Maria BURANI PROCACCINI, Presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia. Continuiamo nella premiazione di opere di solidarietà legate alla salute, che sembrano estremamente e intimamente legate. Essere se stessi, potersi sviluppare come persone a tutto campo con anche un aspetto che consenta di vivere la vita senza essere additati come una sorta di bizzarria della natura, oltre che su tutti i lati fisici della vivibilità della vita, è una della cose che normalmente viene indirizzata sul culto della bellezza, ma invece talvolta è semplicemente la gradevolezza della vita, la possibilità di vivere. Operation Smile (Operazione Sorriso) è una iniziativa legata ad una associazione di chirurghi estetici i quali danno parte del loro lavoro gratuitamente girando nel mondo e operando bambini affetti da malformazioni legate al cosiddetto “labbro leporino” cioè a quella malformazione del labbro e del palato che impedisce talvolta il formarsi di un normale linguaggio oltre che la normale possibilità di mangiare. La normalità della vita è ciò a cui Operation Smile tende: ridare la salute e il sorriso ai bambini. Io credo che sia una cosa bellissima. Normalmente si associa l’immagine del chirurgo estetico all’immagine di quello che protrae a tutti i costi la bellezza nel tempo di uomini e donne…. soprattutto donne - ma adesso anche uomini - e quindi come una fatuità, come una cosa un po’ superficiale, invece no. Questi nostri amici danno il loro lavoro per una cosa molto bella, che è la possibilità di vivere ai bambini del mondo. Il premio verrà consegnato dal collega Paolo Santulli e sarà ritirato dal dottor Fabio Massimo Abenavoli.
Paolo SANTULLI,
Componente della Commissione parlamentare per l'infanzia. Grazie a tutti voi
che siete intervenuti alla Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza. Devo motivare il perché di questo premio, come chiedeva la
nostra Presidente, l’onorevole Maria Burani Procaccini. Infatti, dare un premio
per la solidarietà ad un’associazione che si occupa della chirurgia plastica
potrebbe determinare numerose perplessità, potrebbe non essere immediatamente
comprensibile.
L’associazione Operation Smile Italia
Onlus, cui è destinato il nostro riconoscimento per quest’anno, opera nei paesi
in via di sviluppo e svolge una splendida attività di volontariato. È costituita
da medici specialisti e da personale paramedico che offrono gratuitamente il
loro tempo e le loro energie, pagandosi tutte le spese necessarie, per
realizzare non solo interventi di chirurgia plastica ma anche interventi
maxillo-facciali su bambini affetti da gravi malformazioni facciali e esiti di
ustioni e traumi. L’importanza di questi interventi è determinante anche per la
stessa sopravvivenza di questi bambini, non solo per la loro normale
integrazione.
Nei Paesi del “terzo mondo” ogni 500 nati, uno
è affetto da queste malformazioni.
La correzione di queste deformità, che possono
essere rappresentate dalla necessità di ricostruire un labbro, un naso, un viso,
sono vitali perché, anche se può sembrare paradossale, consentono innanzitutto
l’accettazione, l’inserimento, nel contesto familiare e poi nel contesto
sociale.
Con questi interventi, ed è uno degli aspetti
fondamentali, si consente a questi bambini per la prima volta avere la
possibilità di sorridere, gesto da cui discende il nome dell’associazione.
Bisogna inoltre precisare che nei Paesi dove
Operation Smile opera l’attività sanitaria pubblica è pressoché inesistente
e solo pochi bambini potrebbero essere operati con le risorse locali. Per le
famiglie, soprattutto per le mamme di questi bambini, l’incontro con quest’associazione
viene vissuta come una sorta di miracolo. In alcuni paesi queste famiglie
vengono additate come segnate dalla maledizione, perché generatrici di un
deforme. In modo particolare le bambine non sono assolutamente considerate.
Questi bambini camminano con lo sguardo rivolto per terra, per la vergogna, non
guardano negli occhi nessuno e la cosa che più colpisce è che non guardano
nemmeno i loro fratellini. Queste problematiche li isolano a tal punto che hanno
anche difficoltà a giocare. Mi hanno raccontato un episodio, riferito ad una di
queste bambine che doveva essere operata, che mi ha lasciato senza parole.
Prima di essere operata, ogni volta che passava il medico per visitarla,
dormiva, dormiva sempre, tutto il giorno. Eppure le suore dicevano che mangiava
regolarmente, che stava bene. I medici preoccupati, rinviavano sempre
l’intervento chirurgico. Uno di questi medici, più curioso, stette ad osservare
quello che succedeva: sapete perché dormiva sempre di giorno? Perché la notte
usciva e se ne andava nel giardino dell’ospedale a giocare da sola, per non
essere vista, perché evidentemente questi suoi segni non le consentivano di
integrarsi, di socializzare. I bambini, dopo gli interventi realizzati grazie a
questa associazione rinascono, tornano proprio alla vita.
Un intervento dura 45 minuti e Operation
Smile ogni due mesi si reca in vari paesi e realizza 200 interventi. Quindi
questa associazione ogni due mesi ridà la vita a 200 bambini che tornano nei
loro quartieri, nei loro villaggi, nelle loro case, dove prima erano
praticamente allontanati e diventano dei leader, perché sono quelli che
mentre prima erano considerati “segnati” maledetti, dopo l’intervento sono
considerati miracolati, benedetti da Dio. Grazie quindi a Operation Smile
riprendono un cammino di normalità e di vita che altrimenti non avrebbero mai
potuto intraprendere.
Ma Operation Smile non è soltanto questo
perché si occupa - e questo è molto importante - anche della formazione di
personale medico e paramedico locale, e fornisce, sempre gratuitamente, anche
materiale sanitario e farmaci in modo da poter rendere autonome le strutture
sanitarie locali formate, al fine di poter consentire loro la continuazione del
lavoro intrapreso e quindi poter dare assistenza, senza sosta, ai bambini che
hanno bisogno di interventi chirurgici.
Io sono, insieme alla Commissione, molto onorato
di poter offrire a questa benemerita associazione il premio per la solidarietà e
invito il presidente di Operation Smile Italia, il professor Fabio
Massimo Abenavoli, che è chirurgo plastico all’ospedale San
Pietro-Fatebenefratelli di Roma, a venire presso il tavolo della presidenza a
ritirare il premio.