Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione

Nota introduttiva

Il Comitato parlamentare di controllo è stato istituito a norma della legge 30 settembre 1993, n. 388, che ha ratificato l'accordo di Schengen, nonché la convenzione di applicazione dell'accordo medesimo. La legge di ratifica ha infatti previsto, accanto alle disposizioni immediatamente attuative dei due trattati, l'istituzione di un Comitato parlamentare incaricato di "esaminare l'attuazione ed il funzionamento della Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen". 
Il Comitato è composto da 10 deputati e 10 senatori, nominati dai Presidenti delle Camere, in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari. Il Comitato elegge al suo interno, così come stabilisce la legge istitutiva all'articolo 18, comma 3, un Presidente ed un Vicepresidente. Si è ritenuto tuttavia, con l'assenso dei Presidenti delle Camere, di integrare la composizione dell'Ufficio di Presidenza con l'elezione di un segretario. 
In base alla legge istitutiva il controllo del Comitato si sostanziava nell'espressione di un parere vincolante sui progetti di decisione trasmessi dal Governo.
Con l'entrata in vigore del Trattato di Amsterdam, le norme Schengen hanno cessato di essere oggetto di cooperazione intergovernativa e sono state incorporate nel primo e nel terzo pilastro dell'Unione europea.
Di conseguenza il Governo ha sospeso la trasmissione al Comitato dei progetti di decisione per il parere di competenza. Pertanto, allo stato attuale, le funzioni consultive del Comitato possono essere ricondotte all'articolo 6 della legge 29 dicembre 2000, n. 422 (legge comunitaria 2000), che disciplina la partecipazione del Parlamento alla fase ascendente del procedimento decisionale dell'Unione Europea. 

La legge 23 marzo 1998, n. 93 , con la quale è stata ratificata ed eseguita la Convenzione Europol di Bruxelles del 26 luglio 1995 istitutiva dell'Ufficio europeo di Polizia, ha inoltre attribuito al Comitato funzioni di vigilanza sull'Unità nazionale Europol, secondo modalità definite dal Regolamento interno del Comitato, adottato in data 28 luglio 1999. La medesima legge ha altresì previsto che al Comitato sia trasmessa annualmente dal Governo una relazione sull'attuazione della Convenzione Europol, per la quale tuttavia non sono previste specifiche procedure di esame. La legge 7 giugno 1999, n. 182, che ratifica e dà esecuzione al Protocollo relativo ai privilegi e alle immunità di Europol del 19 giugno 1997 stabilisce che detta relazione governativa comprenda anche le informazioni essenziali e le valutazioni del Governo concernenti i privilegi e le immunità di cui beneficia il personale di Europol. 

Con la legge 30 luglio 2002, n. 189: "Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo", il Comitato ha assunto la seguente nuova denominazione: "Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione". Ai sensi delle disposizioni contenute nell'articolo 37 della citata legge, le funzioni di vigilanza e controllo del Comitato si estendono alla concreta attuazione della normativa sull'immigrazione e l'asilo, nonché degli accordi internazionali in materia. Si prevede, inoltre, che il Governo presenti annualmente una relazione al Comitato e che lo stesso riferisca annualmente alle Camere sulla propria attività.

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