Commissione parlamentare per l'infanzia

Risoluzione 7-00638 Burani Procaccini: Wrestling

La Commissione parlamentare per l'infanzia,

premesso che:

    si sta diffondendo sempre più anche in Italia l'interesse per il wrestling, fenomeno che rischia di indurre i minori a forme di pericolosa emulazione;

    la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo (New York, 20 novembre 1989) all'articolo 17 prevede che gli Stati vigilino affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a materiali finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e mentale e favoriscano l'elaborazione di princìpi direttivi appropriati destinati a proteggere il fanciullo dalle informazioni e dai materiali che nuocciono al suo benessere;

    la legge 3 maggio 2004, n. 112, all'articolo 10, comma 2, prevede che siano osservate specifiche misure nella trasmissione degli avvenimenti sportivi, anche al fine di contribuire alla diffusione tra i giovani di una competizione sportiva leale e rispettosa dell'avversario;

    il codice di autoregolamentazione tv e minori sottoscritto il 29 novembre 2002 prevede al punto 2.2 che le imprese televisive adottino sistemi di segnalazione dei programmi di chiara evidenza visiva in relazione alla maggiore o minore adeguatezza della visione degli stessi da parte del pubblico dei minori;

impegna il Governo:

    a segnalare all'Autorità per le garanzie nella comunicazione la necessità di vigilare con particolare rigore affinché le disposizioni citate in premessa abbiano piena applicazione rispetto alle trasmissioni che riguardano manifestazioni di wrestling, in particolare per quanto concerne la segnalazione della loro inadeguatezza ad una visione da parte dei minori senza la presenza di un adulto;

    a prendere opportune iniziative anche normative affinché nel corso delle trasmissioni di wrestling appaiono in sovrimpressione messaggi informativi sul contenuto simulato della lotta che si svolge e sui gravi pericoli che si correrebbero qualora si tentasse di imitare i gesti dei protagonisti degli incontri;

    a consentire attraverso l'adozione di opportune iniziative normative l'ingresso, come spettatori, degli incontri di wrestling ai minori di anni quattordici solo se accompagnati da un adulto;

    ad avviare azioni di sensibilizzazione nei confronti degli insegnanti di educazione fisica al fine di fornire un'adeguata informazione ai ragazzi sul carattere simulato della lotta negli incontri di wrestling e sulla pericolosità di ogni eventuale emulazione.
 

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