Documento conclusivo della Sessione speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dedicata all'infanzia, approvato a New York il 10 maggio 2002
Contenuto
I. Dichiarazione
II. Bilancio dei progressi e lezioni acquisite
III. Piano dAzione
A. Creare un mondo a misura di bambino
B. Obiettivi, strategie e azioni concrete1. Migliorare le condizioni di vita e di salute dei bambini
2. Garantire un mondo a misura di bambino
3. Protezione dagli abusi, dallo sfruttamento e dalla violenza
4. Lotta allHIV/AIDS
I. DichiarazioneC. Mobilitare le risorse
D. Azioni e valutazioni ulteriori
(1) Porre linfanzia al primo posto. In ogni iniziativa rivolta a migliorare le condizioni dellinfanzia, linteresse supremo del bambino rappresenterà la considerazione primaria.
(2) Debellare la povertà: investire sullinfanzia. Noi riaffermiamo il nostro impegno solenne a porre fine alla spirale della povertà nellarco di tempo di una sola generazione, uniti dalla convinzione che investire nei bambini e garantire i loro diritti rappresenti una delle vie migliori per debellare la povertà. Azioni immediate devono essere intraprese per eliminare le forme peggiori di lavoro minorile.
(3) Non lasciare alcun bambino indietro. Ogni ragazza e ogni ragazzo nascono liberi ed eguali in dignità e diritti: perciò stesso si deve porre fine a ogni forma di discriminazione che condizioni lo sviluppo dellinfanzia.
(4) Aver cura di ogni bambino. Tutti i bambini devono avere garantite le migliori condizioni di partenza da cui muovere i primi passi della loro esistenza. Il diritto alla vita, alla difesa dagli abusi, alla crescita e allo sviluppo in buona salute e attraverso una corretta alimentazione sono il fondamento essenziale di ogni sviluppo umano. Noi daremo vita a uno sforzo congiunto per debellare le malattie infettive, per contrastare le cause principali di malnutrizione e per allevare i bambini in un ambiente sano, in condizioni che permettano loro di crescere fisicamente in salute, intelligenti, sicuri dal punto di vista emotivo, in grado di relazionarsi con il loro ambiente sociale e dotati delle migliori capacità di apprendimento.
(5) Garantire listruzione a tutti i bambini. Ogni ragazza e ogni ragazzo devono avere accesso e devono poter completare il ciclo dellistruzione elementare, la quale deve essere gratuita, obbligatoria e di buona qualità, costituendo lessenziale fondamento di unistruzione di base complessiva. Le disparità di genere nellistruzione elementare e in quella secondaria devono essere eliminate.
(6) Proteggere i bambini dagli abusi e dallo sfruttamento. I bambini devono essere difesi da ogni atto di violenza, da ogni abuso, dallo sfruttamento e dalla discriminazione, così come da ogni forma di terrorismo e di presa in ostaggio.
(7) Proteggere i bambini dalla guerra. I bambini devono essere difesi dagli orrori dei conflitti armati. I bambini dei territori sotto occupazione straniera devono essere protetti, in conformità con le leggi internazionali sui diritti umani.
(8) Combattere lHIV/AIDS. I bambini e le loro famiglie devono essere protetti dallimpatto devastante del virus e della sindrome di immunodeficienza acquisita (HIV/AIDS).
(9) Ascoltare i bambini e garantire la loro partecipazione. I bambini e gli adolescenti sono una risorsa, sono cittadini in grado di contribuire alla costruzione di un futuro migliore per tutti. Noi dobbiamo rispettare il loro diritto di espressione e di partecipazione su tutte le questioni che li riguardano, in modo consono alla loro età e maturità.
(10) Proteggere la Terra per il benessere dei bambini. Noi dobbiamo salvaguardare il nostro ambiente naturale - con le sue diverse forme di vita, la sua bellezza e le sue risorse, ognuna delle quali migliorano la qualità della vita - per il benessere delle generazioni presenti e di quelle future. Noi forniremo ogni tipo dassistenza al fine di proteggere i bambini e rendere minimo limpatto su di loro dei disastri naturali e del degrado ambientale.
II. Bilancio dei progressi e lezioni acquisite
III. Piano dazione
A. Creare un mondo a misura di bambino14. Un mondo a misura di bambino è un mondo nel quale ogni
bambino ha garantite le migliori opportunità di sviluppo e laccesso a
unistruzione di base di qualità, compresa listruzione elementare, che deve
essere obbligatoria, gratuita e aperta a tutti; un mondo in cui tutti i bambini, inclusi
gli adolescenti, hanno ampie opportunità di sviluppare le loro capacità individuali in
un ambiente sicuro e che li sostenga. Noi promuoveremo lo sviluppo fisico, psicologico,
spirituale, sociale, emotivo, cognitivo e culturale di ogni bambino come una questione di
interesse prioritario, tanto a livello nazionale quanto globale.
15. La famiglia è il nucleo di base della società e come tale deve essere potenziata.
Essa ha diritto a ricevere una protezione e un sostegno totale. La responsabilità
primaria per la difesa, leducazione e lo sviluppo dei bambini risiede nella
famiglia. Tutte le istituzioni della società civile dovrebbero rispettare i diritti dei
bambini e assicurare il loro benessere, fornendo un sostegno appropriato ai genitori, alle
famiglie, ai tutori legali e a tutti coloro che si occupano della tutela
dellinfanzia. Tale sostegno farà sì che i bambini possano crescere e formarsi in
un ambiente sociale stabile e sicuro, in un clima di felicità, damore e di
comprensione, tenendo sempre ben presente che in diversi contesti culturali, sociali e
politici sussistono diverse tipologie di comunità familiare.
16. Noi ci rendiamo conto, inoltre, che un numero considerevole di bambini cresce
senza il sostegno dei genitori, come nel caso degli orfani, dei bambini che vivono per
strada, di quelli afflitti dalla piaga del traffico di minori o dallo sfruttamento
sessuale ed economico, o come accade per i bambini reclusi nelle carceri. Si dovrebbero
adottare misure peculiari per sostenere tali bambini in condizioni di disagio e per
potenziare le istituzioni, le strutture e i servizi che si occupano di loro, sviluppando e
rafforzando al contempo le capacità di autodifesa dei bambini stessi.
17. Noi siamo decisi a favorire laccesso dei genitori, delle famiglie, dei tutori
legali, di coloro che si occupano dinfanzia e degli stessi bambini a unampia
gamma di informazioni e di servizi, sì da promuovere il diritto di ogni bambino alla
vita, allo sviluppo, alla difesa dagli abusi e alla partecipazione sociale.
18. La povertà cronica rimane il principale ostacolo che impedisce di soddisfare i
bisogni dei bambini e difendere e promuovere i loro diritti. Essa deve essere combattuta
su tutti i fronti, garantendo i servizi sociali di base e la creazione di opportunità di
lavoro, favorendo laccesso al piccolo credito e gli investimenti in infrastrutture,
alleviando il debito e promovendo pratiche commerciali eque e remunerative. I bambini sono
colpiti duramente dalla povertà in quanto essa mina alla radice le loro potenzialità di
crescita, il loro sviluppo fisico e mentale. La lotta alla povertà e la riduzione delle
disuguaglianze devono perciò costituire lobiettivo primario di ogni sforzo volto a
promuovere lo sviluppo. Gli obiettivi e le strategie adottate dalle principali e più
recenti conferenze delle Nazioni Unite e da quelle a esse collegate, in particolare il
Vertice del Millennio, mettono a disposizione unutile cornice internazionale in cui
si inserire le strategie nazionali di lotta alla povertà, al fine di attuare e proteggere
a pieno i diritti dei bambini promuovendo il loro benessere.
19.Noi riconosciamo che la globalizzazione e linterdipendenza economica aprono nuove
opportunità - attraverso il commercio, gli investimenti, i flussi di capitali, i
progressi tecnologici, inclusa la tecnologia dellinformazione alla crescita
delleconomia globale, allo sviluppo e al miglioramento degli standard di vita a
livello mondiale. Allo stesso tempo, tuttavia, permangono serie minacce da affrontare,
come le gravi crisi finanziarie, linstabilità, la povertà, lemarginazione e
lineguaglianza allinterno e fra le società coinvolte. Sussistono ostacoli
considerevoli a una maggiore integrazione e alla piena partecipazione dei paesi in via di
sviluppo alleconomia globale, in particolare per i paesi meno sviluppati, così come
per i paesi la cui economia è in fase di transizione. Se i benefici dello sviluppo
economico e sociale non saranno estesi a tutti i paesi, un crescente numero di persone e
perfino intere regioni rimarranno emarginate dalleconomia globale. Noi dobbiamo
agire ora, in modo da superare quegli ostacoli che condizionano interi popoli e nazioni,
per mettere a frutto il pieno potenziale di opportunità esistenti per il beneficio di
tutti, e soprattutto per il bene dei bambini. Noi siamo a favore di un sistema commerciale
e finanziario multilaterale, aperto, equo, regolato, i cui effetti siano prevedibili e che
non sia discriminatorio. Investire, tra le altre cose, nellistruzione e nella
formazione contribuirà a rendere i ragazzi partecipi dei benefici derivanti dalle
scoperte effettuate nel campo delle tecnologie dellinformazione e della
comunicazione. La globalizzazione presenta allo stesso tempo sfide e opportunità. I paesi
in via di sviluppo e quelli le cui economie sono in fase di transizione affrontano
difficoltà particolari nel rapportarsi a tali sfide e opportunità. La Globalizzazione
dovrebbe avere una funzione integrativa e fondarsi su principi dequità, e si
avverte un grande bisogno di politiche e misure che siano formulate e applicate, tanto a
livello nazionale quanto a livello internazionale, con la piena e attiva partecipazione
dei paesi in via di sviluppo e di quelli con economie in fase di transizione, così da
metterli in grado di rispondere efficacemente a quelle sfide e a quelle opportunità.
Facendo ciò si dovrebbe sempre dare priorità al conseguimento degli obiettivi che vanno
a beneficio dellinfanzia.
20. La discriminazione dà impulso a una spirale di emarginazione economica e sociale che
si autoalimenta e che mina la capacità dei bambini di svilupparsi a pieno. Noi faremo
ogni sforzo per eliminare ogni tipo di discriminazione contro i bambini, sia essa legata
alla razza, al colore, al sesso, alla lingua, alla religione del bambino e dei suoi
genitori o dei suoi tutori, sia alle opinioni politiche e daltro genere, alla
nazionalità, alla provenienza etnica o sociale, alla proprietà, a una condizione di
disabilità, alla nascita o ad altri status.
21. Noi adotteremo tutte le misure necessarie a garantire il pieno ed eguale godimento di
tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali, incluso leguale accesso
alla sanità, allistruzione e alle attività ricreative, ai bambini portatori di
handicap o con esigenze particolari; misure che assicurino il riconoscimento della loro
dignità, al fine di promuovere la loro autostima e agevolare la loro attiva
partecipazione nella comunità sociale dappartenenza.
22. I bambini indigeni, i bambini appartenenti a minoranze o a gruppi particolarmente
vulnerabili sono sproporzionatamente svantaggiati in molti paesi, a causa di varie forme
di discriminazione, inclusa quella razziale. Noi adotteremo le misure appropriate a porre
fine alla discriminazione di tali bambini, a fornire loro un sostegno particolare, a
garantire loro eguali opportunità nellaccesso ai servizi.
23. Il conseguimento degli obiettivi che vanno a beneficio dei bambini e degli
adolescenti, e in particolare delle ragazze, riceverà un impulso ulteriore se le donne
potranno godere pienamente di tutti i diritti umani e se le libertà fondamentali,
compreso il diritto allo sviluppo, saranno loro realmente garantite, permettendo loro di
partecipare pienamente e con gli stessi diritti degli uomini a tutte le sfere del vivere
sociale e proteggendole e liberandole da ogni forma di violenza, di abuso e di
discriminazione. Noi siamo decisi a eliminare ogni tipo di discriminazione delle bambine
durante lintero corso della loro vita e a offrire unattenzione particolare
alle loro esigenze, così da promuovere e proteggere linterezza dei loro diritti
umani, compreso il diritto a essere libere dalla coercizione, da pratiche dolorose e dallo
sfruttamento sessuale. Noi ci impegniamo a promuovere luguaglianza di genere e
leguale accesso a servizi sociali fondamentali, quali listruzione,
lalimentazione, le cure sanitarie, incluse la salute sessuale e quella riproduttiva,
le vaccinazioni e la difesa dalle malattie che rappresentano le principali cause di
mortalità, ponendo la prospettiva delle pari opportunità di genere al centro di tutte le
politiche e di tutti i programmi di sviluppo.
24. Noi riconosciamo inoltre la necessità di considerare il mutamento del ruolo maschile
come ragazzi, adolescenti e padri - nella società, e le difficoltà incontrate dai
ragazzi che crescono nel mondo odierno. Noi promuoveremo ulteriormente il concetto di
uneguale responsabilità dei genitori nellistruzione e nellallevamento
dei figli, e faremo ogni sforzo possibile affinché i padri abbiano lopportunità di
avere un ruolo attivo nella vita dei loro figli.
25. E vitale che gli obiettivi nazionali per linfanzia includano la riduzione
dogni tipo di disuguaglianza, in particolare quelle che derivano da discriminazioni
legate alla razza, al sesso, alla provenienza dei bambini da centri urbani o rurali,
quelle esistenti tra bambini ricchi e bambini poveri e tra bambini sani e disabili.
26. Una serie di cambiamenti e di problemi legati allambiente quali il
riscaldamento del globo terrestre, la riduzione dello strato dozono,
linquinamento atmosferico, il problema dei rifiuti tossici, quello
dellesposizione a sostanze chimiche e a pesticidi, linadeguatezza delle misure
sanitarie, la carenza di quelle igieniche, il problema dellacqua potabile e di
alimenti sicuri, i problemi legati allalloggio devono essere affrontati
adeguatamente, al fine di garantire la salute e il benessere dei bambini.
27. Alloggi adeguati favoriscono la coesione familiare e contribuiscono a garantire la
giustizia sociale e il senso dappartenenza comunitaria, la sicurezza e la
solidarietà tra gli individui, fattori essenziali per il benessere dei bambini. Di
conseguenza, noi attribuiremo unimportanza prioritaria alla questione della mancanza
di alloggi e delle altre infrastrutture necessarie, in particolare quelle destinate a i
bambini delle periferie urbane degradate e delle zone rurali isolate.
28. Noi adotteremo le misure necessarie a gestire razionalmente le nostre risorse naturali
e a proteggere e conservare in modo sostenibile lambiente. Noi lavoreremo per
cambiare i modelli di produzione e di sfruttamento delle risorse che non sono sostenibili,
seguendo principi che includano, tra laltro, il principio che, tenuto conto del
diverso apporto al degrado dellambiente e del mondo, gli Stati hanno responsabilità
comuni ma differenziate. Noi ci adopereremo per educare tanto i bambini quanto gli adulti
al rispetto dellambiente naturale nellinteresse della loro stessa salute e
benessere.
29. La Convenzione sui diritti dellinfanzia e i suoi Protocolli opzionali contengono
una serie completa di standard legali internazionali per la tutela e il benessere
dellinfanzia. Noi riconosciamo inoltre limportanza di altri strumenti
internazionali che interessano linfanzia. I principi generali, tra gli altri,
dellinteresse preminente del bambino, della non discriminazione, della
partecipazione, del diritto alla vita e allo sviluppo, rappresentano il quadro di
riferimento dei nostri interventi a favore dei bambini e degli adolescenti. Noi esortiamo
tutti i paesi a considerare, come questione prioritaria, la firma e la ratifica, o
ladesione, alla Convenzione sui diritti dellinfanzia, ai suoi Protocolli
opzionali, così come alle Convenzioni 138 e 182 dellOrganizzazione internazionale
del lavoro. Noi esortiamo gli Stati parti a ottemperare senza riserve gli obblighi imposti
loro dai trattati e a ritirare le riserve incompatibili con gli obiettivi e i propositi
della Convenzione e a prendere in considerazione un riesame delle riserve col proposito di
un loro ritiro.
30. Noi salutiamo con soddisfazione lentrata in vigore dei Protocolli opzionali
della Convenzione sui diritti dellinfanzia, riguardanti il coinvolgimento dei
bambini nei conflitti armati e la vendita di bambini, la prostituzione e la pornografia
minorile, ed esortiamo gli Stati parti a garantirne la piena applicazione.
31. Noi, i governi partecipanti alla Sessione Speciale, ci impegniamo a dare attuazione a
questo Piano dazione attraverso misure quali:
32. Con lobiettivo di dare applicazione al presente Piano dazione, noi potenzieremo la nostra collaborazione con i seguenti soggetti i quali hanno un contribuito unico da offrire - e incoraggeremo lutilizzo di tutte le vie che favoriscano la partecipazione, al fine di portare avanti la nostra causa comune, ossia il benessere dei bambini e degli adolescenti e la promozione e la tutela dei loro diritti:
B. Obiettivi, strategie e interventi
33. Dopo il Vertice mondiale sullinfanzia, molti degli obiettivi e dei traguardi di rilievo per il benessere dei bambini sono stati fatti propri dai principali vertici, conferenze e processi di revisione delle Nazioni Unite. Noi riaffermiamo fermamente limpegno a realizzare tali obiettivi e traguardi, così da offrire alla generazione attuale di bambini e a quelle future le opportunità che furono negate ai loro genitori. Come passo concreto verso la creazione di solide basi per il raggiungimento dei traguardi internazionali di sviluppo del 2015 e degli obiettivi del Vertice del Millennio, noi siamo decisi, nel corso di questo decennio (2000-2010), a conseguire gli obiettivi ancora incompiuti, così come a superare una consistente serie di traguardi e obiettivi intermedi, nelle seguenti aree di intervento prioritario.1. Migliorare le condizioni di vita e di salute dei bambini
35. A causa della povertà e dellimpossibilità di accedere
ai servizi sociali di base, oltre 10 milioni di bambini sotto i cinque anni di vita, la
metà dei quali ancora in fase neonatale, muoiono ogni anno per malnutrizione e per
malattie prevenibili. Le complicazioni legate alla maternità e al parto, allo stato
danemia delle madri e alla malnutrizione uccidono ogni anno più di mezzo milione di
donne e di adolescenti, lasciandone molte altre menomate o disabili. Oltre un miliardo di
persone non sono in grado di procurarsi acqua potabile, 150 milioni di bambini sotto i
cinque anni sono malnutriti e oltre due miliardi di persone non hanno accesso a impianti
igienici e fognari.
36. Noi siamo determinati a interrompere il ciclo intergenerazionale della malnutrizione e
delle precarie condizioni di salute, garantendo a ogni bambino un inizio della vita sano e
sicuro; noi siamo decisi ad assicurare in tutte le comunità laccesso a un sistema
sanitario di base efficiente, aperto a tutti, prolungato e sostenibile; ad assicurare
laccesso alle informazioni e ai servizi consultivi; a fornire adeguati servizi
idrici e sanitari; a promuovere un sano stile di vita tra i bambini e gli adolescenti. Di
conseguenza, noi intendiamo realizzare i seguenti obiettivi in conformità con i risultati
delle ultime conferenze delle Nazioni Unite e con quelli dei vertici e delle sessioni
speciali dellAssemblea Generale, quali delineati nei rispettivi rapporti conclusivi:
37. Per raggiungere questi obiettivi e traguardi, tenendo in considerazione linteresse preminente del bambino, noi - in armonia con le leggi nazionali, i valori etici e religiosi e i contesti culturali dei diversi popoli, e in conformità con tutti i diritti umani e le libertà fondamentali - porteremo avanti le seguenti strategie e interventi:
(1) Assicurare che la riduzione delle patologie e della mortalità
materna e neonatale sia una priorità del settore sanitario e che le donne, specialmente
le adolescenti in gravidanza, possano usufruire agevolmente di unassistenza
ostetrica di base economicamente sostenibile; di servizi materno-infantili attrezzati e
con personale preparato; dellassistenza al parto da parte di personale esperto; di
servizi ostetrici demergenza; di servizi dindirizzo e di trasporti, quando
necessario, presso centri specialistici ; dellassistenza post-parto e della
pianificazione familiare, al fine, tra gli altri obiettivi, di garantire una maternità
sicura.
(2) Garantire a ogni bambino un adeguato accesso a servizi sanitari di base accoglienti e
di alta qualità, alleducazione e a servizi informativi.
(3) Promuovere efficacemente il miglioramento delle condizioni di vita e di salute -
inclusa, per tutti gli individui detà adeguata, la salute sessuale e riproduttiva -
conformemente agli impegni e ai risultati delle ultime conferenze e vertici delle Nazioni
Unite tra cui il Vertice Mondiale sullInfanzia, la Conferenza dellONU
su ambiente e sviluppo, la Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo, il Vertice
mondiale per lo sviluppo sociale e la quarta Conferenza mondiale sulla donna e
degli esiti dei cinque anni di riesami e di rapporti.
(4) Promuovere la salute e la sopravvivenza dei bambini e ridurre, il prima possibile, sia
le disparità tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, sia quelle esistenti
allinterno di tali paesi, con particolare riguardo alleliminazione della
tendenza a una più elevata mortalità delle neonate e delle bambine per cause spesso
prevenibili.
(5) Difendere, incoraggiare e sostenere, per i neonati fino ai sei mesi di vita,
lallattamento esclusivo al seno e il proseguimento dellallattamento al seno,
insieme ad alimenti complementari adatti, per i bambini fino a due anni e oltre. Fornire
servizi di consulenza per lalimentazione dei neonati.
(6) Unattenzione del tutto particolare deve essere dedicata allassistenza pre
e post natale, allassistenza ostetrica di base e a quella neonatale, in particolar
modo per coloro che vivono in aree prive di servizi essenziali.
(7) Garantire, a livello nazionale, la totale copertura vaccinale del 90% dei bambini
sotto il primo anno di vita; con una copertura almeno del 80% per tutti i distretti o le
circoscrizione amministrative equivalenti. Ridurre della metà, entro il 2005, le morti
causate da morbillo; debellare il tetano materno e neo-natale entro il 2005; estendere ai
bambini dogni nazione i benefici di nuovi e più efficaci vaccini e delle altre
misure di prevenzione finora approntate.
(8) Certificare entro il 2005 leradicazione mondiale della poliomielite.
(9) Debellare la malattia causata dal verme di Guinea (dracunculosi).
(10) Sostenere lo sviluppo della prima infanzia garantendo un sistema di servizi e
unadeguata assistenza ai genitori, inclusi quelli disabili, alle famiglie, ai tutori
legali e agli altri operatori - soprattutto nella gravidanza, al parto, nella fase
neonatale e nella prima infanzia così che possano provvedere allo sviluppo fisico,
psicologico, sociale, spirituale e cognitivo del bambino.
(11) Intensificare gli interventi già collaudati, economicamente sostenibili, contro la
malnutrizione e le malattie che figurano quali cause principali della mortalità infantile
e delle patologie che interessano linfanzia; ridurre di un terzo le morti dovute
alle infezioni acute delle vie respiratorie; dimezzare le morti causate da diarrea tra i
bambini sotto i cinque anni; dimezzare le morti provocate dalla tubercolosi e la
diffusione della malattia; ridurre lincidenza delle malattie causate da parassiti
intestinali, del colera, delle infezioni trasmesse per via sessuale, dellHIV/AIDS e
di tutte le forme di epatite; garantire che misure efficaci siano sostenibili e
accessibili soprattutto agli strati più emarginati della popolazione e nelle aree più
difficili da raggiungere.
(12) Ridurre della metà le malattie correlate alla malaria, facendo sì che il 60% della
popolazione a rischio di malaria, soprattutto i bambini e le donne, abbiano la
possibilità di dormire protetti da zanzariere trattate con insetticidi.
(13) Migliorare lalimentazione delle madri e dei bambini, inclusi gli adolescenti,
garantendo la sicurezza alimentare delle comunità familiari e assicurando laccesso
ai servizi sociali essenziali e ad adeguata assistenza.
(14) Sostenere le popolazioni e i paesi esposti a gravi crisi alimentari e a carestie.
(15) Potenziare i sistemi sanitari ed educativi ed estendere la rete di protezione sociale
in modo da ampliare laccesso a servizi integrati ed efficaci di salute, nutrizione e
assistenza allinfanzia per le famiglie e le comunità locali, tramite i servizi
scolastici e sanitari di base, dedicando unattenzione particolare alle bambine e ai
bambini in situazioni di disagio e di emarginazione.
(16) Ridurre gli infortuni dei bambini, dovuti a incidenti o a altre cause, attraverso lo
sviluppo e lutilizzo di adeguate misure di prevenzione.
(17) Garantire laccesso dei bambini disabili e di quelli con esigenze particolari a
servizi di sostegno, compresa riabilitazione e assistenza medica; promuovere adeguate
forme dassistenza e di sostegno a livello familiare, a favore dei genitori, delle
famiglie, dei tutori legali e di tutti coloro che si occupano della cura di questi
bambini.
(18) Garantire unassistenza particolare ai bambini affetti da malattie mentali o da
disturbi di natura psichica.
(19) Promuovere la salute fisica, mentale ed emotiva dei bambini e degli adolescenti
attraverso il gioco, lo sport, le attività ricreative e forme despressione
artistica e culturale.
(20) Sviluppare e attuare politiche e progetti per linfanzia e ladolescenza
finalizzati alla prevenzione delluso di droghe, psicofarmaci e sostanze per
inalazione esclusi i casi di cure mediche e alla riduzione delle conseguenze
negative dellabuso di tali sostanze; fornire, allo stesso tempo, supporto alle
politiche e ai programmi di prevenzione, specialmente contro il tabacco e contro
lalcol.
(21) Sviluppare e attuare politiche e progetti dedicati allinfanzia e
alladolescenza, allo scopo diminuire i casi di violenza e di suicidio.
(22) Conseguire una sostanziale eliminazione dei disturbi da carenza di iodio entro il
2005 e di quelli legati alla carenza di vitamina A entro il 2010; ridurre di un terzo la
diffusione dellanemia, compresa la carenza di ferro, entro il 2010; accelerare i
progressi per la riduzione della carenza di altri micronutrienti, attraverso una dieta
variata e larricchimento e lintegrazione degli alimenti.
(23) Dedicare maggiore attenzione, nei programmi volti a garantire laccesso
universale allacqua potabile e ai servizi igienici e fognari, al potenziamento delle
capacità delle famiglie e delle comunità locali di gestire i servizi esistenti;
incoraggiare nuovi modelli di comportamento attraverso la promozione, anche attraverso i
programmi scolastici, delle fondamentali norme igieniche e sanitarie.
(24) Eliminare tutte le disparità nellaccesso ai servizi sanitari e sociali di
base, compresi i servizi dassistenza sanitaria ai bambini indigeni e a quelli
appartenenti a minoranze.
(25) Sviluppare a livello nazionale, quando necessario, leggi, politiche e programmi e
accrescere la cooperazione internazionale, per prevenire, tra le altre cose,
lesposizione dei bambini a sostanze inquinanti laria, lacqua, il suolo e
gli alimenti.
2. Garantire unistruzione di qualità
38. Listruzione è un diritto umano e un fattore chiave per la
riduzione della povertà e del lavoro minorile e per la promozione della democrazia, della
pace, della tolleranza e dello sviluppo. Ancora oggi oltre 100 milioni di bambini in età
distruzione elementare, la maggior parte dei quali sono bambine, non sono iscritti a
scuola. Diversi altri milioni di bambini ricevono istruzione da insegnanti privi di una
formazione adeguata e sottopagati, in aule scolastiche sovraffollate e scarsamente
attrezzate per lattività didattica. Un terzo dei bambini, inoltre, non porta a
termine il ciclo scolastico di cinque anni, il minimo indispensabile per conseguire
unalfabetizzazione di base.
39. Conformemente a quanto stabilito dal Forum mondiale di Dakar sullistruzione -
che ha ribadito il ruolo dellOrganizzazione delle Nazioni Unite per
lIstruzione, le Scienze e la Cultura (UNESCO) nel coordinamento dei partecipanti al
progetto "Istruzione per tutti", e nel mantenimento dellimpegno per
assicurare listruzione di base - noi attribuiremo priorità allobiettivo di
garantire entro il 2015 a tutti i bambini laccesso e il completamento
dellistruzione elementare, la quale deve essere gratuita, obbligatoria e di buona
qualità. Noi ci prefiggiamo inoltre di diffondere progressivamente listruzione
secondaria. Come passo concreto verso il raggiungimento di tali traguardi, noi siamo
determinati a conseguire i seguenti obiettivi:
40. Per conseguire tali traguardi e obiettivi, noi porremo in atto le seguenti strategie e interventi:
41. Centinaia di milioni di bambini soffrono e muoiono a causa della
guerra, della violenza, dello sfruttamento, della mancanza di cure e di diverse forme di
abuso e discriminazione. Nel mondo vi sono bambini che vivono in situazioni di estrema
difficoltà: resi invalidi, o gravemente feriti, a causa dei conflitti armati; costretti a
sfollare in altre regioni del loro paese o forzati ad abbandonarlo, divenendo così
profughi; che soffrono a causa dei disastri naturali o, come nel caso
dellesposizione a sostanze radioattive e ad agenti chimici nocivi, di quelli
provocati dalla mano delluomo; figli di lavoratori emigrati e di altri gruppi
socialmente svantaggiati; vittime del razzismo, della discriminazione razziale, della
xenofobia e di altre forme di intolleranza correlate.
Il traffico e il commercio di bambini, il loro sfruttamento fisico e sessuale, il loro
rapimento, così come lo sfruttamento economico - perfino nelle forme più crudeli
sono realtà quotidiane per i bambini dogni regione del mondo. Per altro verso, la
violenza consumata tra le mura domestiche e la violenza sessuale contro le donne e i
bambini rimane un problema di notevole gravità.
In molti paesi, le conseguenze di natura sociale e umanitaria derivanti da sanzioni
economiche loro imposte gravano sulla popolazione civile e, in particolare, sulle donne e
sui bambini.
42. In alcuni paesi la condizione dellinfanzia è affetta da una serie di misure
adottate in modo unilaterale che, in contrasto con il diritto internazionale e con la
Carta delle Nazioni Unite, ostacolano i rapporti commerciali tra Stati, impediscono il
loro pieno sviluppo economico e sociale e mettono a repentaglio il benessere delle
rispettive popolazioni, con conseguenze particolarmente gravi per le donne, i bambini e
gli adolescenti.
43. I bambini hanno il diritto di essere difesi da ogni tipo di abuso, di trascuratezza,
di sfruttamento e di violenza. Le società devono eliminare ogni forma di violenza contro
i bambini. Pertanto siamo determinati a:
44. Per realizzare tali obiettivi, noi attueremo le seguenti strategie e interventi:
Protezione generale
(1) Sviluppare sistemi che garantiscano la registrazione alla nascita,
o immediatamente dopo, di ogni bambino; garantire il diritto del bambino al nome e alla
nazionalità, in conformità con le leggi nazionali e con le principali norme giuridiche
internazionali.
(2) Incoraggiare tutti i paesi ad adottare e applicare leggi per la tutela
dellinfanzia; a rendere più efficace lattuazione delle politiche e dei
programmi per la difesa dei bambini da ogni forma di violenza, di trascuratezza, di abuso
e di sfruttamento, perpetrati tra le mura domestiche, nelle scuole o in altri istituti,
sul luogo di lavoro o nelle comunità dappartenenza.
(3) Adottare misure speciali per eliminare le discriminazioni contro i bambini dovute alla
razza, al colore, al sesso, alla lingua, alla religione, a considerazioni politiche o di
opinione, alla nazionalità, allorigine etnica, allestrazione sociale, alla
proprietà, alla disabilità, alla nascita o ad altro status, e garantire ai bambini
eguale accesso allistruzione, alla sanità e ai servizi sociali fondamentali.
(4) Porre fine allimpunità per tutti i crimini commessi contro i bambini, portando
i responsabili davanti alla giustizia e rendendo pubbliche le condanne comminate per
siffatti crimini.
(5) Compiere passi per contrastare ed evitare ladozione di qualsiasi misura
unilaterale non conforme al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite, che
ostacoli il pieno sviluppo economico e sociale delle popolazioni in particolare
delle donne e i bambini - dei paesi colpiti; che metta a repentaglio il loro benessere e
frapponga ostacoli al pieno godimento dei diritti umani, incluso il diritto di ognuno a un
livello di vita che garantisca la salute, il benessere e il diritto al cibo, alle cure
mediche e ai servizi sociali fondamentali. Impedire che il cibo e i medicinali siano usati
come strumenti di pressione politica.
(6) Diffondere e alimentare una presa di coscienza dellillegalità e delle
conseguenze negative derivanti dalla mancata protezione dei bambini dalla violenza, dagli
abusi e dallo sfruttamento.
(7) Promuovere listituzione di meccanismi di prevenzione, di sostegno e
dassistenza - così come di sistemi giuridici specifici per rispondere alle esigenze
dellinfanzia - in linea con il principio che la giustizia debba essere volta al
recupero e al pieno rispetto dei diritti dei bambini; provvedere allapposita
formazione di personale competente per il reinserimento dei bambini nella società.
(8) Proteggere i bambini dalla tortura e da altre forme di trattamento o punizione
crudele, inumano e degradante. Invitare i governi di tutti gli Stati, in particolare degli
Stati dove la pena di morte non è stata abolita, a rispettare gli obblighi che essi hanno
assunto nel quadro dei principali atti internazionali sui diritti umani: tra questi, in
particolar modo, gli articoli 37 e 40 della Convenzione sui diritti dellinfanzia e
gli articoli 6 e 14 del Patto internazionale sui diritti civili e politici.
(9) Porre fine alle pratiche e alle usanze tradizionali dannose - come il matrimonio
precoce e forzato e le mutilazioni genitali femminili - che costituiscono una violazione
dei diritti dei bambini e delle donne.
(10) Istituire un meccanismo che fornisca speciale protezione e assistenza ai bambini che
non hanno nessuno che si occupi di loro.
(11) Adottare e attuare, quando necessarie, politiche di prevenzione, di difesa e di
recupero dei bambini che vivono in situazioni di svantaggio sociale o in situazioni a
rischio; tra questi, gli orfani, i bambini abbandonati, i figli dei lavoratori migranti, i
bambini lavoratori e/o di strada, quelli che vivono in estrema miseria; garantire a questi
bambini laccesso allistruzione, alla sanità e a servizi sociali adeguati.
(12) Proteggere i bambini da adozioni e da forme di affidamento illegali, che li espongano
allo sfruttamento o che non rispondano al loro preminente interesse.
(13) Affrontare i casi di rapimento internazionale dei bambini ad opera di uno dei
genitori.
(14) Combattere e prevenire lutilizzo dei bambini e degli adolescenti nella
produzione illegale e nel traffico di droga e di sostanze stupefacenti.
(15) Promuovere programmi a vasto raggio per contrastare lutilizzo dei bambini e
degli adolescenti nella produzione e nel traffico di droga e di sostanze stupefacenti.
(16) Rendere accessibili ai bambini e agli adolescenti che soffrono di dipendenza da
narcotici, da sostanze stupefacenti, da farmaci da inalazione e da alcol, trattamenti di
cura e recupero e strutture adeguate.
(17) Garantire protezione e assistenza ai rifugiati e agli sfollati, la maggior parte dei
quali sono donne e bambini, conformemente alla legislazione internazionale e al diritto
internazionale umanitario.
(18) Assicurare che i bambini vittime di disastri naturali ricevano unassistenza
umanitaria tempestiva ed efficace - attraverso la predisposizione di più efficienti piani
dintervento e di emergenza - e che sia fornita loro tutta lassistenza e la
protezione possibile, per aiutarli a tornare al più presto a una vita normale.
(19) Incoraggiare provvedimenti per tutelare i bambini da siti web violenti o dannosi e da
programmi o giochi per il computer che influenzino negativamente il loro sviluppo
psichico, tenendo conto della responsabilità delle famiglie, dei genitori, dei tutori
legali e di chi si occupa dei bambini.
(20) Accrescere i meccanismi di difesa dei bambini vittime dei
conflitti armati e adottare misure efficaci per la protezione dei bambini che vivono nelle
regioni sotto occupazione straniera.
(21) Assicurare che le questioni inerenti ai diritti e alla difesa dellinfanzia
siano contemplate dalle iniziative di peacemaking e dagli accordi di pace da quelle
derivanti; far sì che tali questioni siano parte integrante delle operazioni di
peacekeeping e dei progetti di peace-building delle Nazioni Unite, e rendere partecipi i
bambini, quando possibile, in tali processi.
(22) Porre fine al reclutamento e alluso dei bambini nei conflitti armati, come
vietato dal diritto internazionale; garantire la loro smobilitazione e il loro effettivo
disarmo; assicurare lattuazione di misure efficaci per il loro recupero fisico e
psicologico e per il reinserimento nella società.
(23) Perseguire e porre fine allimpunità di coloro che sono responsabili di
genocidio, di crimini contro lumanità e di crimini di guerra; escludere tali
crimini, quando possibile, dai provvedimenti e dalle leggi damnistia; assicurare che
in ogni fase di transizione post-bellica in cui vengano istituiti meccanismi per la
ricerca della verità e dalla giustizia, siano affrontati i casi di gravi abusi perpetrati
nei confronti dei bambini e che si adottino procedure che tengano conto della sensibilità
del bambino.
(24) Adottare misure concrete contro ogni forma di terrorismo, che crea seri ostacoli allo
sviluppo e al benessere del bambino.
(25) Garantire alla popolazione civile, ai militari e al personale di polizia coinvolti
nelle operazioni di peacekeeping una formazione e una conoscenza adeguata tanto dei
diritti e della tutela dellinfanzia quanto della legislazione umanitaria
internazionale.
(26) Porre freno al traffico illecito di armi leggere e di piccolo calibro; proteggere i
bambini dal pericolo delle mine, degli ordigni inesplosi e dogni altro tipo di
materiale bellico; fornire assistenza ai bambini vittime sia durante i conflitti armati
che dopo la loro cessazione.
(27) Impegnarsi a rafforzare la cooperazione internazionale, compresa la condivisione
degli oneri derivanti dalle iniziative di assistenza umanitaria e dal loro coordinamento,
a beneficio dei paesi che accolgono i rifugiati; fornire aiuto ai rifugiati e agli
sfollati, tra cui bambini e famiglie, per permettere loro di tornare volontariamente alle
proprie case in sicurezza, con dignità e di essere gradualmente reinseriti nelle
rispettive società.
(28) Sviluppare e attuare politiche e programmi, supportate dalla necessaria cooperazione
internazionale, per la tutela, la cura e il benessere dei bambini rifugiati e di quelli
che richiedono asilo, provvedendo ai servizi sociali essenziali, tra cui, oltre alla
tutela della salute e al fabbisogno alimentare, laccesso allistruzione.
(29) Accordare priorità ai programmi per la ricerca dei familiari e per il
ricongiungimento familiare; portare avanti il monitoraggio dei progetti dassistenza
per i bambini rifugiati rimasti soli o separati dalle famiglie e per quelli sfollati.
(30) Valutare e controllare con regolarità le conseguenze delle sanzioni sui bambini;
adottare, in conformità al diritto internazionale, misure efficaci e immediate al fine
dalleviare limpatto negativo delle sanzioni economiche sulle donne e sui
bambini.
(31) Adottare tutte le misure necessarie per evitare che i bambini siano usati come
ostaggi.
(32) Approntare specifiche strategie per far fronte alle peculiari esigenze e alla
particolare vulnerabilità delle bambine vittime dei conflitti armati, fornendo loro
protezione.
(33) Adottare durgenza misure efficaci e immediate per assicurare
la proibizione e leliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile. Provvedere
al recupero e al reinserimento sociale dei bambini sottratti alle forme peggiori di lavoro
minorile, garantendo loro, tra le altre cose, laccesso allistruzione
elementare gratuita e, ogniqualvolta possibile e opportuno, la formazione professionale.
(34) Adottare misure appropriate per collaborare alleliminazione delle peggiori
forme di lavoro minorile, attraverso il potenziamento della cooperazione internazionale
e/o delle varie forme dassistenza, compresi i programmi di sostegno allo sviluppo
economico e sociale, quelli per la lotta alla povertà e per listruzione universale.
(35) Elaborare e perseguire strategie volte a tutelare i bambini dalle forme di
sfruttamento economico e da ogni attività lavorativa che appaia pericolosa o che
interferisca con listruzione del bambino, ne metta a repentaglio la salute o che
comprometta il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.
(36) In tale contesto, tutelare linfanzia da ogni forma di sfruttamento economico
attraverso alleanze nazionali e per mezzo della cooperazione internazionale; migliorare le
condizioni dellinfanzia garantendo ai bambini lavoratori, fra le altre cose,
unistruzione di base gratuita, la formazione professionale, linserimento nel
sistema educativo servendosi di tutte le vie disponibili; incoraggiare il sostegno alle
politiche economiche e sociali mirate alla lotta alla povertà e a garantire alle
comunità familiari, e in particolare alle donne, la possibilità di un lavoro e di un
reddito.
(37) Promuovere la cooperazione internazionale per aiutare i paesi in via di sviluppo
nella loro lotta al lavoro minorile e alle cause che ne sono alla radice, attraverso
politiche economiche e sociali mirate alla lotta alla povertà, ribadendo al contempo che
gli standard di lavoro non dovrebbero essere usati a fini commerciali protezionisti.
(38) Potenziare la raccolta e le analisi dei dati concernenti il lavoro minorile.
(39) Inquadrare gli interventi concernenti il lavoro minorile negli sforzi profusi a
livello nazionale per la lotta alla povertà e a favore dello sviluppo, in particolare
inserendoli in politiche e programmi riguardanti i settori della sanità,
dellistruzione, del lavoro e della protezione sociale.
(40) Porre in essere con urgenza interventi nazionali e internazionali
concordati per porre fine alla vendita di bambini e dei loro organi, allo sfruttamento e
allabuso sessuale, incluse la pornografia e la prostituzione minorili e la
pedofilia, contrastando i mercati esistenti.
(41) Promuovere e diffondere la coscienza dellillegalità e delle conseguenze
dannose dello sfruttamento e dellabuso sessuale, compreso quello perpetrato
attraverso luso di internet, e del traffico di bambini.
(42) Ottenere il sostegno del settore privato, incluso il settore del turismo e dei media,
a favore di campagne contro lo sfruttamento sessuale e il traffico di bambini.
(43) Individuare e affrontare le cause di fondo e i fattori, compresi quelli esterni, che
sono alla radice dello sfruttamento sessuale e del traffico di bambini e porre in esser
strategie di prevenzione contro lo sfruttamento sessuale e il traffico di bambini.
(44) Garantire lincolumità, la tutela e la sicurezza delle vittime del traffico e
dello sfruttamento sessuale, fornendo assistenza e servizi per agevolare il loro recupero
e reinserimento sociale.
(45) Assumere a ogni livello - in conformità con i principali strumenti giuridici
internazionali applicabili- le misure necessarie a definire come criminali e soggette a
sanzioni penali certe tutte le forme di sfruttamento e di abuso sessuale a danno dei
bambini, comprese quelle consumate in famiglia o a fini commerciali, la prostituzione
minorile, la pedofilia, la pornografia minorile, il turismo sessuale a danno di minori, il
traffico e la vendita di bambini e dei loro organi, la pratica del lavoro forzato minorile
e tutte le altre forme di sfruttamento. Assicurare che il trattamento previsto dalla
giustizia criminale per i bambini vittime di abusi abbia come fine primario il bene e
linteresse preminente del bambino.
(46) Verificare e condividere, tanto a livello regionale quanto internazionale, le
informazioni riguardanti il traffico trans-frontaliero di bambini; potenziare gli
strumenti a disposizione dei funzionari di frontiera e dellautorità giudiziaria
preposta al fine di porre termine al traffico di bambini; organizzare o migliorare la loro
formazione per garantire il rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà
fondamentali di tutti coloro, e in particolare delle donne e dei bambini, che sono vittime
del traffico di esseri umani.
(47) Adottare le misure necessarie a combattere - anche attraverso una maggiore
cooperazione tra i governi e le organizzazioni intergovernative - luso criminale
delle tecnologie dellinformazione, internet compresa, per i fini della vendita dei
bambini, della prostituzione e pornografia infantile, del turismo sessuale a danno di
minori, della pedofilia e di tutte le altre forme di abuso e di violenza perpetrate contro
i bambini e gli adolescenti.
45. La pandemia dellHIV/AIDS sta avendo un effetto devastante sui
bambini e su coloro che se ne prendono cura. Oltre 13 milioni di bambini sono rimasti
orfani a causa dellAIDS, ogni anno quasi 600.000 neonati vengono infettati a causa
della trasmissione madre-figlio e milioni di giovani sieropositivi vivono con il marchio
dellHIV senza avere però accesso a servizi di consulenza, di cura e di sostegno.
46. Per combattere il devastante impatto dellHIV/AIDS sui bambini, noi siamo
determinati a intraprendere azioni energiche e immediate conformemente a quanto stabilito
alla sessione speciale dellAssemblea Generale dellONU sullHIV/AIDS;
nonché rilievo particolare ai seguenti obiettivi e traguardi concordati:
47. Allo scopo di raggiungere tali obiettivi, noi attueremo le seguenti strategie e interventi:
C. Mobilitare le risorse
48. La promozione di sane condizioni di vita, che comprendono una buona
alimentazione e il controllo delle malattie infettive, unistruzione di qualità, la
difesa dei bambini dagli abusi, dallo sfruttamento, dalla violenza e dai conflitti armati
e la lotta allHIV/AIDS sono traguardi raggiungibili e chiaramente sostenibili per la
comunità internazionale.
49. La responsabilità primaria per lattuazione di questo Piano dazione, e per
assicurare un ambiente che garantisca il benessere dei bambini - nel quale i diritti di
ciascun bambino siano promossi e rispettati - ricade su ogni singolo paese, pur
riconoscendo che nuove e maggiori risorse, nazionali e internazionali, sono necessarie a
tal fine.
50. Gli investimenti a favore dellinfanzia, se continuativi a medio e lungo termine,
sono straordinariamente produttivi. Investire nei bambini e rispettare i loro diritti pone
le fondamenta su cui costruire una società giusta, uneconomia forte e un mondo
libero dalla povertà.
51. Lattuazione del presente Piano dazione richiederà lallocazione di
ulteriori e ingenti risorse umane, finanziarie e materiali - tanto a livello nazionale
quanto internazionale - nel quadro di un rafforzato contesto e di una più efficiente
cooperazione internazionale, sia tra Nord e Sud sia tra Sud e Sud del mondo, al fine di
contribuire al generale sviluppo economico e sociale.
52. Conformemente a tali propositi, noi siamo determinati a perseguire, fra gli altri
obiettivi, i seguenti traguardi e interventi globali, allo scopo di mobilitare le risorse
a favore dellinfanzia:
(a) Esprimiamo il nostro apprezzamento ai paesi sviluppati che hanno concordato e
raggiunto lobiettivo dello 0,7% del PNL da devolvere per gli aiuti ufficiali allo
sviluppo (ODA) ed esortiamo i paesi sviluppati che non hanno ancora fatto ciò ad
adoperarsi per far sì che lobiettivo di devolvere lo 0,7% del loro prodotto
nazionale lordo a favore dellODA, come stabilito a livello internazionale, sia
raggiunto quanto prima possibile. Noi ci impegniamo a non risparmiare sforzo alcuno al
fine di invertire la tendenza negativa al ribasso dellODA e, come pattuito, di
conseguire celermente lobiettivo di utilizzare una percentuale tra lo 0,15 e lo 0,20
del PNL come ODA a favore dei paesi meno sviluppati, in considerazione dellurgenza e
della gravità delle esigenze peculiari dellinfanzia.
(b) Dare applicazione, senza ulteriori ritardi, alliniziativa per migliorare la
condizione dei paesi gravemente indebitati e concordare la cancellazione di ogni debito
ufficiale bilaterale dei paesi poveri gravemente indebitati quanto prima possibile, come
risposta a chiari impegni da questi assunti nella lotta alla povertà; esortare
allutilizzo dei risparmi sugli interessi debitori dovuti per finanziare i programmi
di eradicazione della povertà, in particolare quelli rivolti allinfanzia;
(c) Esigere unazione rapida e concertata per affrontare efficacemente - in modo
complessivo, equo, duraturo e orientato allo sviluppo - il problema del debito dei paesi
meno sviluppati, dei paesi in via di sviluppo a basso reddito e di quelli a medio reddito,
attraverso una serie di misure nazionali e internazionali per rendere il loro debito
sostenibile nel lungo periodo e per migliorare in tal modo la loro capacità di affrontare
le questioni riguardanti linfanzia, inclusi, quando appropriati, i meccanismi
ordinari già esistenti, quali la trasformazione del debito per progetti che affrontano le
esigenze dei bambini;
(d) Accrescere e facilitare laccesso nei mercati internazionali dei prodotti e dei
servizi dei paesi in via di sviluppo, attraverso, tra le altre misure, la riduzione
negoziata delle barriere tariffarie e leliminazione delle barriere non tariffarie,
ostacoli ingiustificati al commercio dei paesi in via di sviluppo, secondo il sistema del
commercio multilaterale;
(e) Convinti che il potenziamento degli scambi commerciali è essenziale alla crescita e
allo sviluppo dei paesi meno sviluppati, mirare a migliorare canali preferenziali
daccesso ai mercati per tali paesi, adoperandosi per conseguire lobiettivo
dellaccesso libero da dazi doganali e da limiti di quota di tutti i prodotti dei
paesi meno sviluppati nei mercati dei paesi sviluppati;
(f) Mobilitare risorse nuove e aggiuntive a favore dello sviluppo sociale, tanto a
livello nazionale quanto internazionale, al fine di ridurre le disparità allinterno
e fra i singoli paesi, assicurando luso efficace ed efficiente delle risorse
esistenti. Inoltre, garantire quanto più possibile che le spese sociali che a beneficio
dellinfanzia siano protette e considerate prioritarie nelle situazioni di crisi
economica e finanziaria tanto di breve quanto di lunga durata;
(g) Sperimentare vie alternative per trovare nuove risorse finanziarie pubbliche e
private, attraverso, fra laltro, la riduzione delle spese militari eccessive, del
commercio di armi e degli investimenti nella produzione e per lacquisto di armamenti
- incluse le spese militari a livello globale - tenendo in considerazione le necessità
della sicurezza nazionale;
(h) Esortare i paesi donatori e quelli beneficiari, sulla base di un accordo e di un
impegno comune, a dare piena applicazione all "Iniziativa 20/20", in linea
con il Documento di Oslo e di Hanoi, allo scopo di garantire laccesso universale ai
servizi sociali di base;
53. Noi accorderemo unattenzione prioritaria alla soddisfazione
delle esigenze dei bambini del mondo più deboli e vulnerabili nei paesi in via di
sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati e nellAfrica sub-sahariana.
54. Noi accorderemo inoltre unattenzione speciale alle esigenze dei bambini che
vivono nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, in quelli senza sbocchi al mare e di
transito, e in tutti gli altri paesi in via di sviluppo, compresi gli stati le cui
economie attraversano una fase di transizione.
55. Noi promuoveremo la cooperazione tecnologica tra i vari paesi, al fine di condividere
le esperienze e le strategie proficue per lattuazione del presente Piano
dazione.
56. La realizzazione dei nostri obiettivi e aspirazioni a favore dellinfanzia
necessita di nuove forme di collaborazione con la società civile, incluse le ONG e il
settore privato, e di accordi innovativi per mobilitare risorse aggiuntive, tanto private
quanto pubbliche.
57. Tenendo a mente che le multinazionali devono rispettare le legislazioni nazionali, si
deve promuovere tra queste un senso di responsabilità sociale che contribuisca al
conseguimento degli obiettivi di sviluppo sociale e al benessere dei bambini, in
particolare attraverso:
Noi esortiamo il settore privato a valutare limpatto
sullinfanzia delle sue politiche e dei suoi interventi e a mettere a disposizione di
ogni bambino, e in particolare di quelli che versano in maggiore stato di bisogno, i
benefici della ricerca e dello sviluppo scientifico, delle tecniche mediche, del settore
sanitario, dellarricchimento degli alimenti, della tutela dellambiente,
dellistruzione e della comunicazione di massa.
58. Noi siamo determinati a garantire una maggiore coerenza politica e una più vasta
cooperazione tra le Nazioni Unite, le loro agenzie e le istituzioni previste
dallaccordo di Bretton Woods, così come tra altri organismi multilaterali e la
società civile, con lobiettivo di raggiungere gli obiettivi fissati dal presente
Piano dazione.
D. Azioni e valutazioni ulteriori
59. Per facilitare lattuazione degli impegni assunti con questo
documento, noi svilupperemo o potenzieremo con urgenza, se possibile entro la fine del
2003, piani dazione nazionali e, quando appropriato, regionali, corredati da una
serie di obiettivi e traguardi specifici, con scadenze temporali e misurabili, sulla base
del presente Piano dazione, tenendo in considerazione linteresse preminente
del bambino e in armonia con le legislazioni nazionali, i valori religiosi ed etici e il
background culturale di ogni popolo, nel rispetto di tutti i diritti umani e le libertà
fondamentali.
Noi potenzieremo perciò i nostri programmi nazionali e assicureremo il coordinamento, gli
strumenti dattuazione e le risorse necessari. Integreremo gli obiettivi del presente
Piano dazione nelle nostre politiche governative nazionali e nei
programmi di sviluppo a carattere nazionale e locale, nelle strategie di lotta alla
povertà, negli interventi multisettoriali e negli altri rilevanti piani di sviluppo, in
collaborazione con i principali esponenti della società civile - tra cui le ONG che
lavorano per e con i bambini, con gli stessi bambini, in base alla loro età e maturità,
e con le loro famiglie.
60. Noi effettueremo un monitoraggio regolare sia a livello nazionale sia, quando
necessario, a livello regionale e valuteremo i progressi ottenuti in direzione degli
obiettivi e dei traguardi prefissati dal presente Piano dazione tanto a livello
nazionale quanto regionale e globale. Conformemente a tali propositi, potenzieremo i
nostri servizi statistici nazionali, per raccogliere, analizzare e disaggregare dati e
informazioni anche in base a sesso, età e altri fattori rilevanti che potrebbero portare
a disuguaglianze; promuoveremo unampia gamma di ricerche sulla condizione
dellinfanzia. Noi potenzieremo la cooperazione internazionale per sostenere gli
sforzi volti a costruire efficienti servizi statistici e rafforzare le capacità di
monitoraggio, valutazione e pianificazione delle diverse comunità.
61. Noi condurremo a livello nazionale e locale riesami periodici dei progressi ottenuti,
allo scopo di affrontare con maggiore efficacia gli ostacoli esistenti e accelerare gli
interventi. A livello regionale tali riesami saranno utilizzati per condividere
lesperienza sulle iniziative più proficue, per potenziare le collaborazioni e
accelerare i progressi. Per tali ragioni:
(a) Noi esortiamo gli stati aderenti alla Convenzione sui diritti dellinfanzia a
inserire nei propri rapporti al Comitato sui diritti dellinfanzia le informazioni
riguardanti le misure adottate e i risultati conseguiti nellattuazione del presente
Piano dazione;
(b) In qualità di organizzazione leader a livello mondiale per linfanzia, si
richiede al Fondo delle Nazioni Unite per lInfanzia (UNICEF) di continuare a
predisporre e diffondere, in stretta collaborazione con i governi, i principali fondi,
programmi e agenzie specializzate del sistema delle Nazioni Unite e quando necessario con
altri soggetti rilevanti, le informazioni sui progressi ottenuti nellattuazione
della presente Dichiarazione e Piano dazione. Gli organismi di governo delle
principali agenzie specializzate sono tenuti a garantire che, nel quadro del proprio
mandato, dette agenzie offrano il maggiore sostegno possibile per il conseguimento degli
obiettivi previsti dal presente Piano dazione e per mantenere lAssemblea delle
Nazioni Unite, attraverso il Consiglio economico e sociale, costantemente aggiornata sui
progressi e sugli interventi aggiuntivi necessari nel corso del decennio, utilizzando gli
schemi di rapporto e le procedure esistenti;
(c) Noi chiediamo al Segretario Generale dellONU di presentare allAssemblea
Generale un rapporto periodico sui progressi ottenuti nellattuazione del presente
Piano dazione;
62. Noi ci impegniamo a non lasciare intentato alcuno sforzo al fine di proseguire nellimpresa di creare un mondo a misura di bambino, che sia fondato sulle conquiste raggiunte nel corso del decennio passato e ispirato ai principi della priorità allinfanzia. In modo solidale con un vasto numero di partner, noi porteremo avanti un movimento globale a favore dellinfanzia, il quale generi uno slancio inarrestabile nella direzione del cambiamento. Noi facciamo tale solenne promessa, sostenuti dalla consapevolezza che, attribuendo la massima priorità ai diritti dei bambini, alla loro vita, alla loro protezione e al loro sviluppo, noi serviamo linteresse generale dellumanità intera e garantiamo il benessere di tutti i bambini in tutte le società.
_____________________
Note:
(1)A/S-27/3
(2)Risoluzione 55/2 dell'Assemblea Generale dell'ONU
(3)Risoluzione 44/25 dell'Assemblea Generale dell'ONU