XIV Commissione - Resoconto di mercoledì 19 giugno 2002


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 19 giugno 2002. - Presidenza del presidente Giacomo STUCCHI.

La seduta comincia alle 8.55.

Disposizioni urgenti in materia di sicurezza personale ed ulteriori misure per assicurare la funzionalità degli uffici dell'Amministrazione dell'interno.
C. 2828 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame.

Giorgio LAINATI (FI), relatore, illustrando il provvedimento in titolo, ricorda che esso reca disposizioni in materia di sicurezza personale, misure necessarie ad assicurare la funzionalità degli uffici dell'Amministrazione dell'interno, nonché una norma finalizzata a facilitare l'attuazione del programma operativo nazionale denominato «Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia».
Sottolinea che gli articoli da 1 a 6 sono finalizzati a riorganizzare il sistema delle misure di protezione delle persone ritenute a rischio, con l'obiettivo di rafforzarne l'efficacia. Il sistema di protezione si impernia su di un nuovo organismo, l'Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale (UCIS), istituito presso il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero


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dell'interno; l'esecuzione delle determinazioni dell'UCIS è affidata, a livello locale, ai prefetti, e dunque presso ogni ufficio territoriale del Governo viene costituito, quale referente territoriale dell'UCIS, un Ufficio provinciale per la sicurezza personale.
Sottolinea inoltre che l'articolo 7 contiene disposizioni volte a semplificare il procedimento per la modifica delle dotazioni organiche del personale della carriera prefettizia, prevedendo per la loro modifica il ricorso allo strumento regolamentare; misura che consente di adeguare rapidamente il numero dei posti di organico alle esigenze che possono manifestarsi a seguito di eventi imprevisti, ad esempio gravi fatti di terrorismo. Aggiunge che lo stesso articolo contiene una disposizione sulla valutazione annuale dei funzionari della carriera prefettizia, ai fini della nomina a prefetto, che proroga fino al 2003 il sistema transitorio applicato in attesa dell'emanazione di un regolamento di attuazione che ne definisca le procedure, nonché, all'ultimo comma, inserito nel corso dell'esame al Senato, una norma di interpretazione autentica in materia di inquadramento a prefetto dei dirigenti generali di pubblica sicurezza.
Evidenzia che l'articolo 8 del provvedimento reca misure dirette ad agevolare il predetto Programma operativo nazionale, attuativo del Quadro comunitario di sostegno dell'obiettivo 1, relativamente al periodo di programmazione dei Fondi strutturali comunitari 2000-2006.
Per quanto riguarda l'esame del provvedimento in relazione alla normativa comunitaria, sottolinea che la norma recata dal già citato articolo 8 intende rimuovere le rilevanti difficoltà incontrate in sede di applicazione delle procedure di spesa occorrenti per l'attuazione del Programma operativo in questione. In particolare, il comma 1 autorizza il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie ad anticipare, su richiesta del Ministero dell'interno, che è l'amministrazione responsabile dell'attuazione del programma, le quote dei contributi comunitari e statali, già pianificati nella decisione di approvazione del Programma per il periodo 2000-2003.
Evidenzia che, per quanto riguarda il reintegro delle somme così anticipate dal Fondo, il comma 2 dell'articolo 8 stabilisce che si provvede, per la parte comunitaria, con imputazione agli accrediti disposti dall'Unione europea a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute e, per la parte statale, con imputazione agli stanziamenti autorizzati in favore dei medesimi programmi nell'ambito delle procedure di cui alla legge n. 183 del 1987. Osserva in proposito che la disposizione sembrerebbe dunque consentire al Fondo di rotazione, pur in assenza della certificazione di spese effettivamente sostenute, di procedere ad ulteriori anticipazioni - oltre la quota del 7 per cento di acconto già erogata - a valere sulle quote di contributi comunitari e nazionali già impegnati per il periodo 2000-2003.
Non ravvisando quindi rilievi sotto il profilo della compatibilità comunitaria, formula, conclusivamente, una proposta di parere favorevole.

Domenico BOVA (DS-U), non ravvisando nel provvedimento elementi di contrasto con la normativa comunitaria, annuncia, a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Guido ROSSI (LNP) sottolinea l'importanza del provvedimento per collegare lo sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno d'Italia al mantenimento di determinati livelli di legalità che debbono essere garantiti in modo uniforme in tutto il territorio nazionale ed annuncia, a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato.
Esame emendamenti testo unificato C. 559 e abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).


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Marco AIRAGHI (AN), relatore, ricorda che la XIV Commissione è chiamata ad esprimere il suo parere sugli emendamenti trasmessi dalla XIII Commissione, riferiti al testo unificato delle proposte di legge 559 e abbinate. Sottolinea che gli emendamenti in questione riguardano la copertura finanziaria e la devoluzione di alcune competenze alle Regioni. Non ravvisando elementi di incompatibilità con la normativa comunitaria, formula, in conclusione, una proposta di nulla osta sugli emendamenti.

Domenico BOVA (DS-U) sottolinea che nel testo unificato in esame viene prevista una delega al Governo perché emani uno o più decreti per disciplinare l'impiego del Corpo forestale nelle materie di competenza statale; al Corpo vengono riconosciuti un organico ed una organizzazione distinti da quelli ministeriali ed è prevista l'istituzione di un comitato di coordinamento, deputato ad individuare le linee operative necessarie per assicurare lo svolgimento dei compiti tecnici del Corpo.
Il testo unificato segna, a suo giudizio, un arretramento nei rapporti tra lo Stato e le regioni in materia forestale e rischia di determinare conflitti di competenza; rispetto alla situazione precedente, si realizza, infatti, una sovrapposizione tra le funzioni del Corpo forestale dello Stato e quelle delle regioni e degli altri Corpi di polizia.
Sottolinea l'ambiguità delle norme del testo unificato con riferimento alla natura del Corpo forestale dello Stato, il quale, pur essendo qualificato come un Corpo di polizia, viene chiamato a svolgere alcune funzioni che sono proprie di un organo tecnico; in particolare, le funzioni in materia di verifica dell'attuazione delle Convenzioni internazionali in materia ambientale, di tutela e salvaguardia delle riserve naturali statali, di concorso nel monitoraggio e nel controllo del territorio ai fini della prevenzione del dissesto idrogeologico. Altro elemento di confusione e di ambiguità ritiene sia ravvisabile nella ripartizione delle risorse e del personale tra il Corpo forestale dello Stato e le Regioni.
Per le ragioni esposte, annuncia, a nome del suo gruppo, voto contrario sulla proposta di nulla osta formulata dal relatore.

Giacomo STUCCHI, presidente, fa presente che la XIV Commissione è chiamata a pronunciarsi sotto il profilo della compatibilità comunitaria.

Marco AIRAGHI (AN), relatore, ritiene che le argomentazioni portate dal deputato Bova potranno essere più opportunamente valutate in sede di esame presso la Commissione di merito.

La Commissione approva la proposta di nulla osta sugli emendamenti in esame formulata dal relatore.

La seduta termina alle 9.15.

ATTI COMUNITARI

Mercoledì 19 giugno 2002. - Presidenza del presidente Giacomo STUCCHI. - Interviene il sottosegretario per l'ambiente e la tutela del territorio Roberto Tortoli.

La seduta comincia alle 14.45.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce una disciplina per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio. (COM(2001)581).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione. - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 giugno 2002.


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Giacomo STUCCHI, presidente, avverte che il relatore ha predisposto una proposta riformulata di parere (vedi allegato).

Guido Giuseppe ROSSI (LNP), relatore, sottolinea la complessità della materia oggetto della proposta di direttiva in esame e l'importanza della partecipazione del Parlamento alla fase ascendente della formazione della normativa comunitaria. Richiama a tale proposito l'impegno, rivolto al Governo, contenuto nella risoluzione Guido Giuseppe Rossi ed altri 6-00008, approvata in Assemblea, in occasione dell'esame della relazione sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea, ad operare «per consentire la massima partecipazione del Parlamento alla fase ascendente, garantendo una partecipazione attiva al lavoro delle Commissioni e una piena considerazione degli atti di indirizzo elaborati dal Parlamento», nonché «ad individuare idonei meccanismi con la rappresentanza italiana a Bruxelles affinché l'invio dei dossier e dei documenti avvenga in modo ragionato, così da assicurare un coinvolgimento 'utile' del Parlamento; in particolare i progetti degli atti normativi e di indirizzo dovrebbero essere trasmessi unitamente ad un appunto ragionato che riassuma la posizione degli altri paesi e dia un quadro della situazione negoziale esistente».
Richiama altresì l'impegno, contenuto nella risoluzione Riccardo Conti ed altri n. 8-00006, approvata dalla XIV Commissione nella seduta del 13 febbraio 2002, «ad assicurare che i documenti trasmessi alle Camere siano corredati da relazioni tecniche che diano conto, in particolare, dello stato del negoziato e delle eventuali osservazioni già espresse dagli altri soggetti consultati e che consentano altresì un'analisi dell'impatto sul diritto interno e sulla realtà socio-economica italiana» nonché «a garantire il costante e periodico aggiornamento sullo stato dell'iter dei documenti trasmessi».
Si tratta di indirizzi parlamentari di cui il Governo dovrebbe opportunamente tenere conto, soprattutto in occasione dell'esame in fase ascendente da parte del Parlamento di proposte di atti comunitari.
Illustra quindi la proposta di parere favorevole, da lui riformulata alla luce del dibattito svolto e dei contributi recati nelle attività conoscitive svolte, che contiene due osservazioni, relative rispettivamente alla previsione che, per la realizzazione degli adeguamenti strutturali e normativi interni, il sistema delle quote dovrebbe essere configurato in termini volontari sino al 2007, ed alla valutazione dell'opportunità di tenere conto, ai fini di possibili revisioni nell'assegnazione delle singole quote, del criterio dell'efficienza energetica di ciascun Stato membro.

Giovanni BELLINI (DS-U) sottolinea che con la proposta di direttiva in esame si prevedono due fasi, una di sperimentazione ed una a regime. Per la prima fase si propone di tenere conto dell'accordo già intervenuto per l'assegnazione delle quote all'interno dell'Unione europea per quanto riguarda le emissioni dei gas a effetto serra ed essa costituisce una sorta di collaudo del sistema, prima dell'avvio del meccanismo a regime, a partire dal 1o gennaio 2008. Sottolinea inoltre che i settori industriali coinvolti nella fase sperimentale sono modesti rispetto al complesso delle attività industriali inquinanti presenti sul territorio degli Stati dell'Unione e 3500 le aziende italiane coinvolte.
Evidenzia che, come è emerso nell'audizione dei membri italiani della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori del Parlamento europeo, svolta il 5 giugno scorso presso le Commissioni riunite VIII e XIV della Camera, la motivazione della scelta da parte della Commissione europea di un sistema obbligatorio è da ricercarsi nel fatto che, se non parte per tempo un sistema comune, i processi già in corso e le sperimentazioni già avviate in alcuni paesi rischiano di muoversi in senso divergente e diventerà, a medio termine, impossibile riunificare una realtà così diversificata. In questo senso l'obbligatorietà del sistema appare una necessità nella fase di sperimentazione.


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Viceversa - aggiunge - il Governo italiano si è pronunciato per la volontarietà del sistema sino al 2007.
Ricorda inoltre che nell'audizione informale delle associazioni industriali aderenti a Confindustria, svolta presso la VIII Commissione, è emersa la preoccupazione delle imprese italiane a non essere penalizzate, a livello europeo, nella fase di sperimentazione.
Per le considerazioni esposte annuncia, a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, limitatamente alla parte motiva ed alla lettera b) del dispositivo, e voto di astensione sulla lettera a), chiedendo conseguentemente la votazione per parti separate della proposta di parere.

Il sottosegretario Roberto TORTOLI sottolinea che l'elevato grado di efficienza energetica che caratterizza il nostro sistema industriale rende assai ristretti i margini di un possibile miglioramento e che, pertanto, la scelta di una fase sperimentale volontaria appare in questo contesto quasi obbligata. Su questa posizione sono anche altri paesi, ma l'Italia è forse il paese più attento a questo aspetto perché la previsione di un'entrata a regime del sistema dal 1o gennaio 2008 consentirà di sincronizzare e rendere coerenti gli obiettivi della direttiva con i diversi piani nazionali, consentendo altresì di superare un possibile atteggiamento di reticenza delle aziende nazionali a partecipare al sistema.
Per le ragioni esposte, il Governo condivide la proposta di parere formulata dal relatore.

Giacomo STUCCHI, presidente, avverte che porrà in votazione dapprima la prima osservazione della proposta di parere e, successivamente, la parte motiva e la seconda osservazione.

La Commissione approva, con votazione per parti separate, la prima osservazione e, successivamente, la parte motiva e la seconda osservazione della proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.55.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 19 giugno 2002. - Presidenza del presidente Giacomo STUCCHI.

La seduta comincia alle 14.55.

Schema di decreto legislativo concernente attuazione della direttiva 1999/42/CE che istituisce un meccanismo di riconoscimento delle qualifiche per le attività professionali disciplinate dalle direttive di liberalizzazione e dalle direttive recanti misure transitorie e che completa il sistema generale di riconoscimento delle qualifiche. Atto n. 104.
(Rinvio del seguito dell'esame).

Andrea DI TEODORO (FI), relatore, chiede che il seguito dell'esame sia rinviato ad altra seduta.

Giacomo STUCCHI, presidente, non essendovi obiezioni e nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.