Esame dei bilanci consuntivi 2000-2001 relativi all'Istituto nazionale di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).
L'IPSEMA è stato istituito dal decreto legislativo n. 479/1994, a seguito della delega conferita al Governo dall'articolo 1 della legge n. 537 del 1993 per il riordino degli enti pubblici di previdenza e assistenza, ed opera in sostituzione delle precedenti Casse marittime.
L'Istituto de quo provvede all'erogazione di prestazioni volte ad indennizzare il lavoratore colpito da infortuni sul lavoro o malattie professionali. In particolare, l'IPSEMA eroga rendite per inabilità permanente e ai superstiti ed indennità di inabilità temporanea.
Il bacino degli assicurati è circoscritto all'ambito del settore marittimo.
Sezione I
Gestione economico-finanziaria: entrate contributive-spesa per prestazioni istituzionali
Il rendiconto finanziario dell'IPSEMA chiude con un avanzo pari a 84,6 miliardi: a fronte di entrate per 479 miliardi, le uscite sono state infatti pari a 394,4 miliardi.
Sezione II
L'IPSEMA dispone al 31.12.2001 di un patrimonio immobiliare pari a circa 120 miliardi, notevolmente diminuito rispetto al 2000, quando si attestava intorno ai 168 miliardi. Sulla consistenza dello stesso hanno, infatti, inciso da una parte l'avvenuto trasferimento alla SCIP di tutti gli immobili facenti parte del piano ordinario e straordinario di dismissione, per un valore di bilancio di circa 65,6 miliardi, dall'altra tale riduzione è stata parzialmente compensata sia dall'importo delle ristrutturazioni deliberate nel corso dell'anno e riferito agli immobili rimasti di proprietà dell'Istituto sia il piano di investimento immobiliare di 14,5 miliardi destinato alla sede centrale.
Sezione III
Il conto economico dell'esercizio 2001 chiude con un avanzo di 637 milioni, nonostante si sia proceduto nel corso dell'esercizio a diversi accantonamenti straordinari (incremento Fondo oscillazioni titoli, Fondo svalutazione crediti, incremento riserve matematiche ed inoltre maggiore quota di ammortamento per i beni immobili al fine di far fronte ad eventuali perdite patrimoniali legate al processo di dismissione).
circa 316,3 miliardi, registrandosi, rispetto all'esercizio precedente, un incremento patrimoniale di circa 25,3 miliardi.
Sezione IV
In ordine all'efficienza dell'IPSEMA, vale anzitutto rilevare il miglioramento del rapporto spese di funzionamento - prestazioni, che nel periodo 1998 -2001 è passato da 0,143 a 0,126.
Osservazioni conclusive
Per l'IPSEMA si apprezza un progressivo miglioramento della situazione economico-finanziaria che è tornata, negli ultimi anni, grazie al processo di risanamento condotto dall'Istituto, ad attestarsi su valori positivi.
Esame dei bilanci consuntivi 2000-2001 relativi all'Istituto nazionale di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).
La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, esaminati i bilanci consuntivi 2000-2001 relativi all'Istituto nazionale di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA), tenuto conto delle caratteristiche e delle osservazioni svolte,
condivide la relazione sui dati in esame e delibera di esprimere la seguente osservazione:
In particolare, il saldo di parte corrente è stato di circa 36 miliardi mentre quello in conto capitale si è attestato intorno ai 48 miliardi.
Sotto il profilo
Per quanto attiene
La gestione di cassa ha evidenziato un saldo negativo, quantificabile in circa 14 miliardi: a fronte, infatti, di pagamenti effettuati per 388 miliardi, le riscossioni sono state di 374 miliardi. Alla fine dell'esercizio le disponibilità liquide si sono ridotte a 56 miliardi.
Per l'Istituto de quo, come segnalato nella stessa relazione al bilancio 2001, in ordine alla situazione dei residui si è avuto, rispetto all'esercizio precedente, un peggioramento che ha interessato sia i residui attivi, per i quali si è registrato un aumento di oltre il 60 per cento (da 164,5 miliardi a 266,8 miliardi), determinato principalmente dalla mancata effettuazione, nei tempi previsti, da parte dello Stato dei trasferimenti legati alla fiscalizzazione, sia i residui passivi che hanno raggiunto i 140 miliardi di lire. Nel corso dell'esercizio, quindi, l'IPSEMA ha avuto significativi problemi di cassa.
In ordine alla gestione caratteristica, il saldo tra entrate contributive e sgravi contributivi/spese per prestazioni previdenziali risulta pari ad oltre 69 miliardi: le entrate, infatti, sono state pari a 115 miliardi mentre le uscite sono state di 66 miliardi. Per queste ultime si è evidenziato un incremento dell'8 per cento rispetto al corrispondente dato 2000 (pari a 61 miliardi).
Gestione immobiliare e mobiliare
In ordine alla composizione del patrimonio, lo stesso risulta articolato in immobili adibiti ad uso strumentale dell'Ente, per un valore pari a quasi 50 miliardi di lire, e in immobili da reddito locati a terzi, per un valore di bilancio di 55,7 miliardi. I proventi lordi (affitti) sul patrimonio immobiliare dell'Istituto, comprensivo degli immobili oggetto di trasferimento alla SCIP, è stato di 7,9 miliardi, con un incremento di quasi 400 milioni rispetto al corrispondente dato 2000.
L'Istituto al 31.12.2001 risulta disporre di un patrimonio mobiliare investito pari a 92,3 miliardi, registrandosi, quindi, un aumento della consistenza dello stesso quantificabile in circa 1,3 miliardi. In ordine alla gestione di tale patrimonio, una quota, pari a circa 39,4 miliardi, è gestita dall'Istituto direttamente mentre la restante parte è affidata ad un gestore terzo, la BNL. Per la parte gestita dall'IPSEMA nel 2001, secondo quanto è dato leggere nel bilancio, si è registrato un rendimento lordo del 5,60 per cento e netto del 4,89 per cento, mentre per la parte affidata alla BNL i rendimenti sono stati rispettivamente del 5,72 per cento e del 5,03 per cento.
Situazione patrimoniale - Riserve
Per quanto riguarda il patrimonio netto, lo stesso al 31.12.2001 risulta pari a
Efficienza dell'Ente
Per quanto attiene la situazione del personale, al 31.12.2001 risultano occupate 227 risorse. Il relativo costo si attesta intorno agli 8,4 miliardi, registrandosi un incremento, rispetto all'esercizio precedente, del 5,3 per cento (circa 427 milioni). Tale aumento è ascrivibile principalmente alle nuove disposizioni contrattuali.
In ordine al livello di servizio reso all'assicurato, nel 2001 risultano confermati i tempi medi di attesa riscontrati nel 2000: in particolare, per le prestazioni tali tempi si attestano intorno ai 15 giorni mentre per le assicurazioni ai 10 giorni.
In particolare, considerando l'arco temporale compreso tra il 1998 ed il 2001, si evidenzia un'inversione del trend del saldo di parte corrente che dai -5 miliardi registrati nel 1998, raggiunge i +36 miliardi nel 2001. Lo stesso dicasi per l'andamento del conto economico al netto delle variazioni patrimoniali straordinarie e dei prelevamenti dai fondi di riserva: il relativo risultato è, infatti, passato dai -25 miliardi di inizio periodo (1998) a 1 miliardo di fine periodo (2001).
Positivo anche il saldo della gestione caratteristica, sebbene si segnali un incremento della spesa per prestazioni istituzionali. Soddisfacenti i risultati della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare.
Conseguentemente, positiva anche l'evoluzione del patrimonio netto che al 31.12.2001 risulta essere pari a 316 miliardi, contro i 286 miliardi registrati nel 1998.
Per la gestione di cassa, invece, si sono riscontrati delicati problemi nella gestione dei flussi, imputabili principalmente alla mancata effettuazione, nei tempi previsti, da parte dello Stato dei trasferimenti legati alla fiscalizzazione.
Sul livello di servizio reso all'assicurato si possono esprimere valutazioni positive dal momento che i tempi di attesa, sia per le prestazioni che per le assicurazioni, sono massimo di 15 giorni.
considerato che:
A) per l'IPSEMA si apprezza un progressivo miglioramento della situazione economico-finanziaria che è tornata, negli ultimi anni, grazie al processo di risanamento condotto dall'Istituto, ad attestarsi su valori positivi;
B) in particolare, ritenuto l'arco temporale compreso tra il 1998 ed il 2001, si evidenzia un'inversione della tendenza del saldo di parte corrente che dai -5 miliardi registrati nel 1998, raggiunge i +36 miliardi nel 2001; lo stesso dicasi per l'andamento del conto economico al netto delle variazioni patrimoniali straordinarie e dei prelevamenti dai fondi di riserva, il cui relativo risultato è, infatti, passato dai -25 miliardi di inizio periodo (1998) a 1 miliardo di fine periodo (2001);
C) positivo risulta anche il saldo della gestione caratteristica, sebbene si segnali un incremento della spesa per prestazioni istituzionali;
D) risultano, altresì, soddisfacenti i risultati della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare;
E) conseguentemente positiva è anche l'evoluzione del patrimonio netto che al 31 dicembre 2001 risulta essere pari a 316 miliardi, contro i 286 miliardi registrati nel 1998;
F) per la gestione di cassa, invece, si sono riscontrati delicati problemi nella gestione dei flussi, imputabili principalmente alla mancata effettuazione, nei tempi previsti, da parte dello Stato dei trasferimenti legati alla fiscalizzazione;
G) infine, sul livello di servizio reso all'assicurato, si possono esprimere valutazioni positive dal momento che i tempi di attesa, sia per le prestazioni che per le assicurazioni, risultano essere al massimo di quindici giorni;
1) appare opportuno segnalare l'esigenza che lo Stato acceleri i trasferimenti legati alla fiscalizzazione al fine di consentire all'Istituto di superare le criticità esistenti nella gestione di cassa.