Maria BURANI PROCACCINI, Presidente della
Commissione parlamentare per linfanzia. Desidero innanzitutto ringraziare la
preside dellIstituto professionale "A. De Pace", prof.ssa Giuseppina
Antonaci per aver fornito nella giornata odierna il servizio di hostess, coordinate dalla
prof.ssa Anna Bray.
La nostra è una Commissione particolare. Il Parlamento italiano non è fatto soltanto di
persone che fanno cose difficili da capire e che litigano tra di loro. È fatto anche di
tante persone che hanno sentito la necessità di dedicare ai bambini e agli adolescenti
unattenzione particolare ed è stata perciò istituita, nel 1997, questa
Commissione, che è formata da 20 deputati e da 20 senatori; io ho lonore di
presiedere questa Commissione che lavora per controllare se in Italia veramente si sta
andando verso lattuazione di tutto ciò che a New York, nel 1989, fu stabilito
essere necessario per far crescere bene i nostri ragazzi.
Noi vogliamo che voi cresciate nel concetto che si è bambini una volta nella vita e
bisogna essere bambini, bisogna saper giocare ma bisogna anche sapere studiare, bisogna
rispettare e essere rispettati, bisogna voler bene e bisogna che noi vi vogliamo bene,
bisogna che voi vi sentiate cittadini italiani come noi lo siamo.
Vogliamo che voi cresciate in una maniera giusta, abbiamo questo dovere e questo dovere
vogliamo portarlo avanti ed ecco perché, una volta lanno, si ricorda la firma della
Convenzione di New York: ecco la ragione della Giornale nazionale dellinfanzia e
delladolescenza.
Non vogliamo celebrarvi, ma vogliamo ricordare a noi stessi questa Giornata e dedicare,
ogni giorno della nostra vita, unattenzione speciale a voi; vogliamo che si facciano
buone leggi per voi, come effettivamente finora si è fatto nel Parlamento italiano, come
la legge contro coloro che sfruttano i bambini allestero, o come quella che dà la
possibilità ai comuni di organizzare progetti per aiutare i bambini e gli adolescenti. Ci
sono tante leggi dirette ad assicurare migliori condizioni di vita dei minori ma cè
ancora tanto da fare.
Ora voglio, per un attimo, richiamare la vostra attenzione su una cosa che abbiamo fatto
subito dopo la nostra costituzione, il 28 settembre. Erano i giorni immediatamente
successivi a quel momento drammatico che anche voi, come noi, avete vissuto dalle immagini
della televisione, il momento in cui a New York cè stato quel terribile attentato
che ha creato tanti orfani. Abbiamo voluto approvare una risoluzione che è una sorta di
impegno per il Governo italiano a fare delle cose tra le quali una, ed ecco perché oggi
siamo qui, che ricorda quello che voi in Puglia state facendo da anni: laccoglienza,
la tolleranza verso gli altri.
La Puglia è una regione che deve essere desempio in Italia per la sua capacità di
accogliere bene. Abbiamo chiesto e siamo daccordo con il Ministro Moratti, che si è
entusiasmato per questa idea, che le scuole italiane attivino una raccolta simbolica di
1.000 lire a ragazzo. Queste 1.000 lire serviranno per costruire scuole in Afghanistan.
Voi sapete che lodio, lintolleranza, la violenza, costringono questi poveri
bambini a diventare soldati a 8-10 anni e che le bambine vengano vendute per andare a
formare delle strane famiglie dove devono mettere al mondo figli a soli 12-14 anni.
Proprio per evitare questo, che occorre che i bambini siano bambini, che possano andare a
scuola, possano capire il valore del crescere e utilizzare gli strumenti che voi, nelle
scuole italiane, cominciate ad avere tutti, come il computer. Abbiamo visto come il mondo
sia piccolo: bisogna però sfruttare in positivo la piccolezza del mondo, voi li dovete
sentire come compagni di banco, come quelli cui offrite il panino, che aiutate a fare i
compiti. Bisogna proprio che voi li sentiate amici.
Noi vogliamo comunicare con voi, con i vostri insegnanti e con i vostri genitori, vogliamo
avere i vostri suggerimenti e ora siamo pronti ad accogliere anche le vostre domande.