mesi di luglio ed agosto - con aeroporto e porto attrezzato per ospitare oltre 2000 posti barca, è stato finalmente istituito, con provvedimento assunto nei primi giorni del corrente mese, il distaccamento dei vigili del fuoco con previsione iniziale di 17 unità in servizio ed organico di 29 persone;
precipitando dal settimo piano di un edificio, al quale solo da pochi giorni aveva cominciato a lavorare;
costituisce un arretramento operativo che penalizza la valorizzazione della professionalità maturata ed acquisita da parte della componente volontaria, come le esperienze dimostrano;
Ritenendo che questi dati confermino che nella protezione civile il nostro Paese di tutto ha bisogno meno che di un depotenziamento dei livelli di intervento e delle strutture e meno che mai di ostracismi, dissidi o disfunzioni che ne riducano la capacità operativa; ed insieme la impossibilità finanziaria di far fronte alle esigenze con il solo apparato permanente, visto che il costo unitario di un intervento dell'apparato volontario è di lire 420.000; e quello di un intervento dell'apparato permanente in lire 4.018.500 -:
il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, Quinta Sezione, con sentenza depositata il 18 giugno 2001, ha confermato la sentenza n. 58 del 7 marzo 2001 del Tar Molise, nella parte in cui sono stati annullati tutti gli atti e tutte le operazioni del procedimento di elezione del Consiglio Regionale del Molise, ed in particolare i verbali di proclamazione degli eletti;
forze politiche della Casa della Libertà invocano quotidianamente la nomina di un Commissario del Governo per l'esercizio dell'ordinaria amministrazione della regione Molise sino alla celebrazione delle nuove elezioni;
come risulta dal testo dell'articolo 126 della Costituzione, come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999 n. 1, sulla autonomia statutaria delle Regioni, a differenza della precedente disposizione, non è più previsto, nel nostro ordinamento costituzionale, l'affidamento dell'ordinaria amministrazione ad una Commissione di tre cittadini nominata dal Presidente della Repubblica, nell'ipotesi di scioglimento del Consiglio regionale o di impossibilità di suo funzionamento;
gli articoli 122 e 123 della Costituzione, come modificati dalla richiamata legge costituzionale n. 1 del 1999, sanciscono l'assolutezza dell'autonomia statutaria delle Regioni e l'attribuzione alle stesse della competenza legislativa anche in tema di sistema elettorale;
per ben due volte in Commissione affari costituzionali e in Assemblea della Camera fu respinto un emendamento tendente a reintrodurre la previsione della Commissione;
le ulteriori riforme costituzionali secondo i principi del federalismo escludono l'ingerenza del governo centrale nella sfera di autonomia delle regioni;
la lettera delle nuove disposizioni costituzionali, la logica autonomista che le fonda prevedono dunque che la disciplina dei casi di impossibilità di funzionamento degli organi delle regioni sono rimessi alla autonomia statutaria;
di conseguenza nella specie, mentre spetta al Governo, definire, unitamente alla Conferenza Stato-Regioni il percorso per giungere a nuove elezioni, per la disciplina della ordinaria amministrazione, per garantire la continuità funzionale dell'ente regione, occorre far riferimento all'articolo 27 dello Statuto regionale vigente, laddove reca la previsione che la ordinaria amministrazione sia affidata, fino all'elezione dei nuovi organi, alla Giunta e al suo presidente in caso di dimissioni o di decadenza per qualsiasi causa;
dunque la richiesta di nomina di un Commissario di Governo è soluzione lesiva della Costituzione e dell'autonomia statutaria e rivela nelle forze politiche che l'hanno avanzata una permanente visione centralista dell'ordinamento -:
quale sia in materia la posizione del Governo e in particolare quali iniziative intende assumere per riaffermare, secondo la lettera e lo spirito della Costituzione, l'autonomia statutaria della regione Molise, respingendo ogni ipotesi di nomina di Commissario di Governo ed ogni altra soluzione in contrasto con lo statuto regionale vigente.
(2-00004) «Soda, Violante».
nella città di Alghero, il centro turistico più importante della Sardegna - 40 mila residenti e 120 mila in soggiorno nei
l'istituzione del distaccamento da allocarsi in edificio ubicato in posizione baricentrica del centro urbano ha concluso un lungo iter amministrativo e consente finalmente di superare la grave condizione di pericolo esistente in città poiché i vigili del fuoco hanno attualmente sede in Sassari, distante da Alghero circa 40 chilometri, con una strada di difficile percorribilità soprattutto nel periodo estivo;
nei giorni scorsi la stampa regionale ha dato notizia che è stata sospesa da parte della direzione generale della Protezione civile la chiamata di personale discontinuo che ha consentito di mantenere operativo il distaccamento in Alghero che ha effettuato 1500 interventi negli ultimi tre anni;
in due giorni in città vi sono stati due casi di intervento non assistito proprio per i tempi di percorrenza di oltre 50 minuti sulla strada da Alghero a Sassari;
la situazione non è ulteriormente sostenibile soprattutto per la imminente stagione turistica che in Alghero inizierà con le festività pasquali -:
quali iniziative il Ministro intenda assumere in tempi brevi per istituire il distaccamento fisso in Alghero e garantire il servizio svolto fino allo scorso mese con il personale discontinuo svolto con grande impegno ed efficacia fino allo scorso mese di gennaio 2000 dai vigili del fuoco di Sassari con impegno di personale discontinuo.
(4-00077)
per l'attentato del giorno 18 giugno 2001 all'Eurostar Roma-Milano avvenuto mediante l'esplosione di una bomba incendiaria sembra essere stato individuato un responsabile che risponde al nome di Mario Deiana;
Deiana è scappato da una carrozza dell'Eurostar in fiamme, e dopo un giorno è stato trovato morto a meno di un chilometro dal luogo dell'attentato della domenica;
aveva in tasca un biglietto in cui si addossava la responsabilità dell'incendio;
gli organi di stampa dipingono questa persona come «un anarchico insurrezionalista» con un passato di militanza di «lotta antagonista»;
questa vicenda però mette in luce molti punti oscuri per i quali il caso non può essere considerato chiuso così come vuole la magistratura;
le perplessità sul suicidio avanzate sia dai familiari, sia dai centri sociali mettono in luce la necessità di un'immediata inchiesta per accertare se siamo di fronte ad un nuovo capitolo della strategia di depistaggio e di strumentalizzazione di episodi come questo della molotov sull'Eurostar;
ad avviso dell'interrogante, è necessaria l'apertura di un'inchiesta al fine di accertare le modalità della morte di Deiana e fare piena luce sulla vicenda dell'incendio dell'Eurostar -:
qualora le preoccupazioni espresse sulla vicenda dell'attentato all'Eurostar dovessero rivelarsi fondate, quali iniziative in materia di sicurezza intenda adottare, anche in vista del prossimo G8 di Genova.
(4-00089)
nei giorni scorsi il quartiere Arenella, a Napoli, è stato scenario di un'ennesima disgrazia. Un giovane di 32 anni, Salvatore Chianese, originario di Sant'Antimo, è rimasto vittima di un incidente sul lavoro,
una morte straziante, cui hanno assistito, attoniti ed impotenti, i sei colleghi dell'operaio, tutti della ditta Cogicax di proprietà dei fratelli Cataldo;
le testimonianze degli operai, presenti all'accaduto hanno rivelato che, al momento del fatto, il Chianese stava scalpellando l'intonaco della facciata del palazzo. Lavorava ad oltre 17 metri d'altezza, sprovvisto della corda di sicurezza, resa obbligatoria dalla disciplina prevista dalle norme in materia di prevenzione d'infortuni. Un unico salto nel buio, verso la morte;
sul caso indagano, al momento, la Procura della Repubblica e l'Ispettorato del lavoro di Napoli;
tenuto conto che, la disgrazia indicata, è solo l'ultima in ordine di tempo, venutasi a verificare su di un territorio, come quello campano, teatro di innumerevoli «morti bianche» molte delle quali non balzano agli onori della cronaca per il silenzio complice di imprenditori e organi di stampa;
in ripetute occasioni, a seguito degli incidenti, gli organi sindacali, avevano denunciato la mancata applicazione delle norme di sicurezza, e la superficialità con cui erano effettuati i controlli da parte dell'Ispettorato del lavoro dell'Asl, e della Medicina preventiva -:
quali provvedimenti il Ministro intenda adottare al fine di assicurare il rispetto delle norme in tema di piani di sicurezza, non applicate sia da parte dei dipendenti che dagli stessi imprenditori i quali, sovente, investono pochi soldi, in questo settore.
(4-00093)
nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di San Paolo Bel Sito (Napoli), svoltasi nella primavera del 2000, si registrarono gravi episodi di condizionamento del voto (lumini accesi davanti alle abitazioni dei consiglieri di opposizione, un auto di un esponente della maggioranza incendiata misteriosamente, bombe carta fatte esplodere durante e dopo la campagna elettorale a scopo intimidatorio) nei confronti di candidati e familiari di una lista civica alternativa a quella del sindaco, nonché fenomeni di «compravendita di voti» e situazioni molto dubbie in alcuni seggi elettorali, verificatesi nel corso delle operazioni di voto;
in relazione ai descritti gravi episodi di condizionamento del voto, domenica 17 giugno 2001, la direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Napoli ha disposto l'arresto del sindaco di San Paolo Bel Sito ed ha notificato al padre dello stesso, già in carcere per esecuzione di una sentenza definitiva ex articolo 416-bis, capi di imputazione in relazione agli stessi fatti;
il comune di San Paolo Bel Sito fu già sciolto per infiltrazioni camorristiche ed, a fronte di un faticoso lavoro per riportare l'attività istituzionale ad un clima di civile confronto democratico oltre che di trasparenza e legalità, i fatti emersi delineano nuovamente un quadro di forte precarietà istituzionale e di inquinamento mafioso che rischiano di determinare un pericoloso ritorno all'indietro della vita democratica ed un limite alla partecipazione dei cittadini;
a seguito dei fatti emersi e delle misure adottate dalla magistratura i consiglieri del gruppo consigliere di opposizione hanno rassegnato le proprie dimissioni dal consiglio comunale -:
quali iniziative intenda assumere per garantire il rispetto di diritti democratici e delle condizioni di legalità;
se non consideri necessario e urgente procedere allo scioglimento del consiglio comunale di San Paolo Bel Sito.
(4-00094)
con decreto del Presidente della Repubblica n. 362 è stato approvato il regolamento sul reclutamento, avanzamento ed impiego del personale volontario del corpo nazionale vigili del fuoco;
il regolamento è venuto a sostituire, abrogandole, le norme già stabilite con il regio decreto 16 marzo 1942 n. 699;
con circolare del Ministero dell'interno in data 23 maggio 2001 div. personale II sez. V sono state emanate direttive per l'applicazione del regolamento suddetto;
tali disposizioni toccano le modalità di iscrizione negli appositi registri del personale volontario e relative compatibilità e le modalità di esercizio delle operazioni di comando nel caso di interventi congiunti tra personale volontario e personale permanente dei vigili del fuoco;
precisato che tra le incompatibilità contemplate dall'attuale disciplina risultano:
la non iscrivibilità nei registri del personale volontario dei vigili del fuoco di coloro che svolgono servizio nei corpi di polizia urbana;
la non iscrivibilità di coloro che svolgono servizi a qualsiasi titolo nel campo della prevenzione degli incendi;
inoltre, per quanto riguarda le funzioni di comando, la circolare sopracitata prevede che «qualora dovesse verificarsi il caso di interventi congiunti da parte del personale permanente e volontario è fuor di dubbio che la direzione delle operazioni di soccorso farà capo alla componente permanente»;
tenuto conto che il motivo delle nuove regole va individuato nel tentativo di evitare possibili confusioni tra situazioni personali e ruolo istituzionale di vigile del fuoco da parte dei volontari e di garantire la pronta reperibilità dei volontari escludendo gli appartenenti alla polizia municipale impegnati in mansioni istituzionali; che le regole sulla direzione nelle operazioni privilegiano il personale permanente considerandone la preparazione più approfondita rispetto alla componente volontaria;
valutato che le disposizioni suddette introducono innovazioni notevoli che possono, tuttavia, provocare conseguenze negative dirette e profonde nel settore dei vigili del fuoco volontari, tra le quali, in particolare,
escludere dai vigili del fuoco volontari gli appartenenti ai corpi di polizia municipale potrebbe depauperare in modo non insignificante gli organici dei vigili del fuoco volontari, tenendo conto che allo stato attuale, molti vigili volontari ed anche capi distaccamenti appartengono alla polizia municipale, situazione che non ha mai provocato alcuna conseguenza negativa;
tale duplicità di appartenenza è risultata e risulta spesso fattore di grande vantaggio nella operatività dei distaccamenti e quindi nell'espletamento dei soccorsi perché garantisce un ottimo coordinamento tra i distaccamenti volontari e i comuni. Analoghe considerazioni investono le norme di incompatibilità nei confronti di chi esercita attività legate alla prevenzione degli incendi, poiché molti sono i vigili del fuoco volontari che professionalmente operano nel campo della prevenzione degli incendi;
tenuto conto che, sotto il profilo numerico, alcune stime inducono ad affermare che esse potrebbero ridurre di quasi un terzo l'organico dei vigili del fuoco volontari; sotto il profilo della qualità, le conseguenze potrebbero essere analogamente negative sia perché la riduzione degli organici ridurrà a sua volta il numero degli interventi di soccorso sia perché i distaccamenti verrebbero depauperati di professionalità specifiche particolarmente utili e appropriate.
Con riguardo alla prevalenza della componente permanente nella direzione degli interventi misti, la rigidità della disposizione
si rileva, inoltre, che il nostro Paese è esposto in modo continuativo a situazione di rischi molteplici; per fronteggiare questa situazione il nostro Paese ha necessità di un sistema di protezione civile efficiente che possa contare su un folto organico di addetti di comprovata esperienza e capacità operative, con distaccamenti diffusi in modo capillare sul territorio per assicurare rapidità d'intervento; nell'attuale fase di sviluppo del Paese e di disponibilità di risorse pubbliche è irrealistico pensare di coprire le esigenze di intervento con un apparato costituito da sole forze permanenti e quindi di costo notevolmente oneroso, che può essere forse un obiettivo di tendenza ma non un obiettivo realizzabile in tempi brevi; in tale contesto è essenziale, indispensabile l'apparato di forze volontarie già esistente, che ha dimostrato competenza ed efficienza;
valutata l'esperienza compiuta dagli altri paesi europei secondo i dati forniti dalle statistiche:
Francia: superficie chilometri quadrati 543.965, abitanti 58.143.000, VV.F. volontari 206.400, VV.F. permanenti 36.600, percentuale VV.F. volontari 86.
Germania: superficie chilometri quadrati 357.868, abitanti 81.642.000, VV.F. volontari 1.170.000, VV.F. permanenti 159.700, percentuale VV.F. volontari 88.
Belgio: superficie chilometri quadrati 30.520, abitanti 10.113.000, VV.F. volontari 11.593, VV.F. permanenti 9.876, percentuale VV.F. volontari 54.
Paesi Bassi: superficie chilometri quadrati 41.526, abitanti 15.451.000, VV.F. volontari 22.477, VV.F. permanenti 20.744, percentuale VV.F. volontari 52.
Svizzera: superficie chilometri quadrati 41.293, abitanti 7.040.000, VV.F. volontari 195.300, VV.F. permanenti 14.700, percentuale VV.F. volontari 93.
Austria: superficie chilometri quadrati 83.855, abitanti 8.053.000, VV.F. volontari 273.500, VV.F. permanenti 11.500, percentuale VV.F. volontari 96.
Lussemburgo: superficie chilometri quadrati 2.586, abitanti 410.000, VV.F. volontari 5.952, VV.F. permanenti 185, percentuale VV.F. volontari 97.
Italia: superficie chilometri quadrati 301.245, abitanti 57.187.000, VV.F. volontari 6.000, VV.F. permanenti 25.000, percentuale VV.F. volontari 19.
se non ritenga di sottolineare il ruolo positivo e indispensabile svolto dalle organizzazioni di volontariato, ad iniziare dalla componente volontaria dei vigili del fuoco, nel settore della protezione civile; di esperire interventi appropriati, anche di natura normativa, se ed in quanto necessari, per rimuovere le cause che stanno determinando la situazione illustrata e le conseguenze negative sulla organizzazione funzionale ed operativa della componente volontaria dei vigili del fuoco, con tutti i conseguenti rischi di depotenziamento e di demotivazione della componente stessa; di individuare le esigenze di intervento per prevenire o comunque utilmente contrastare ogni situazione di pericolo di depotenziamento organizzativo e funzionale del nostro apparato di protezione civile.
(4-00097)
Scordia è un popoloso comune agricolo in provincia di Catania;
detta città negli ultimi tempi, a parte il dilagare di reati contro il patrimonio che turbano la tranquillità dei cittadini, è stata teatro di gravissimi fatti di sangue;
il 23 maggio scorso in pieno centro abitato due persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco;
dopo appena 22 giorni un'altra persona è stata uccisa alla periferia della città;
la situazione dell'ordine pubblico a Scordia è divenuta drammatica e da parte della popolazione vengono auspicati provvedimenti diretti a garantire la sicurezza dei cittadini ed a ricreare un clima di serenità in una città che, negli ultimi tempi, ha visto crescere a dismisura il fenomeno criminoso -:
quali idonee ed urgenti iniziative intenda adottare al fine di assicurare ai cittadini scordienzi la possibilità di vivere e di lavorare serenamente;
se non ritenga opportuno che sia potenziata la locale stazione dei carabinieri, attraverso una maggiore dotazione di uomini e di mezzi, e che sia istituito nella città di Scordia il commissariato della Polizia di Stato al fine di una più efficace opera di prevenzione e di repressione dei reati.
(4-00099)