzo di euro era già stato rivisto in diminuzione fino a raggiungere la cifra di 2 miliardi e mezzo. Calcola, in base ai dati relativi alle domande, che tale importo non sarà raggiunto, osservando che il Governo non sa come fare fronte al vuoto che si verrà a determinare nella sua contabilità.
Giudica grave che il Governo non dia con chiarezza conto della situazione al Parlamento, sottolineando come tale atteggiamento sia contrario ad un corretto rapporto istituzionale. Per ciò che riguarda la mancata proroga del condono nota come essa fosse stata richiesta, oltre che dal relatore del decreto n. 355 del 2003, anche dalle associazioni dei commercialisti e dei ragionieri. Si dichiara infine insoddisfatto della risposta e preoccupato per il cattivo andamento dei conti pubblici.

5-02990 Pinza ed altri: Esportazione di capitali da parte di promotori finanziari di Banca Fideuram.

Roberto PINZA (MARGH-U) rinuncia ad illustrare la sua interrogazione.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Roberto PINZA (MARGH-U) si dichiara non soddisfatto dalla risposta del Governo, che contiene informazioni largamente inferiori a quelle riportate dagli organi di stampa. Ritiene pertanto che rispetto a tali temi il Governo si dimostri scarsamente informato oppure volutamente reticente. Chiarisce che la domanda posta nell'interrogazione era diversa rispetto a quella a cui ha risposto il Governo, essendo finalizzata a conoscere se lo strumento dello scudo fiscale, attraverso apposite operazioni di retrodatazione, sia stato utilizzato ai fini di riciclaggio di denaro, questione su cui è indiscutibile la competenza del Ministero dell'economia e delle finanze. Osserva che tale rischio era stato ben evidenziato da parte dell'opposizione nel corso del dibattito sul provvedimento che conteneva la disciplina sul rientro dei capitali all'estero.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO chiarisce che proprio dalle parole del deputato Pinza si rileva la circostanza che tali attività non hanno perduto il carattere illecito che le caratterizzava.

Giorgio LA MALFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

Sui lavori della Commissione.

Alfiero GRANDI (DS-U) ricorda che il Governo, in occasione dello svolgimento di


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un'interrogazione a risposta immediata in Commissione a sua firma, relativa alle prospettive occupazionali della manifattura tabacchi di Bologna, non aveva fornito alcuna informazione in merito. Chiede pertanto che il rappresentante del Governo intervenga quanto prima in Commissione per comunicare alla Commissione il proprio orientamento in merito.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO si dichiara disponibile ad integrare quanto prima la risposta resa in precedenza.

Giorgio LA MALFA, presidente, propone che il Governo, nella seduta di domani, renda comunicazioni alla Commissione in merito a tali problematiche.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 17 marzo 2004. - Presidenza del presidente Giorgio LA MALFA, indi del vicepresidente Maurizio LEO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Maria Teresa Armosino.

La seduta comincia alle 15.

D.L. 41/04: Disposizioni in materia di determinazione del prezzo di vendita di immobili pubblici oggetto di cartolarizzazione.
C. 4738 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 10 marzo 2004.

Giorgio LA MALFA, presidente, avverte che sono stati presentati numerosi emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti al decreto-legge di cui si propone la conversione (vedi allegato 5).
Prima di passare all'esame degli stessi, ricorda che l'articolo 96-bis, comma 7, del regolamento e la lettera circolare del Presidente della Camera sull'istruttoria legislativa del 10 gennaio 1997 individuano rigorosi criteri di ammissibilità degli emendamenti riferiti ai disegni di legge di conversione dei decreti-legge.
Rammenta che, ai sensi del citato articolo 96-bis, comma 7, del regolamento, non sono ammissibili gli emendamenti che non siano strettamente attinenti alla materia del decreto-legge. Tale criterio risulta in particolare più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli altri progetti di legge, dall'articolo 89 del regolamento medesimo, che attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento.
Inoltre, la citata lettera circolare del 10 gennaio 1997 precisa che ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
Alla luce delle disposizioni richiamate e in considerazione del contenuto del decreto-legge in esame, comunica che presentano profili di inammissibilità, in quanto trattano materie non strettamente attinenti a quella oggetto del provvedimento:
l'emendamento Battaglia 1.26, il quale è volto ad estendere le condizioni di vendita previste dall'articolo 3 del decreto-legge n. 351 del 2001 anche agli immobili di proprietà degli enti privatizzati e dei fondi immobiliari che godano di agevolazioni di carattere fiscale;
gli identici emendamenti Cento 1.74, Pistone 1.75 e Fiori 1.76, i quali anch'essi intendono estendere l'applicazione delle disposizioni del decreto-legge n. 351 del 2001 e dei commi 1, 2 e 4 dell'articolo 1 del decreto-legge anche agli immobili degli enti gestori di forme di previdenza ed assistenza privatizzati;
l'articolo aggiuntivo Cento 1.08, il quale:
estende l'applicazione delle disposizioni del decreto-legge n. 351 del 2001


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agli immobili degli enti gestori di forme di previdenza ed assistenza privatizzati;
prevede l'applicazione ai contratti di locazione rinnovati o stipulati ai medesimi conduttori da parte delle compagnie d'assicurazione, degli enti privatizzati e dei soggetti privati detentori di grandi proprietà immobiliari delle disposizioni in materia di «canale concordato» di cui alla legge n. 431 del 1998;
impone l'obbligo, per i medesimi soggetti, di fissare i canoni di locazione all'interno di determinati valori minimi e massimi;
l'articolo aggiuntivo Tocci 1.09, il quale subordina la fruizione, da parte degli enti e delle casse di previdenza privatizzate, dei benefici fiscali previsti dall'articolo 3 della legge n. 431 del 1998 all'applicazione di canoni concordati in favore degli inquilini degli immobili;
l'articolo aggiuntivo Tocci 2.01, il quale estende l'applicazione delle disposizioni del decreto-legge n. 351 del 2001 agli immobili degli enti gestori di forme di previdenza ed assistenza privatizzati, che godano dei benefici fiscali previsti dall'articolo 3 della legge n. 80 del 2003.

Invita pertanto i presentatori dei predetti emendamenti a ritirarli, al fine di una loro eventuale ripresentazione in occasione della discussione in Assemblea del provvedimento.
Informa altresì che il Comitato per la legislazione e le Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, ed Ambiente hanno espresso il proprio parere sul provvedimento.

Augusto BATTAGLIA (DS-U) prende atto delle valutazioni del Presidente e ritira il suo emendamento 1.26, preannunziando tuttavia che provvederà a ripresentarlo in vista della discussione in Aula. Osserva inoltre che la questione degli inquilini degli Enti pone problemi di ordine generale, dei quali ci si era già occupati in sede di discussione della legge finanziaria. Sottolinea che anche per i conduttori degli immobili di proprietà degli enti privatizzati e dei fondi immobiliari che godano di agevolazioni di carattere fiscale si pone la necessità di salvaguardare il diritto alla casa in una fase di acuta crisi economica e di mercato immobiliare assestato su prezzi estremamente elevate, certamente non alla portata di soggetti pensionati o a reddito fisso. Ritiene evidente la disparità di trattamento con gli inquilini degli Enti tuttora pubblici.

Teodoro BUONTEMPO (AN) segnala che il TAR del Lazio, prima, e il Consiglio di Stato, poi, hanno stabilito che il decreto legislativo n. 104 del 1996 obbligava l'Ente proprietario a vendere, con l'effetto che la mancata vendita dove non può essere in alcun modo posta a carico del conduttore, il quale diversamente dovrebbe sopportare il danno del comportamento illecito dell'Istituto proprietario. Osserva pertanto che gli Enti ora privatizzati, ma che in quel momento erano Enti pubblici, non possono giovarsi di un illecito da essi compiuto e che emendamenti miranti a far valere, ora per allora, il loro carattere di Enti pubblici, non possono essere ritenuti inammissibili per estraneità di materia.

Giorgio LA MALFA, presidente, reputa opportuno che il deputato Buontempo affronti il tema, nel quale i profili di merito appaiono assumere un peso preponderante, nel corso del dibattito in Assemblea.

Gabriella PISTONE (Misto-Com.it) pur non condividendo il giudizio di inammissibilità del suo emendamento 1.75, lo ritira, riservandosi di ripresentarlo in Assemblea. Osserva peraltro che l'estraneità per materia potrebbe essere rilevata più con riferimento agli emendamenti incidenti sulla disciplina all'edilizia residenziale pubblica, la quale è, tra l'altro, ormai affidata alla competenza regionale, piuttosto che rispetto a quelli relativi alla tematica degli Enti privatizzati.

Giorgio LA MALFA, presidente, chiarisce che il suo giudizio di ammissibilità si


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è fondato anche sulla considerazione della diversa natura giuridica degli Enti di edilizia residenziale pubblica rispetto a quella degli Enti di previdenza privatizzati.

Gabriella PISTONE (Misto-Com.it) prende atto delle valutazioni del Presidente e preannunzia conseguentemente una proposta di legge tesa a regolare analogamente le dismissioni degli Enti privatizzati.

Augusto BATTAGLIA (DS-U) preannuncia che solleverà in Assemblea la questione posta dal pronunciamento della II sezione del Consiglio di Stato in materia di diritti dei conduttori delle unità immobiliari oggetto di privatizzazione, e ricorda che in alcuni casi si sono verificati passaggi di proprietà degli immobili privatizzati finalizzati soltanto ad elevare i prezzi, circostanza assai grave, in quanto si tratta di Enti che operano con risorse pubbliche.

Walter TOCCI (DS-U) esprime rispetto per la valutazione del Presidente e ritira pertanto gli articoli aggiuntivi a sua firma 1.09 e 2.01, che ripresenterà in sede di discussione in Assemblea. Osserva che il provvedimento, se mirava a risolvere i problemi posti dalla privatizzazione di immobili di Enti pubblici, rischia di non raggiungere il suo scopo, aprendo la strada a ulteriori contenziosi, data la disparità di trattamento che rischia di determinarsi a seguito della circostanza che i conduttori di immobili costruiti con risorse pubbliche verranno sottoposti a condizioni radicalmente diverse.

Mario LETTIERI (MARGH-U) ritiene che sia da condividere l'osservazione che l'enorme patrimonio immobiliare degli Enti privatizzati abbia potuto formarsi solo in considerazione dei contributi pubblici di cui beneficiavano, per cui appare illogico che essi ora ne possano disporre in modo arbitrario.

Antonio PEPE, relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.100 Governo, che mira ad eliminare il termine iniziale di efficacia della manifestazione della volontà di acquisto, rilevando come esso assorba il contenuto di numerosi emendamenti. Esprime parere contrario su tutti gli altri emendamenti presentati.
Con riferimento ai problemi di copertura finanziaria evidenziati dal parere reso dalla V Commissione bilancio, si riserva di presentare emendamenti ad hoc.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.100 del Governo ed esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

Antonio PEPE, relatore, in considerazione del parere espresso dal sottosegretario, ritira il suo emendamento 1.47.

Alfiero GRANDI (DS-U), sottolinea come gli emendamenti presentati intendano rimediare al grave torto compiuto dal Governo, che ha modificato le condizioni di acquisto delle abitazioni in modo ingiusto e inaccettabile. Appare dunque necessario eliminare la norma del decreto che circoscrive l'applicazione delle agevolazioni per l'acquisto degli immobili da parte dei conduttori ad un periodo di soli 40 giorni, precisare che la volontà di acquisto poteva essere espressa anche in forme diverse, e modificare la disciplina relativa alla qualificazione degli immobili di pregio. L'emendamento presentato dal Governo dimostra come la posizione assunta inizialmente dall'Esecutivo fosse insostenibile, ma ritiene che tali modifiche non siano ancora sufficienti, preannunciando quindi che sosterrà con vigore gli emendamenti presentati dal suo gruppo in occasione della discussione in Assemblea.

Sergio ROSSI (LNFP) ricorda che aveva chiesto informazioni al Governo circa il numero di manifestazioni di volontà di acquisto degli immobili presentate e circa la relativa distribuzione geografica.

Giorgio BENVENUTO (DS-U) sottolinea il modo singolare e creativo con il quale il Governo affronta le tematiche inerenti alla


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copertura finanziaria del provvedimento. Nella relazione tecnica che accompagnava la proposta di legge con cui vennero soppressi i parametri di calcolo successivamente ripristinati in sede di legge finanziaria, si sosteneva che tale soppressione non determinava effetti favorevoli per l'erario, mentre oggi il ripristino di quei parametri causerebbe un aggravio per le finanze pubbliche, il che appare incongruo e contraddittorio.

Il sottosegretarioMaria Teresa ARMOSINO ricorda che l'impostazione iniziale del Governo era radicalmente differente rispetto a quella concretizzatasi nel decreto-legge in esame. Sottolinea come l'unico precedente giurisprudenziale a lei noto in materia abbia stabilito il diritto del conduttore all'acquisto, una volta effettuata nel termine la relativa manifestazione di volontà, ma precisando che la controprestazione è dovuta con riferimento ai valori della data di perfezionamento e non già al costo del 2001. Rileva come in questa materia il Parlamento abbia voluto seguire una diversa impostazione, dalla quale sono derivati inevitabilmente dei costi che l'impostazione originariamente data dal governo non implicava. Sottolinea che tale costo aggiuntivo deve essere quantificato in circa 2.000 miliardi delle vecchie lire.
Rispondendo al deputato Sergio Rossi, osserva che la sola operazione di cartolarizzazione denominata SCIP 2 ha interessato circa 62 mila unità immobiliari e che il numero dei soggetti che hanno effettuato la manifestazione di volontà di acquisto è estremamente elevato, anche se le è impossibile dare in proposito dati precisi in merito alla distribuzione tra le varie regioni.

Renzo PATRIA (FI) rileva l'importanza della scelta fatta dal Governo nel presentare un emendamento finalizzato a risolvere la vexata quaestio del termine iniziale di validità della manifestazione di volontà e propone di passare alla votazione degli emendamenti.

Giorgio BENVENUTO (DS-U) in riferimento alle osservazioni del sottosegretario Armosino osserva come il parere espresso dalla Commissione Bilancio confermi l'insufficienza dei metodi di copertura individuati dal Governo.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO considera scontato che il Parlamento si ponga il problema di dare copertura a un provvedimento sul quale si registra ampia convergenza delle forze politiche e che determina inevitabilmente oneri finanziari.

Teodoro BUONTEMPO (AN) osserva che il problema della copertura posta dal relatore, pur rilevante, non deve impedire intanto la votazione degli emendamenti presentati, a partire dall'emendamento 1.100 del Governo che reputa opportuno.

Gabriella PISTONE (Misto-Com.it) giudica necessario, al fine di garantire la celerità dell'esame, passare ai voti sugli emendamenti, rinviando ad altra seduta soltanto le questioni attinenti la copertura finanziaria.

Giorgio LA MALFA, presidente, pur comprendendo le ragioni, espresse da ultimo dai deputati Buontempo e Pistone, circa l'urgenza di concludere l'esame, ritiene opportuno, anche alla luce del dibattito svolto, di rinviare alla seduta di domani il seguito dell'esame, anche in considerazione dell'imminente inizio della seduta delle Commissioni riunite VI e X.

La seduta termina alle 15.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato svolto:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di fabbricati rurali.
C. 2518 de Ghislanzoni Cardoli e C. 2626 Benvenuto.