FRANCESCO MORO
Vicepresidente del Senato della Repubblica
Desidero innanzitutto porgere, a nome del Senato della Repubblica, un saluto a tutti gli intervenuti.
La celebrazione della Giornata nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza costituisce un’occasione significativa per una riflessione su talune importanti tematiche inerenti all’infanzia, emerse in più occasioni in ambito internazionale ed europeo e su cui il Senato della Repubblica ha incentrato la propria attenzione
Mi soffermerò innanzitutto sui profili attinenti all’adozione dei minori, rilevando preliminarmente che la normativa vigente in materia è il risultato di un duplice intervento legislativo - che ha riguardato dapprima le adozioni internazionali e, in un secondo momento, quelle nazionali - ispirato dalla necessità di recepire le convenzioni internazionali e i principi in esse contenuti in materia di tutela dei minori e di adozione. In particolare, va evidenziato che il sistema delle adozioni internazionali è stato completamente ridefinito a seguito della ratifica della convenzione dell’Aja, effettuata con la legge 31 dicembre 1998 n. 476.
Il legislatore, infatti, al fine di garantire che le adozioni internazionali vengano poste in essere nel superiore interesse del bambino e nel rispetto dei suoi diritti fondamentali, ha modificato l’iter procedimentale di adozione, nella prospettiva di ampliare l’incisività dei controlli delle pubbliche autorità nella fase iniziale della verifica della idoneità degli aspiranti genitori, affidata al Tribunale dei minorenni, nonché nella fase della ricerca dei bambini adottabili (nella quale intervengono enti autorizzati dalla specifica Commissione – CAI - istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri).
Tutto ciò premesso, va però rilevato che la disciplina vigente in Italia relativamente alla materia in questione ha evidenziato talune anomalie in fase di concreta applicazione, che hanno ingenerato un ampliamento eccessivo dei tempi burocratici dei procedimenti di adozione, con tutti i conseguenti disagi per gli utenti.
Va peraltro sottolineato che il numero delle richieste di adozione registra un trend progressivamente crescente e conseguentemente risulta sicuramente opportuno intervenire sul quadro normativo di riferimento, nella prospettiva di non ostacolare le legittime speranze di molti bambini – italiani e stranieri – in stato d’abbandono e al fine di individuare un modulo procedimentale agevole e veloce, che possa consentire a tali minorenni di essere adottati in tempi celeri da una famiglia italiana.
Alla luce di tali situazioni, va evidenziato che il Senato della Repubblica, e in particolare le Commissioni giustizia e speciale infanzia riunite, stanno attualmente esaminando disegni di legge inerenti alla materia delle adozioni internazionali, nella prospettiva di introdurre profili di semplificazione e di snellimento nei moduli procedimentali delle adozioni, che garantiscano, nel rispetto di regole etiche certe e del principio di trasparenza, la celerità dell’iter procedurale di adozione.
Vorrei poi soffermarmi su un’altra importante tematica, che desta un forte allarme sociale, ossia quella inerente alla pedofilia ed alla pedopornografia. Va a tal proposito evidenziato che il fenomeno in questione può espletare la propria incidenza negativa su tutti i minori, anche se quelli in stato di abbandono risultano maggiormente esposti a tali gravi pericoli.
Va precisato, relativamente alla pedopornografia, che le reti telematiche - le quali rappresentano nella realtà odierna, un importante strumento di conoscenza, permettendo in tempi celeri di accedere agli elementi cognitivi inerenti ad una determinata materia - rendono tuttavia sempre più evidente il problema dell’utilizzo criminale di tali mezzi, a volte orientato nella turpe prospettiva della diffusione di rappresentazioni pornografiche aventi ad oggetto minori.
Del resto le nuove tecnologie e internet sono soggetti a continua evoluzione ed altresì in questi ultimi anni si sono verificati molti mutamenti nel mondo della pedopornografia e dello sfruttamento sessuale di minori.
A livello europeo e mondiale sono numerosi gli sforzi compiuti per vincere questi gravi comportamenti criminosi.
Sono state, in particolare, adottate diverse risoluzioni e sono stati elaborati innumerevoli piani d’azione, in conformità ai principi contenuti nella Convenzione sui diritti del fanciullo, adottata a New York il 20 novembre 1989 e a quanto stabilito dalla Dichiarazione finale della Conferenza mondiale di Stoccolma del 31 agosto 1996 contro lo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali.
Va inoltre evidenziato che il secondo congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale a fini commerciali dei minori, che si è tenuto a Yokohama nel dicembre del 2001, ha fornito importanti indicazioni riguardo a tale articolata tematica.
Va poi sottolineata la necessità di recepire alcune delle indicazioni che sono state fornite dall’Unione Europea attraverso appositi indirizzi rivolti a paesi membri e, in ultimo, le novità emerse dalla riunione del Consiglio d’Europa sullo sfruttamento sessuale dei minori, tenutosi recentemente a Lubiana.
Il Senato della Repubblica, ed in particolare la Commissione giustizia e speciale infanzia riunite stanno esaminando appositi disegni di legge inerenti alla materia in questione, nella prospettiva di fronteggiare tali turpi fenomeni, in grado di violare l’integrità psico-fisica del minore, la sua dignità e la sua sfera soggettiva.
Lo sfruttamento dei minori e la pornografia minorile costituiscono fenomeni riprovevoli, nei quali sono coinvolti non solo gli sfruttatori (spesso associazioni criminali senza scrupoli, che agiscono con l’ignobile scopo di conseguire ingenti profitti attraverso tali forme di sfruttamento dei minori), ma anche i “consumatori”, che alimentano con i loro comportamenti tale turpe mercato.
Le tematiche fin qui citate potranno essere approfondite in occasione sia della presente celebrazione che in altri consessi, nell’auspicio che possano emergere spunti e proposte interessanti, volti a prospettare soluzioni in ordine ai rilevanti problemi che ancora affliggono il mondo dei minori.
Rinnovo a tutti i presenti il saluto, mio personale e dell’Istituzione che rappresento.