Interrogazione n. 5-00662 Vernetti: Iter del patto territoriale della Valle dell'Irno e dei Monti Picentini.
L'interrogazione di cui all'oggetto riguarda il Patto territoriale della Valle dell'Irno e dei Monti Piacentini, in particolare lo stato delle procedure di approvazione del Patto.
Nel merito si specifica che in data 20 dicembre 2001, con decreto ministeriale n. 58, è intervenuto il decreto di approvazione che prevede un onere complessivo a carico dello Stato di 65.183 milioni di lire di cui 35.338 milioni di lire riferiti ad agevolazioni per iniziative imprenditoriali e 29.845 milioni di lire per le infrastrutture.
La successiva fase è riferita alla cosiddetta «attivazione» del patto e cioè all'autorizzazione alla Cassa Depositi e Prestiti per l'avvio delle procedure di erogazione. Il Ministero delle attività produttive potrà provvedere a detta «attivazione» solo dopo aver ricevuto dal soggetto responsabile l'atto di stipula che si sostanzia nella sottoscrizione da parte di tutte le ditte, nonché degli altri soggetti coinvolti, del «contratto di patto». L'atto di stipula deve intervenire entro 60 giorni dalla data del decreto. A tanto non ha ancora provveduto il soggetto responsabile.
Interrogazione n. 5-00663 Gambini: Indirizzi del Ministero circa il futuro della politica di promozione del commercio con l'estero.
Attualmente, il settore dell'internazionalizzazione è strutturato come segue:
1. gli enti che operano nel settore dipendono tutti dal Ministero delle attività produttive, o come indirizzo, o come vigilanza;
2. il personale nelle ambasciate che si occupa di internazionalizzazione delle imprese e di commercio estero, pur avendo una ottima preparazione nel settore delle relazioni internazionali, non ha una specifica competenza nel settore del commercio internazionale e delle attività produttive;
3. le relazioni internazionali assumono sempre più una fisionomia di «commercio internazionale», sia per l'incremento costante di tale comparto, sia per la crescente funzione dell'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio).
Se si guarda, poi, alle esperienze di altri Paesi, sull'argomento delle attribuzioni delle competenze in materia di commercio estero ad uno o ad un altro ministero, si può affermare che la scelta tra Ministero affari esteri o Ministero attività produttive, è un tema che non ha
trovato risposte univoche. Le maggiori potenze commerciali, sia europee che extraeuropee hanno, comunque, seguito l'approccio MAP.
Ciò premesso, com'è certamente noto agli Onorevoli interroganti, è attualmente in discussione, presso la I Commissione del Senato, il disegno di legge (n. 905-A) recante la delega per la riforma dell'organizzazione del Governo e della Presidenza del Consiglio dei ministri, provvedimento resosi necessario per sopperire alle lacune ed alle contraddizioni della riforma introdotta con il decreto legislativo n. 300 del 1999.
Detto provvedimento, che dovrebbe essere approvato entro breve termine, consentirà pertanto al Governo, attraverso i decreti delegati, ed al Parlamento, attraverso l'esame in Commissione degli stessi, quel giusto approfondimento sulla migliore collocazione di competenze e strutture ministeriali, ivi comprese quelle indicate nell'atto in esame, dedicate alla promozione del commercio estero ed alla internazionalizzazione del sistema Italia, per dotare il Paese di una Pubblica amministrazione più moderna ed efficiente.
Interrogazione n. 5-00664 Polledri: Annullamento della 69a edizione del Salone dell'auto di Torino.
In relazione all'interrogazione in argomento, si rappresenta quanto segue.
Sotto il profilo di natura commerciale non si può non dare atto che la manifestazione in programma è non più realizzata, sarebbe venuta a cadere fra più eventi fieristici in Italia; da un lato, il Motorshow di Bologna (annuale) peraltro tenutosi recentemente, e Torino biennale che si sarebbe dovuto realizzare fra il 25 aprile ed il 5 maggio, che sarebbe stato a ridosso, di un altro non meno rilevante appuntamento in programma a Ginevra dal 7 al 17 marzo. Certo l'annullamento della rassegna pone molti interrogativi e merita per il futuro una maggiore attenzione anche a questi aspetti più propriamente legati alla commercializzazione e che di per se producono un forte ritorno per le economie locali dove queste manifestazioni vengono realizzate. Diversa è invece l'attenzione che il Governo ha posto già da tempo sugli aspetti più pertinenti delle politiche industriali che non solo in Italia ma a livello mondiale si stanno promovendo per garantire in un mercato aperto e globale uno sviluppo compatibile con gli ecosistemi ambientali.
È noto, che i parametri di Kyoto non possono più essere disattesi ed a questi il mondo dell'industria automobilistica, e la Fiat in particolare, si sono da tempo dedicati intensificando la ricerca di tecnologie alternative per la propulsione dell'auto unitamente ai livelli sempre più bassi di inquinamento dell'ambiente.
Il Governo ha avviato, fra i vari programmi, quello relativo al monitoraggio dei comparti dell'industria meccanica, necessario per valutare con le Associazioni di categoria e con le imprese di settore l'identificazione dei fattori chiave dello sviluppo produttivo in rapporto alla situazione internazionale e italiana in particolare, necessari ad individuare le priorità e le sintesi della politica industriale.
A tale tavolo sono chiamate a dare il loro contributo le Associazioni di categoria con i principali interlocutori privilegiati.