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è a tutti noto il caso Bipop Carire s.p.a., banca derivante dalla fusione per incorporazione della Cassa di risparmio di Reggio Emilia s.p.a. nell'allora Banca popolare di Brescia;
altrettanto note sono le gravi conseguenze sui risparmiatori e sul sistema di tali gravi fatti, purtroppo non isolati, ma certamente fra i più rilevanti;
il 30 novembre 2001 il Sottosegretario per l'economia e le finanze, onorevole Maria Teresa Armosino, in risposta a due interpellanze presentate al Senato della Repubblica, ha affermato che «la vicenda Bipop è emersa proprio a seguito dell'iniziativa di alcuni componenti del consiglio di amministrazione che avevano segnalato al collegio dei sindaci l'esistenza di possibili irregolarità nei conti della banca»;
nella medesima risposta si afferma che «altri accertamenti sono volti ad appurare la correttezza dei comportamenti degli organi di controllo, esterni ed interni, di Bipop Carire»;
da autorevoli organi di stampa, quali Il Corriere della Sera, Il Mondo, Il Sole 24 ore, risulta la denuncia effettuata in data 11 aprile 2001 alla Banca d'Italia da parte di alcuni consiglieri della banca, accompagnati dall'allora responsabile della divisione intermediari della Consob;
dalla ricostruzione dei fatti risulta che tali soggetti incontrarono personalmente il responsabile della vigilanza creditizia e finanziaria della Banca d'Italia, dottor Bruno Bianchi, al quale illustrarono una serie di regolarità riscontrate nella gestione della banca, ma l'incontro non fu verbalizzato, nè fu accettata una denuncia scritta;
un interessante e puntuale resoconto delle vicende è addirittura riportato in un libro scritto dal giornalista Gabriele Franzini, edito da «Editori Riuniti», dal titolo «Assalto al cielo»;
da Il Corriere della Sera del 18 gennaio 2002 risulta inoltre che la Banca d'Italia in un'ispezione del 1997 aveva segnalato gravi carenze strutturali e organizzative alla Banca popolare di Brescia;
l'ispezione di Banca d'Italia in Bipop Carire iniziò tuttavia il 24 ottobre 2001, a distanza di quasi cinque anni dall'ispezione del 1997 e dopo oltre sei mesi dalla denuncia di alcuni consiglieri, nonostante l'emergere anche sulla stampa del fenomeno delle cosiddette gestioni garantite e l'avvio dell'ispezione della Consob il 17 ottobre 2001, solo dopo che la procura della Repubblica di Brescia aveva aperto un'indagine a seguito dell'esposto di un'associazione di consumatori;
secondo l'interrogante non può non ritenersi tardivo l'avvio degli accertamenti ispettivi della Banca d'Italia, visto che venivano denunciate gravi irregolarità e la stessa riteneva la situazione di Bipop Carire ad alto rischio fin dal 1997;
è indispensabile un intervento del Governo che tuteli i piccoli risparmiatori esposti a rischi insostenibili -:
quali iniziative normative intenda adottare per garantire una corretta informazione e tutela dell'azionariato diffuso.
(3-02962)
(20 gennaio 2004)