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Diario del viaggio

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Gli studenti della classe II E della scuola media statale Don Eustachio, di Montemurro di Gravina di Puglia (Bari), primi classificati nel concorso "Costruiamo l'Europa", hanno vinto, oltre ad una postazione multimediale, un viaggio-premio a Strasburgo di quattro giorni, dal 13 al 16 gennaio 2003, per visitare il Parlamento europeo ed incontrare alte cariche istituzionali. Di ritorno dal loro viaggio, gli studenti hanno elaborato una sorta di resoconto in cui hanno descritto le proprie emozioni, ricordando i momenti più significativi della loro esperienza.

Diario del viaggio a Strasburgo

Non è possibile trascorrere una normale giornata scolastica, i professori non riescono ad attirare la nostra attenzione ed a calmare i nostri animi.
E' quasi arrivato il giorno della partenza: il nostro viaggio - premio a Strasburgo.
- La tua valigia è pronta? - La sveglia è regolata? - Avete preso tutto? - E la macchina fotografica?
L'agitazione è tanta. Paura? Emozione? Imbarazzo o timore? Un po' di tutto, crediamo.
Non stiamo più nella pelle; per alcuni è il primo viaggio fuori d'Italia, per altri la prima esperienza dell'aereo. Per tutti è l'orgoglio di rappresentare l'Italia, il nostro paese, nel Parlamento europeo.
In questo momento di gioia - confusione, che non riusciamo a controllare, non possiamo non avere un pensiero di profonda gratitudine per la Camera dei Deputati italiana ed il Ministero della Pubblica Istruzione che ci hanno fatto questo regalo da sogno.
Siamo agli sgoccioli, Strasburgo è vicina, il sogno sta diventando realtà, ma è anche una responsabilità che sentiamo in tutto il suo peso.
Il programma che ci è arrivato è dettagliato e ricco.
Al Parlamento europeo parteciperemo, dalla tribuna, ai lavori della sessione plenaria su un argomento di rilevanza storica: la situazione dell'Afghanistan, un anno dopo l'accordo di Bonn.
E quello che abbiamo studiato sui libri "scorrerà" sotto i nostri occhi. Sentiremo l'emozione di partecipare in diretta al lavoro dei Grandi che fanno la Storia.
Ancora più emozionante è la comunicazione che avremo l'onore di essere ricevuti da tante personalità a livello europeo.
- Ce la faremo?
- Solo a pensarci mi vengono i brividi; noi, ragazzini di 13 anni, in quell'immenso palazzo del Parlamento europeo, ricevuti e salutati dai Presidenti della Commissione europea e del Parlamento europeo!
Vedremo dal vero il grande Palazzo e i volti che ci sono diventati familiari, sfogliando i libri di storia, i giornali o guardando qualche programma televisivo!
- Non sarà certo la prima volta che vedremo di persona dei politici. A Roma, abbiamo fatto l'esperienza di partecipare alla manifestazione "Costruiamo l'Europa" a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati, alla presenza del Presidente Casini, di Ministri e tanti altri deputati. Siamo stati seduti al loro posto, qualcuno di noi ha pronunciato un breve discorso e si è alternato nel dibattito, come veri deputati.
In Aula, avevamo di fronte a noi il Presidente della Camera dei deputati, Casini, i ministri, Moratti e Buttiglione, e altri onorevoli che ci hanno parlato, ci hanno guardato, ma noi non ci siamo intimiditi, perché eravamo in tanti e il loro sguardo, "il loro parlare ", per noi, era sempre indirizzato agli altri, ai nostri coetanei di altre regioni.
- Eravamo difesi dall'incoscienza e dalla stanchezza di una intera notte passata "in bianco ", in albergo, con i compagni.
Questa volta no, la situazione è ben diversa: la loro attenzione sarà tutta per noi e speriamo bene che non vorranno metterci in difficoltà con qualche domanda a sorpresa.
Il momento più atteso e temuto è l'incontro con il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi. E' la sua autorevolezza che ci mette più soggezione.
- Avremo il coraggio di parlargli? La voce ci uscirà?
- Sarà severo il suo sguardo indagatore? Il suo sorriso, dietro gli occhiali, farà svanire le nostre paure?
- Non temete amici, il Presidente Prodi è anche un professore e noi, ai professori, dovremmo essere abituati; gli parleremo come se fossimo in classe.
- Io, fra l'altro, chiederò al Presidente Prodi, se è semplice o complicato "avere" il destino dell'Europa nelle mani.
- Sono convinta che le sue risposte saranno chiare ed esaurienti e che dalle domande il Presidente Prodi coglierà le nostre ansie ed aspettative per il nostro futuro da cittadini europei.
Non meno emozionante sarà il previsto incontro con il Presidente del Parlamento europeo, Pat Cox, con il quale comunicheremo mediante l'aiuto di un interprete.
Avrà un po' di tempo da dedicare a noi ragazzi per soddisfare le nostre curiosità?
- Io sono fiducioso e ottimista. Tutto sarà semplice e naturale perché gli uomini grandi sanno trovare il modo di farsi capire, hanno il "dono" della comunicazione. Lo abbiamo scritto anche nel nostro lavoro: la lingua non è sempre una barriera. Il Presidente irlandese, con la sua semplicità e simpatia, renderà più tangibile, a noi ragazzi del sud, la sensazione di essere in Europa.
Non sono però da trascurare gli altri incontri previsti con i Vicepresidenti del Parlamento europeo ed i deputati regionali.
- Forse non ci rendiamo conto, ma stiamo per vivere delle giornate che resteranno indelebili nella memoria di tutti noi. Sarà il ricordo che accomunerà le nostre vite anche nella tarda età.
- Ora prepariamoci a vivere intensamente ogni attimo di questo viaggio - premio.
A meno di un giorno dalla partenza le nostre aspettative sono altissime. Noi speriamo che questo viaggio ci ripaghi di tutte le fatiche cominciate, in sordina, nel lontano aprile 2002, con la partecipazione ad un concorso che doveva semplicemente permetterci di "riassumere" tutto quello che avevamo imparato e capito dell'Unione europea.
Per questo lo avevamo affrontato in maniera quasi scherzosa e amichevole, per rendere più piacevole un lavoro che la professoressa di italiano quasi ci aveva imposto con il suo " categorico " modo di chiedere il nostro parere.
Chi l'avrebbe mai detto che proprio quel lavoro ci avrebbe portati così lontano?
- Godiamoci questa meritata e piacevole vacanza, perché sono convinta che ci tratteranno con tanto rispetto, come delle celebrità, proprio come hanno fatto quando siamo andati alla manifestazione "Costruiamo l'Europa" a Palazzo Montecitorio, a Roma.
Ormai manca poco, quasi vediamo l'aereo e la scaletta e, mentre stiamo per concederci il meritato riposo, auguriamo buon lavoro a tutti i parlamentari, italiani ed europei.
E...ancora grazie.
Finalmente mercoledì 15 Gennaio 2003!
E' il giorno tanto atteso, la tappa principale del nostro viaggio-premio: la visita al Parlamento europeo. In una giornata nebbiosa e piovigginosa siamo fuori del grande edificio che definiamo "spaziale".
Una foto ricordo, e, presto, siamo guidati per i meandri del "labirinto di vetro" che ci sbalordisce. Una breve sosta in un corridoio e, quasi senza accorgercene, ci troviamo nello studio del Presidente della Commissione europea, Romano Prodi.
Il respiro si ferma, è la prima autorità che incontriamo.
Il Presidente Prodi ci riceve cordialmente, ci mette a nostro agio e apprezza il lavoro che ci ha offerto l'opportunità di incontrarlo.
L'emozione c'è, ma riusciamo a parlare e a fargli qualche domanda. Gli siamo intorno familiarmente e, proprio come un padre, il Presidente Prodi ci raccomanda di studiare le lingue e di approfondire la conoscenza del computer. Poi è costretto a lasciarci perché i suoi impegni lo portano a Bruxelles.
- Sembrava irraggiungibile, distante, invece è stato molto disponibile e cordiale.
- E' stato tutto più facile del previsto.
La nostra visita continua e dalla tribuna seguiamo i lavori del Parlamento, ascoltiamo le relazioni di alcuni componenti la Commissione ed il Consiglio sul problema "Afghanistan". Con nostra grande sorpresa, il Presidente Cox interrompe i lavori per salutare calorosamente il nostro gruppo.
Un saluto particolare e un applauso tutto per noi, studenti italiani, ci dà un'emozione imprevista.
- Quale onore! Siamo orgogliosi e felici.
- La mattinata è tutta un crescendo di emozioni.
Più tardi il Presidente Cox, dopo la foto di gruppo vicino alle bandiere europee, ci incontra in una sala riservata e si complimenta con noi per il lavoro svolto. Con tono confidenziale e sorridente ci parla - attraverso un'interprete - e ci consegna un piccolo omaggio in ricordo della nostra visita. E, alla nostra amica che ha presentato il lavoro, riserva un saluto particolare e più caloroso: l'abbraccio del Presidente Cox!!!!
Le emozioni continuano: vengono a salutarci e a complimentarsi con noi i Vicepresidenti, Podestà ed Imbeni.
Nel pomeriggio incontriamo altri eurodeputati: Cossutta, Brienza, Procacci, Lavarra, Pittella, Gemelli, Turchi, Andria..., persone che "sentivamo" lontane dalla nostra vita di ragazzi. Tutti ci dedicano un po' del loro tempo e rispondono alle nostre domande.
Dopo questa giornata il nostro viaggio è ormai finito, ma portiamo con noi tanti ricordi belli e indimenticabili, di momenti irripetibili.
Sono ancora nei nostri occhi i "caratteristici" paesini della "rue du vin", tutti protetti dai Vosgi e dalla Selva Nera. Colmar e la sua cattedrale. L'accogliente città di Strasburgo sul Reno e la sua "Notre Dame" con le favolose vetrate. I quartieri caratteristici...
Fra poche ore saremo in aereo, torneremo fra le nuvole evanescenti, fumose, sfilacciate, "a zucchero filato", compatte e lontane che ci spaventarono un po' alla partenza.
Attraverso gli oblò tornerà a sorriderci, luminoso e rassicurante, quel sole che fece svanire la paura e l'emozione del "primo" volo. Torneremo a guardare dall'alto qualche paesino, l'isoletta, le coste e il mare, che questa volta ci riporteranno con entusiasmo il sogno che è diventato realtà.

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