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Pastore


PRESIDENTE. Do la parola al senatore Andrea Pastore, presidente della 1ª Commissione del Senato.

ANDREA PASTORE, Presidente della 1ª Commissione del Senato. Un breve saluto a nome del Presidente Pera che, per mio tramite, vuole augurare a tale sessione di lavoro - la possiamo definire così - i risultati, o almeno un approccio il più completo possibile al conseguimento dei risultati, da tutti auspicati. Il Senato, in tale frangente, sta facendo la sua parte; devo anche essere grato al Presidente Casini che, in raccordo istituzionale con l'altro ramo del Parlamento, ha consentito di proseguire un lavoro coordinato che, spero, possa dare - in attesa dell'istituzione della Commissione bicamerale con la presenza delle autonomie - risultati positivi.
Saluto tutti i presenti, il Presidente della Corte, i giudici della Consulta, il presidente della Commissione affari costituzionali della Camera, il presidente del Comitato per la legislazione e gli altri colleghi. Voglio concludere il mio breve saluto con una battuta: miglior qualità delle leggi, maggior certezza del diritto, minor ricorso alla giurisdizione. In un sistema 'supergiurisdizionalizzato' come il nostro, credo che tale augurio non possa non far piacere a tutti gli operatori del diritto e al legislatore che deve, in qualche modo, rendersi conto del bivio di fronte al quale si trova.
Voglio solo aggiungere che, come dicevo prima, il Senato sta facendo la sua parte; in particolare, la Commissione che ho l'onore di presiedere - su tali argomenti, naturalmente, mi diffonderò successivamente - ha iniziato una serie di audizioni dei protagonisti politici e giuridici della realtà attuale, con risultati che credo possano essere apprezzati da tutti. Inoltre, la Commissione (come, del resto, l'omologa della Camera) ha iniziato ad esprimere i primi pareri; al di là delle strettoie regolamentari, infatti, i Presidenti della Camera e del Senato hanno ritenuto di affidarci tale competenza in modo da indicare all'Assemblea, al legislatore, una strada da seguire nell'affrontare l'impatto sulla legislazione della riforma del titolo V, parte seconda, della Costituzione. Il primo parere da noi formulato, sulla finanziaria, non è stato certamente un parere semplice; anzi, difficile sotto tanti profili - vi lascio immaginare -, ma ciò ha costituito un buon viatico, perché, indubbiamente, il lavoro ha già segnato dei punti che potremmo definire fermi in un contesto in estremo movimento. Vi ringrazio; naturalmente affronterò nel merito i temi in oggetto nel mio successivo intervento.

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