Don Oreste BENZI, rappresentante dellOsservatorio
nazionale per linfanzia e ladolescenza. Io voglio richiamare
lattenzione sulla guerra che noi italiani facciamo ai nostri bambini. La guerra più
crudele viene combattuta proprio con i bambini che vengono adottati e faccio una proposta.
Premetto che siamo presenti in 19 stati come Associazione papa Giovanni, in America
Latina, Africa, Asia, Russia e i Balcani, lo dico solo perché comprendiate che veniamo
dalla base. I bambini vengono strappati alle loro famiglie e i genitori vengono tolti a
questi bambini. Faccio un solo esempio, prendiamo la Russia, Volgograd, dove noi siamo
già dal 1992.
La legge russa dà tre mesi ai genitori per riconoscere il bambino e dei compratori
velocissimi raggirano o corrompono il direttore dellistituto, e poi preparano la
famiglia italiana che deve adottare il bambino fornendo notai, medici e funzionari e
immediatamente il bambino viene adottato con la motivazione che è stato rifiutato dai
genitori, mentre non è vero un bel niente. Questa è la prassi. Oppure si fa così: se ci
sono dei difetti, delle anomalie nel bambino, le si aggravano deliberatamente, il bambino
non sarà mai accolto da nessuno nel suo paese mentre la famiglia italiana è pronta:
questa è una vergogna, i processi sono tuttora in corso, centinaia di persone coinvolte.
Un bambino viene a costare, se è sano, dai 40 ai 50 mila dollari a Volgograd, se invece
è handicappato dai 10 ai 15 mila dollari. Noi non dobbiamo tollerare queste cose! Ma
questo è un piccolo esempio: tutti i bambini dellAmerica Latina vogliono stare con
le loro famiglie nel loro paese! Noi in Zambia abbiamo un milione e mezzo di bambini
orfani di genitori morti per AIDS, però cerchiamo, come facciamo in America Latina, di
operare sullextended family e con il micro-credito diamo la possibilità alla
famiglia allargata di accogliere anche questo bambino. LUNICEF ha riconosciuto
questo nostro progetto e adesso lo portiamo anche in Kenya, in Tanzania e in Bolivia.
Io allora chiedo, davvero con tutto il cuore, che venga sospesa ladozione
internazionale; larticolo 3, comma 5 della legge 476, deve essere sospeso, nel
frattempo almeno per due anni si dia ladozione internazionale alla polizia
femminile, si crei un organismo apposito che dia speranza di un po più di serietà.
Ma perché noi non dobbiamo pensare alle guerre che facciamo contro i bambini? Parlando
dellAlbania dove pure siamo presenti, l80 per cento delle donne portate in
Italia sono tutte bambine.
Mi piacerebbe chiedere a chi ha più responsabilità istituzionali: noi vergognosamente e
ipocritamente permettiamo ai nostri maschi di andare con queste creature, che devono
guadagnare almeno da 800 mila fino a un milione e mezzo di lire a sera? Io allora chiedo
davvero un decreto urgente, lho chiesto invano; si ricevono anche i cuccioli della
misericordia, se vi distaccate dalla base cosa credete di fare?
Chiedo solo che venga fatto un decreto urgente nel giro di due mesi, per proibire ogni
rapporto sessuale con le straniere sulla strada e nei locali perché sono tutte schiave e
inoltre sono bambine! Almeno che si imponga la radiografia del polso. Vergogna delle
vergogne, e noi andiamo a fare le campagne allestero! Ma cominciamo ad accorgerci da
noi della guerra che facciamo alle bambine. Io sono sicuro che non si potrà andare avanti
a lungo a fare le leggi con i sondaggi, ma bisogna fare le leggi per il bene del popolo e
non importa se ti fanno saltare via perché hai fatto il bene del popolo! Io vorrei fare
un invito a tutto il governo: venite sulla strada. Una ragazza ha detto: io sono stata due
anni qui, talvolta sono scappata ma Nelson mi ha preso e se adesso mi riprende mi sgozza,
e loro lo fanno. La legge che adesso è passata al Parlamento, la proposta di legge
Finocchiaro non serve a niente se non mettete la correità. Io ho detto al ministro Livia
Turco: per favore non mi parli di case chiuse, prima liberiamo le schiave poi vediamo cosa
rimane. A Rimini da tre anni non cè più schiavitù.
Allora perché non si fa anche altrove? Lho detto al dottor De Gennaro, lho
detto al generale Siracusa, lho detto allonorevole Violante, allora spero di
dirlo a tutti adesso, ma perché non facciamo un atto coraggioso? Parliamo di guerra, ma
questa non è una guerra? Il ministro dellinterno ha detto che nel 99 sono
state uccise 168 ragazze, e nel 2000 sono 400. Io faccio questa prova gridando da tutte le
parti: noi liberiamo tutte le ragazze, poi se i maschi stanno male troveremo qualche
maniera per raddrizzare la testa.
Finisco dicendo: vi prego e vi supplico chiudiamo gli istituti. In Italia sono 30 mila
bambini ancora negli istituti. Cè una legge in vigore. Laltro ieri io mi
trovavo di fronte a un giudice e gli ho detto: lei non può fare questo, mettere una
bambina di 4 mesi in istituto. Cè la legge 149 che lo proibisce. Ma quando verrà
fuori un tutore per i minori? Perché non si chiudono gli istituti? Per le pressioni che
ci sono dallalto.
Unaltra cosa: salvate la famiglia eterogenea. Perché fate tanti mini istituti?
Perché ci devono essere gli handicappati in un posto e i ciechi in un altro: ma che fate,
se avete dei figli ciechi li portate con i ciechi? Li mettete con i vostri figli che
vedono! Perché non vi consultate anche con noi, per risolvere questi problemi? Perché
non volete ascoltarci?
La Moldavia ha chiuso le adozioni. Per quale motivo? Per esaminare profondamente i pezzi
di ricambio dei bambini. Una nigeriana con 35 bambini sotto il suo passaporto, tutti
mandati a pezzi: cè il processo adesso. Cominciamo da casa nostra a lavare i panni
sporchi. So che vengo ritenuto strano, ma credo che i poveri non possano aspettare e
secondo me la vera soluzione nel mondo è soltanto se le nazioni ricche si gemellano con
le nazioni povere per riparare i loro peccati, il loro terrorismo. Noi non facciamo
terrorismo? Ti scoppia il cuore per questo terrorismo che adottiamo noi, sistematico, per
centinaia di migliaia di creature. Quali bombardieri andranno a fermare questo terrorismo,
quello che creiamo noi? Non è possibile. LItalia si gemelli con tre, quattro stati
e poi si metta a sviluppare le industrie, le infrastrutture, la cultura, tutto quanto
occorre. E passiamo come bravi perché abbiamo dato, non so, 13 miliardi
allAfghanistan. Non si può più vivere di elemosina. Ciò che deve esser dato per
giustizia non può esser dato né per carità né elemosina. Ogni cosa che copre
lingiustizia è una bestemmia! Verrà il tempo in cui capiremo quanti bambini
abbiamo reso infelici. E da ultimo, la droga. I nostri preadolescenti sono tutti
potenzialmente in crisi: questo è il grande problema e il cinquanta per cento già si
droga sui dodici, tredici, quattordici anni. Ma dove cè debolezza cè sempre
violenza dove cè fermezza ci sono invece dei punti di riferimento.