Commissione parlamentare per l'infanzia

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
IN MATERIA DI TV MINORI

8-00036 «Burani Procaccini, Castellani, De Franciscis, Fasolino, Giacco, Mazzuca, Montagnino, Rollandin, Rotondo, Tredese, Valpiana ».

La Commissione parlamentare per l'infanzia,
visti:
l'articolo 17 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo fatta a New York il 20 novembre 1989;
le direttive europee n. 89/552/CEE del 3 ottobre 1989 e n. 97/36/CE del 30 giugno 1997 sull'esercizio delle attività televisive;
la legge 6 agosto 1990, n. 223, «Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato»;
la legge 31 luglio 1997, n. 249, «Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»;
la legge 30 aprile 1998, n. 122, «Differimento di termini previsti dalla legge 31 luglio 1997, n. 249, relativi all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nonché norme in materia di programmazione e di interruzioni pubblicitarie televisive»;
la legge 1o marzo 2002, n. 39, «Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2001»;
il Contratto di servizio tra il Ministero delle comunicazioni e la RAI - Radiotelevisione italiana S.p.A. per il triennio 2003-2005 firmato il 23 gennaio 2003, ed in particolare l'articolo 6 che prevede una specifica programmazione televisiva rivolta ai minori e l'articolo 31 relativo ai poteri di vigilanza e controllo;
il Codice di autoregolamentazione sulla tutela dei minori in Tv firmato il 29 novembre 2002;

impegna il Governo:

1. a promuovere la predisposizione di un testo unico della legislazione a tutela dei minori nei vari settori della comunicazione da sottoporre al parere della Commissione parlamentare per l'infanzia;
2. a stabilire che le nuove norme in discussione in Parlamento prevedano che ogni convenzione, licenza, contratto di servizio o autorizzazione all'esercizio di attività televisive contengano uno specifico disciplinare sul rispetto dei diritti dei minori e prevedano l'obbligo dei concessionari, licenziatari e soggetti autorizzati, a rispettare il Codice di autoregolamentazione «Tv e minori», sottoscritto il 29 novembre 2002, la Carta di Treviso e il Codice di autoregolamentazione pubblicitaria, fermo restando il potere sanzionatorio attribuito all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
3. ad attivarsi affinché sia attuata una classificazione delle opere specificamente rivolte ai minori, di quelle adatte all'infanzia o all'adolescenza e di quelle adatte alla visione familiare, con l'obbligo di informare preventivamente i telespettatori di come l'opera messa in onda sia stata classificata;
4. ad effettuare, a cura delle amministrazioni coinvolte, campagne di sensibilizzazione ed educative, anche televisive, in ore di buon ascolto per ogni categoria alla quale sono rivolte, destinate ai minori, agli educatori, ai genitori e agli operatori televisivi, finalizzate all'educazione ai linguaggi mediatici, alla crescita delle capacità critiche e all'utilizzazione intelligente e responsabile dei mezzi audiovisivi e multimediali, nonché volte a promuovere un uso creativo ed alternativo del tempo libero, e favorendo altresì nella scuola iniziative aventi le stesse finalità, anche attraverso l'aggiornamento del corpo docente e promuovendo attività di adeguamento ed educazione alla comunicazione dei più giovani, dei genitori e degli educatori, con particolare attenzione all'uso delle lingue minoritarie;
5. ad attivarsi affinché siano destinate maggiori risorse per incrementare la quota di produzione nazionale ed europea di cartoni animati di qualità, di programmi specificamente destinati ai minori e di quelli adatti all'infanzia e all'adolescenza, anche attraverso l'utilizzo di pubblicità prodotte da imprese che, facendo salve le norme a tutela dell'infanzia, si impegnino ad azioni positive, a favore dei minori, debitamente comprovate, adottando altresì iniziative di legge affinché, nell'ambito delle quote da destinare, a norma dell'articolo 2 della legge 30 aprile 1998, n. 122, alle produzioni europee, almeno il 10 per cento sia riservato a programmi specificamente rivolti ai minori ovvero adatti all'infanzia e all'adolescenza;
6. a promuovere il coordinamento e verificare l'attuazione delle attività di monitoraggio delle trasmissioni televisive delle emittenti nazionali e locali svolte dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dai Comitati regionali per le comunicazioni e dagli Ispettorati territoriali del Ministero delle comunicazioni;
7. ad assicurare la realizzazione, nell'ambito dei programmi di intrattenimento e di formazione di cui al terzo capoverso del comma 1 dell'articolo 6 del Contratto di servizio, spazi adeguati dedicati all'informazione rivolta specificamente ai minori, da trasmettere anche in lingua dei segni, preferibilmente nella fascia oraria del tardo pomeriggio, prevedendo altresì una «finestra parlamentare» diretta a comunicare le iniziative che il Parlamento italiano assume per l'infanzia e l'adolescenza;
8. ad attivarsi affinché sia prevista l'istituzione, in ogni emittente televisiva, di una figura responsabile della programmazione televisiva rivolta ai minori, alla quale l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni possa rivolgersi per la richiesta di chiarimenti e l'assunzione di informazioni relative alla programmazione;
9. a trasmettere annualmente una relazione al Parlamento sull'attuazione della normativa vigente in materia di tutela della dignità e dell'armonico sviluppo fisico, psichico e morale dei minori e sul rispetto delle vigenti disposizioni di legge da parte dei concessionari, licenziatari e soggetti autorizzati alle trasmissioni radiotelevisive nonché sull'attività di vigilanza svolta;
10. ad attivarsi affinché sia effettivo l'obbligo accessorio per le emittenti televisive di mandare in onda una formula esplicita di scuse, nella quale siano spiegate la violazione e la norma posta a tutela del minore, nei casi di avvenuta violazione delle norme del Codice di autoregolamentazione sulla tutela dei minori in Tv firmato il 29 novembre 2002.

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