Interrogazione n. 5-00105 Butti: Sullo stato dell'autostrada A9.
Il tratto terminale dell'autostrada A9, tra lo svincolo di Como Nord e i piazzali delle dogane passeggeri e commerciale, è interessato da spostamenti dell'ordine di 22.000 veicoli al giorno.
Il tratto suddetto è stato più volte oggetto di interventi rivolti alla sicurezza, tra cui un impianto segnaletico appositamente studiato per indirizzare correttamente i flussi veicolari ed evitare accumuli in galleria, un impianto di sorveglianza con telecamere situate nelle diverse gallerie presenti lungo il tracciato autostradale e la realizzazione dello svincolo Como Nord.
La mobilità sul tratto e in particolare sulle rampe di svincolo che conducono alla dogana commerciale è condizionata dalla capacità di smaltimento della dogana stessa, che per alcune ore notturne è chiusa al traffico. Tuttavia i conducenti dei veicoli merci tendono a raggiungere il terminale anche nelle ore notturne, con conseguente disturbo degli insediamenti prospicienti.
Si aggiunge, infine, che gli interventi di manutenzione posti in essere sulla A9 vengono eseguiti con il carattere periodico e preventivo che caratterizza l'attività lungo tutta la rete autostradale in concessione alla Società Autostrade Spa e non si riscontrano, comunque, situazioni di particolare criticità.
Gli interventi di apposizione di barriere antirumore nel tratto prossimo alla dogana - Piazzale Fati, sono stati progettati e sottoposti all'approvazione dell'Amministrazione comunale di Como.
Il Prefetto di Como, interessato in merito, ha direttamente sollecitato la Direzione II Tronco Milano della Società Autostrade all'esecuzione di interventi urgenti quali l'apposizione della sbarra per interdire il traffico nelle ore notturne.
La Società autostradale ha fatto conoscere, tuttavia, che tale indicazione non garantisce l'ottimale soluzione del problema in quanto si verrebbe ad arretrare l'accumulo dei veicoli merci sul tracciato autostradale medesimo dando luogo ad una situazione di rischio per la circolazione tale che l'impegno delle forze di Polizia Stradale, oggi saltuario, diverrebbe continuo ed ineludibile.
La Società Autostrade ha comunque dato assicurazione che esaminerà, d'accordo con gli altri soggetti interessati, le soluzioni alternative più adatte alla risoluzione della problematica.
Interrogazione n. 5-00139 Mazzarello: Interventi per il nodo autostradale di Genova.
Il nodo di interconnessione di Genova costituisce una tra le questioni più problematiche, dal punto di vista del traffico e della sicurezza, della rete autostradale nazionale, in considerazione dell'attraversamento urbano da parte di importanti arterie e della confluenza di più tronchi delle stesse in prossimità o nel centro della città.
Al fine di studiare soluzioni per la questione suddetta, il CIPE, già con propria delibera 21 dicembre 1993, aveva stanziato 6 miliardi per studi e attività di progettazione. La rilevanza della problematica ha, tuttavia, impedito di arrivare tempestivamente a una soluzione fattibile e condivisa anche dagli Enti territoriali e locali.
Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001, prevede tra gli interventi prioritari da attuarsi sulla rete viaria di interesse nazionale, il nodo di Genova per un importo di 3.000 miliardi di lire, completamente da reperire.
Alla luce della rilevanza del nodo di interconnessione di Genova e della strategia dello stesso nella rete autostradale di competenza dello Stato, l'Amministrazione ha costituito una specifica Commissione di studio con decreto 10 gennaio 2001 n. 18, del Ministro dei lavori pubblici pro-tempore. Detta Commissione si è fino ad oggi riunita due volte e, precisamente in data 31 gennaio 2001 e 5 marzo 2001.
Dopo l'ultima riunione che si è conclusa senza riscontrare una sostanziale convergenza degli intendimenti di Regione, Provincia e Comune di Genova sulla soluzione da adottare, gli enti territoriali locali sono pervenuti ad un ipotesi congiunta, individuando il canale infrastrutturale per l'aggiramento di Genova ed ipotizzando lo schema funzionale delle nuove infrastrutture da progettare.
In data 11 settembre 2001, la regione Liguria, nell'informare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sull'individuazione della suddetta ipotesi congiunta, ha chiesto altresì che fosse convocata la Commissione di studio di cui al succitato decreto n. 18/01 per la definizione dello schema funzionale e l'affidamento dell'incarico per la predisposizione dello studio di fattibilità.
Si comunica, infine, che la Commissione si riunirà a breve.
Interrogazione n. 5-00217 Zaccheo: Interventi per il miglioramento della rete viaria nel territorio pontino.
L'atto di sindacato ispettivo cui si risponde evidenzia talune specifiche problematiche inerenti alla viabilità della provincia di Latina.
Occorre preliminarmente osservare, prima di procedere a rispondere ai singoli quesiti posti, come le competenze statali in materia di viabilità si siano notevolmente ridotte a seguito dell'applicazione del disposto dal decreto legislativo 112 del 1998 relativo al decentramento amministrativo.
Come noto, dal 1o ottobre scorso la viabilità che non era stata inclusa in quella di interesse nazionale è definitivamente passata alle competenze delle regioni e delle province assieme alle risorse umane e finanziarie.
Attualmente, i provvedimenti che assegnano le risorse finanziarie necessarie agli enti locali per gestire la rete viaria loro conferita sono in parte già stati emanati, mentre quelli relativi al trasferimento del personale presso le nuove sedi di lavoro sono già stati resi operativi a decorrere dallo scorso 1o ottobre.
La viabilità che l'onorevole interrogante cita, ricade in gran parte proprio tra le fattispecie a cui accennavo. Le notizie che di seguito vado a riportare, così come comunicate dall'ANAS, fanno pertanto riferimento proprio alle nuove attribuzioni regionali residuando in capo allo Stato ormai solo i compiti di gestione e di sviluppo delle infrastrutture viarie costituenti la rete stradale nazionale.
D'altronde, il processo di decentramento amministrativo origina da una determinazione politica fortemente voluta in tutte le sedi istituzionali, sia centrali sia locali. L'affermare che le competenze della ex viabilità statale ricadono tra i compiti propri delle regioni non è un voler sminuire l'importanza delle particolari questioni locali sollevate che, anzi, vengono sempre riconosciute da questo Governo come punto di attenzione essenziale, ma non è altro che il doveroso riconoscimento di una acquisita autonomia delle realtà locali sancita da un processo normativo che è stato lungo e che ha richiesto enormi sforzi organizzativi da parte delle varie amministrazioni interessate.
In merito, quindi, alle specifiche problematiche evidenziate dall'onorevole interrogante con l'atto ispettivo cui si risponde, l'Ente Nazionale per le Strade interessato a riguardo, ha comunicato che la strada statale n. 148 «Pontina» rientra tra la viabilità che, in attuazione del decentramento amministrativo in materia di viabilità, è stata trasferita alle Regioni, in quanto non compresa nella rete autostradale e stradale nazionale.
Il termine per le operazioni di trasferimento, fissato da ultimo dalla Conferenza unificata del 26 luglio corrente anno, è scaduto il 30 settembre scorso e, fino a tale data, l'ANAS ha provveduto provvisoriamente alla manutenzione ordinaria di tale arteria.
Per quanto riguarda la progettazione preliminare di ammodernamento del tratto Latina-Terracina, la stessa è stata completata nella sua stesura, suddivisa in quattro lotti e verrà consegnata alla Regione per la progettazione definitiva ed esecutiva e per l'eventuale inserimento nella programmazione regionale.
Per quanto attiene l'itinerario Cisterna Valmontone, l'Ente stradale fa presente
che esiste un progetto di proseguimento della bretella Fiano-San Cesareo della A1 con tracciato da Valmontone verso Cisterna di Latina, con allaccio sulla strada statale 148 «Pontina» alla chilometrica 65.
Per tale tracciato si deve risalire alla Convenzione generale stipulata il 15 settembre 1997 tra l'Ente medesimo e la regione Lazio, con la quale la Regione stessa si è impegnata, in cofinanziamento con l'ANAS, alla predisposizione della progettazione relativa al collegamento tra il territorio pontino e le arterie nazionali.
Attualmente risulta un nuovo incarico affidato dalla regione Lazio a liberi professionisti per la redazione del progetto inerente tale collegamento.
La realizzazione del collegamento tra l'autostrada A1-casello di Ceprano ed il mercato ortofrutticolo di Fondi è stata inserita dalla Regione tra gli interventi prioritari di potenziamento della viabilità regionale ricompresi nel Piano regionale dei Trasporti del 1993.
La progettazione del tratto, a seguito di gara indetta dalla regione Lazio, è stata assegnata alla società Tecnoproject... Attualmente, risultano predisposti due studi preliminari con soluzioni alternative, vale a dire soluzione Pastena e soluzione Vallecorsa, secondo le indicazione espresse dagli Enti locali e dalla Regione stessa.
Il costo stimato per ognuna delle due soluzioni è di circa lire 197 miliardi.
L'ANAS fa presente, inoltre, che il progetto generale prodotto dalla regione Lazio sulla base del protocollo d'intesa con la regione Lazio, prevede una variante al tracciato attuale della strada statale 7 «Appia», in comune di Formia (Pedemontana), che ha inizio sulla statale in località Piano di Piroli, per poi proseguire inerpicandosi lungo un versante lievemente acclive, fino ad infilarsi in galleria per una estesa di metri 4.686 in località Sughereta, sul lato Nord-Ovest del Monte «Costamezza».
Per la realizzazione di tale variante, di caratteristiche geometriche del IV tipo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è prevista una spesa di circa lire 211 miliardi, oltre un maggiore importo da stimare, per la realizzazione della doppia canna della galleria Costamezza richiesta dall'ANAS in conferenza di servizi per motivi di sicurezza.
Tale progetto definitivo, esaminato in Conferenza dei servizi in data 16 settembre 1999, ha ottenuto tutti i pareri favorevoli ad eccezione di quelli della provincia di Latina e del comune di Itri e il giudizio di compatibilità ambientale positivo, pur con prescrizioni.
A seguito delle successive richieste e determinazioni formulate dall'ANAS, la regione Lazio ha redatto in data 24 novembre 2000, un nuovo progetto stralcio esecutivo che prevede la realizzazione dei soli tratti compresi tra la strada provinciale Maranola ed Acquatraversa - I lotto, I stralcio -.
La realizzazione di tale lotto risponde all'esigenza di fornire una prima soluzione ai problemi di viabilità del comune di Formia, in modo da rendere funzionale il collegamento della variante Appia, in località Acquatraversa con la rotabile per Maranola, rendendo possibile un accesso alternativo al centro di Formia dalle zone di Santacroce e viceversa.
Tale progetto, rispondente a tutte le prescrizioni espresse con i vari pareri, è stato validato dal responsabile del procedimento della regione Lazio in data 29 novembre 2000. Contestualmente è stato trasmesso all'Ente stradale per l'inizio delle procedure di appalto in quanto già inserito nel Piano stralcio 2000.
Attualmente, l'ANAS ha esperito la gara d'appalto ed è in corso la procedura di aggiudicazione dopo la valutazione delle offerte anomale; e la successiva consegna dei lavori si prevede possa avvenire entro il corrente anno.
L'Ente stradale riferisce, infine, che risultano in fase di completamento ulteriori progetti esecutivi a cura della regione Lazio, relativi al I lotto - II stralcio di completamento tra Acquatraversa e la località S. Croce e il I lotto - III stralcio della galleria Costamezza, ambedue già inseriti nel Piano Triennale 2001/2003 per rispettivi importi di lire 28, e lire 150 miliardi.
Interrogazione n. 5-00136 Martella: Pedaggio tratto autostradale dell'A28 Portugruaro-Sacile.
Il problema del pedaggiamento attualmente in vigore sulla autostrada A28 nel tratto in esercizio, che va da Portogruaro a Sacile, è stato già sottoposto alla Società Autovie Venete in quanto ben nota è la situazione di disagio che si era venuta a creare per quella fascia di utenza che, come ha giustamente rilevato l'onorevole interrogante, non utilizza appieno l'intera percorrenza autostradale.
A tale riguardo, la Società autostradale in questione ha fatto conoscere che la presente situazione è soggetta a modifica dato che, come previsto nel piano finanziario approvato con la nuova convenzione di concessione l'11 aprile 2000, con il completamento della A28 per l'intera tratta Portogruaro - Pordenone - Conegliano, il sistema di esazione pedaggio verrà trasformato da aperto a chiuso.
Il sistema di esazione del pedaggio attualmente adottato sull'Autostrada A28 Portogruaro - Pordenone - Conegliano, difatti, è del tipo cosiddetto aperto ove le percorrenze sono attribuite convenzionalmente, per la mancata possibilità di rilevare le stesse ad ogni uscita.
La Società Autovie Venete era stata autorizzata ad applicare alla barriera di Portogruaro un pedaggio virtuale di 15 chilometri, contro la tratta attualmente in esercizio di circa 36 chilometri.
Si deve tuttavia rilevare che, sebbene nel caso di percorrenza di tratte inferiori a quella complessiva di 36 chilometri l'utente possa risultare in effetti penalizzato, ove il medesimo percorra tratte più lunghe, o l'intera autostrada, questo viene, al contrario, favorito.
Infatti, la tariffa chilometrica della A28, comprensiva dei sovrapprezzi di legge e del 20 per cento per oneri I.V.A., se applicata ai 36 chilometri dell'intera tratta autostradale, condurrebbe ad un pedaggio pari a circa il doppio del pedaggio in vigore.
Con specifico riferimento al tratto in questione, la Società Autovie venete sta attuando, così come peraltro espressamente richiesto anche dall'Ente Nazionale per le Strade, un apposito studio per l'introduzione di un sistema di pedaggiamento che tenga conto delle esigenze dell'utenza autostradale e della mobilità locale, da applicare all'intera diramazione friulano - veneta. Tale studio ha lo scopo di individuare gli scenari di possibile utilizzo della A28 nel tratto Portogruaro - Conegliano, a fronte di diverse possibili configurazioni base del sistema di caselli e barriere per l'esazione del pedaggio.
La valutazione prevede anche l'analisi delle possibili conseguenze dei sopracitati scenari sul sistema della viabilità ordinaria alternativa, in modo da individuare possibili criticità impattanti sul sistema viario d'influenza della A28.
L'Ente stradale fa presente, infine, che la relazione finale, con i risultati dello studio anzidetto, è prevista per il dicembre 2001.