Martedì 25 febbraio 2003. - Presidenza del presidente Luigi RAMPONI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Filippo Berselli.
La seduta comincia alle 14.40.
Sul calendario dei lavori della Commissione.
Luigi RAMPONI, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 19 febbraio 2003, è stato predisposto il seguente calendario dei lavori della Commissione dal 25 al 26 febbraio 2003:
Martedì 25 febbraio 2003.
Ore 11.50
Commissioni riunite III e IV (Aula IV Commissione)
Comunicazioni del Presidente:
Sulla riunione a Bruxelles del 18 febbraio 2003 tra i membri dell'Assemblea parlamentare della NATO, i Presidenti delle Commissioni Affari esteri e Difesa dei Parlamenti dell'Unione europea e la Commissione Affari esteri e Difesa del Parlamento europeo.
Ore 14.30
Comunicazioni del Presidente:
Sul calendario dei lavori della Commissione.
Al termine
Sede consultiva:
Alla XIV Commissione:
Legge comunitaria 2003 (C. 3618 Governo);
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (Doc. LXXXVII, n. 3). (esame congiunto - Rel. Giorgio Conte).
Al termine
Sede referente:
Modifica della normativa in materia di stato giuridico e avanzamento degli ufficiali (esame testo unificato C. 2802 Lavagnini e C. 3342 Gamba - Rel. Ciro Alfano).
Mercoledì 26 febbraio 2003.
Ore 15
Interrogazioni:
5-01289 Realacci: Permuta dell'ex deposito carburanti dell'Esercito in località Barbaricina (Pisa);
5-01533 Paola Mariani: Sospensione del pagamento dei crediti vantati da ex prigionieri italiani negli Usa.
Al termine
Sede consultiva:
Alla XIV Commissione:
Legge comunitaria 2003 (C. 3618 Governo);
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (Doc. LXXXVII, n. 3). (seguito esame congiunto - Rel. Giorgio Conte).
Al termine
Sede referente:
Interventi in favore dei cittadini italiani vittime delle persecuzioni naziste (seguito esame testo unificato C. 2240 Rivolta, C. 2577 Olivieri, C. 2586 Rivolta e C. 2646 Lucidi - Rel. Fallica).
Al termine
Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Saranno inoltre iscritti all'ordine del giorno, ove assegnati:
i progetti di legge, assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito;
gli atti del governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere;
i disegni di legge di conversione di decreti-legge;
la discussione di risoluzioni;
lo svolgimento di interrogazioni in Commissione.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 14.45.
Martedì 25 febbraio 2003. - Presidenza del presidente Luigi RAMPONI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Filippo Berselli.
La seduta comincia alle 14.45.
Legge comunitaria 2003.
C. 3618 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e conclusione - Relazione favorevole sul disegno di legge C. 3618 e parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 3).
La Commissione inizia l'esame.
Luigi RAMPONI, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 126-ter del regolamento,
si procederà all'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.
Giorgio CONTE (AN), relatore, nel riferire che la Commissione difesa è chiamata ad esprimere il proprio parere alla XIV Commissione sul documento contenente la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, sottolinea che il delicato momento che la politica internazionale sta vivendo vede nel rafforzamento delle politiche comunitarie un significativo contributo alle risoluzioni delle crisi. Le politiche per la difesa comune e la cooperazione per la sicurezza, rivestono un ruolo primario in questo processo che porta in sé la strutturazione dell'Unione europea.
L'Italia ha vissuto in quest'ultimo anno - e sta vivendo - uno sforzo impegnativo per lo sviluppo della dimensione istituzionale dell'Unione in materia di sicurezza e difesa, con il coordinamento del contributo italiano allo sviluppo dei mezzi e degli accordi necessari all'Unione per conseguire una capacità globale di gestione delle crisi e prevenzione dei conflitti, nonché di operazioni volte al mantenimento della pace.
Ricorda che il Consiglio europeo ha approvato il «Piano di azione in materia di capacità militari», che per il 2003 prevede l'obiettivo di 60 mila uomini in campo. Ciò significa uno sforzo che, tenendo conto delle turnazioni e delle necessità di supporto aereo-navale, richiederà la disponibilità di 100 mila unità, alla quale il paese contribuirà con circa 20 mila militari.
Questo sforzo e questo forte impegno nella costruzione di un'Europa unita che vada oltre la moneta, vede impegnata l'Italia anche nel rafforzamento della base industriale e tecnologica in materia di difesa, con la condivisione di esperienze e progettualità.
La condivisione di tale processo con gli altri Stati membri vede anche l'impegno nel settore della codificazione di procedure, passaggio obbligato per un'operatività tra diversi modelli di difesa. Ciò significa addestramento ed attività di comando condivise, esercitazioni e materiale comune, in grado di aumentare l'interoperatività fra le diverse Forze armate nazionali. Importante banco di prova è la responsabilità della missione internazionale di polizia in Bosnia, assunta dall'Unione europea a partire dal 1o gennaio di quest'anno.
Oltre alla dimensione più strettamente militare, l'impegno prosegue nel settore dello sviluppo degli strumenti civili necessari alla prevenzione delle crisi e dei conflitti, nonché alla ricostruzione post-bellica (ricostituzione degli apparati amministrativi e giudiziari, ricostruzione e assistenza economica e umanitaria).
La proiezione esterna, in primo luogo politica, dell'Unione europea si è ulteriormente rafforzata, con una maggiore presenza sia sul quadrante balcanico che nella recente e complessa situazione mediorientale. Lo sviluppo di tale crisi e l'accesso dell'Unione europea a risorse e capacità della NATO sono destinati a richiedere una ancor maggiore capacità di incisività e di proiezione del ruolo politico e militare dell'Unione.
Il quadro valutativo si completa, per quanto concerne il disegno di legge C. 3618, legge comunitaria 2003, con un particolare aspetto, che riguarda le competenze della Commissione difesa.
All'articolo 12 della legge comunitaria vengono introdotte, quali princìpi e direttive per un successivo decreto legislativo, le linee guida per adeguare la legge n. 675 del 1996 (tutela della privacy), alle nuove esigenze di sicurezza e difesa contenute nella direttiva 2002/58/CE, da recepirsi con il medesimo decreto legislativo. Verranno disposte limitazioni dei diritti e degli obblighi delle parti, quali misure necessarie alla salvaguardia della sicurezza nazionale e pubblica e alla ricerca e perseguimento dei reati connessi all'uso non autorizzato delle comunicazioni elettroniche.
Alla luce dell'evoluzione che la strategia terroristica ha manifestato, la tutela delle forme di comunicazione elettronica non è infatti più rimandabile.
Illustra quindi la sua proposta di parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 3 (vedi allegato 2) e propone inoltre che la Commissione deliberi di riferire favorevolmente alla XIV Commissione sul disegno di legge C. 3618.
Il sottosegretario Filippo BERSELLI concorda con il relatore.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di riferire favorevolmente sul disegno di legge C. 3168 (vedi allegato 1). Delibera altresì di nominare il deputato Giorgio Conte quale relatore presso la XIV Commissione. La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 3 formulata dal relatore (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 15.
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
Modifica della normativa in materia di stato giuridico e avanzamento degli ufficiali.
C. 2802 Lavagnini e C. 3342 Gamba.