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Amato-Berlusconi


8 marzo 2001

Il Presidente della Repubblica Ciampi, sentiti i Presidenti del Senato e della Camera dei deputati, emana il decreto di scioglimento delle Camere (D.P.R. 8 marzo 2001, n. 42).

9 marzo 2001

Il Presidente della Repubblica, vista la deliberazione del Consiglio dei ministri del 9 marzo, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'interno, emana il decreto (D.P.R. 9 marzo 2001, n. 47) di convocazione dei comizi elettorali, con il quale si stabilisce la data delle elezioni (13 maggio 2001) e quella della prima riunione delle nuove Camere (30 maggio 2001).

13 maggio 2001

Si svolgono le elezioni politiche.
I risultati sono favorevoli alla coalizione di Centro destra (Casa delle libertà), che consegue un'ampia maggioranza sia alla Camera sia al Senato.

30 maggio 2001

Prima seduta delle Camere: iniziano le votazioni per l'elezione dei rispettivi Presidenti.
Al Senato viene eletto alla prima votazione il sen. Pera. Il Presidente convoca il 5 giugno i gruppi parlamentari perché procedano alla loro costituzione.

31 maggio 2001

Alla Camera, al quarto scrutinio, viene eletto Presidente l'on. Casini. Dopo il discorso di insediamento, il Presidente invita i deputati alla costituzione dei gruppi parlamentari, dichiarando il loro gruppo di appartenenza entro il 4 giugno e convocando i gruppi stessi il 5 giugno perché procedano all'elezione dei presidenti e degli organi direttivi.

Il Presidente del Consiglio Amato comunica al Consiglio dei ministri, che ne prende atto, che si recherà al Quirinale per rassegnare al Capo dello Stato le doverose dimissioni del Governo.

Amato presenta le dimissioni al Presidente della Repubblica, che lo invita, secondo la prassi, a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

La Presidenza della Repubblica diffonde il seguente comunicato sui tempi della formazione del Governo:
"Con le dimissioni del Governo Amato, si è oggi formalmente aperta la crisi di governo, il cui svolgimento è regolato da norme e consuetudini costituzionali che si ritiene opportuno richiamare:
1) Le "consultazioni" delle rappresentanze parlamentari possono avere inizio soltanto dopo la costituzione dei Gruppi e l'annuncio della elezione dei rispettivi Presidenti che sarà dato nelle sedute del Senato e della Camera, già convocate per mercoledì 6 giugno.
2) L'incarico di formare il nuovo governo viene conferito dal Presidente della Repubblica dopo aver svolto, nei tempi ritenuti congrui, le "consultazioni";
3) Una volta portato a termine positivamente l'incarico, l'incaricato è nominato, dal Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio; i Ministri sono nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, secondo quanto prescrive l'art. 92 della Costituzione."

6 giugno 2001

Il Presidente del Senato e il Presidente della Camera annunciano la costituzione dei gruppi parlamentari avvenuta il 5 giugno.

7 giugno 2001

Il Presidente della Repubblica inizia le consultazioni per la formazione del nuovo Governo: sono convocati al Quirinale il Presidente del Senato Pera; il Presidente della Camera Casini; la delegazione dell'Ulivo; il Gruppo per le Autonomie (costituito al Senato dai rappresentanti delle minoranze linguistiche); le rappresentanze della Casa delle libertà; di Rifondazione comunista; del Gruppo Misto della Camera; del Gruppo Misto del Senato.

8 giugno 2001

Si concludono le consultazioni. Ciampi riceve le delegazioni della Sudtiroler Volkspartei e della Valleè d'Aoste della Camera; gli ex Presidenti della Repubblica Cossiga, Scalfaro e ha un colloquio telefonico con Leone.

9 giugno 2001

Il Presidente della Repubblica conferisce l'incarico per la formazione del Governo all'on. Silvio Berlusconi, che, secondo la prassi, accetta con riserva.

10 giugno 2001

Il Capo dello Stato riceve al Quirinale l'on. Berlusconi, che scioglie la riserva formulata il giorno precedente e accetta di formare il Governo.

Con quattro distinti D.P.R. emanati in data 10 giugno 2001, il Presidente della Repubblica:
- accetta le dimissioni presentate il 31 maggio 2001 dal Presidente del Consiglio Amato in nome proprio e dei ministri del Governo da lui presieduto;
- accetta, su proposta del Presidente del Consiglio Amato, le dimissioni dei sottosegretari, che rimangono in carica per il disbrigo degli affari correnti sino alla nomina di quelli del nuovo Governo;
- nomina l'on. Berlusconi Presidente del Consiglio;
- nomina, su proposta del Presidente del Consiglio Berlusconi, i 22 ministri del nuovo Governo (10 sono i ministri senza portafoglio).

11 giugno 2001

Il Presidente del Consiglio e i ministri prestano giuramento al Capo dello Stato.

Prima riunione del Consiglio dei ministri.
Il Consiglio condivide collegialmente le proposte del Presidente Berlusconi di:
- nomina a Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio del dott. Gianni Letta, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo (nomina disposta con D.P.R. 11 giugno 2001);
- attribuzione delle funzioni di Vicepresidente del Consiglio al ministro senza portafoglio on. Fini (incarico attribuito con D.P.R. 12 giugno 2001);
- conferimento degli incarichi ai ministri senza portafoglio (riforme istituzionali e devoluzione; politiche comunitarie; attuazione del programma di Governo; funzione pubblica e servizi di informazione; affari regionali; rapporti con il Parlamento; innovazione e tecnologie; pari opportunità; italiani nel mondo; incarichi conferiti con D.P.C.M. 11 giugno 2001);
- nomina dei Sottosegretari (nomina disposta con D.P.R. 12 giugno 2001).
Il Presidente Berlusconi espone le linee generali delle dichiarazioni programmatiche che illustrerà alle Camere, i cui contenuti sono condivisi ed approvati all'unanimità dal Consiglio.
Su proposta del Presidente Berlusconi, il Consiglio approva un decreto legge (D.L. 12 giugno 2001, n. 217) che provvede a ridefinire il numero dei Dicasteri, ricostituendo, in particolare, quelli della Sanità e delle Comunicazioni.

12 giugno 200

A seguito della emanazione del decreto legge n. 217, su proposta del Presidente del Consiglio, il Capo dello Stato nomina i due nuovi ministri, delle Comunicazioni on. Gasparri, e della sanità prof. Sirchia (due D.P.R. in data 12 giugno 2001), i quali prestano il giuramento prescritto.

A Palazzo Chigi si svolge il giuramento dei sottosegretari. L'on. Costa, nominato sottosegretario al Lavoro e politiche sociali, non presta il giuramento.

13 giugno 2001

Il Presidente del Consiglio si reca a Bruxelles per partecipare al vertice NATO

15 giugno 2001

Il Presidente del Consiglio prende parte ai lavori del Consiglio europeo a Goteborg.

18 giugno 2001

Il Presidente del Consiglio si presenta al Senato per esporre il programma di governo e, secondo la prassi, consegna alla Camera il testo delle dichiarazioni programmatiche.

19 giugno 2001

Al Senato ha inizio la discussione sulle comunicazioni del Governo.

20 giugno 2001

Dopo la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto, il Senato vota la mozione di fiducia al Governo n. 1-00005 (presentata dai senatori Schifani, Nania, D'Onofrio, Moro, Del Pennino, Crinò) il cui testo è il seguente: "Il Senato, udita la relazione del Presidente del Consiglio dei ministri, introduttiva del dibattito sulla fiducia al Governo della Repubblica; valutato positivamente il programma di Governo, come espresso dal Presidente del Consiglio dei ministri; condivisi gli impegni per l'attuazione del programma stesso; esprime la fiducia al Governo della Repubblica italiana presieduto dall'Onorevole Silvio Berlusconi e passa all'ordine del giorno."
La votazione ha il seguente risultato: presenti: 314; votanti: 313; maggioranza: 157; favorevoli: 175; contrari: 133; astenuti: 5.

Inizia il dibattito alla Camera sulle comunicazioni del Governo.

21 giugno 2001

Alla Camera si conclude il dibattito sulle comunicazioni del Governo.
Dopo la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto, viene votata la mozione di fiducia al Governo n. 1-00007 (Elio Vito, La Russa, Cè, Follini, Craxi, La Malfa), analoga a quella approvata al Senato.
Il risultato della votazione è il seguente: presenti: 613; votanti: 612; astenuti: 1; maggioranza 307; favorevoli: 351; contrari: 261.

Il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti on. Giorgetti presenta le dimissioni dalla carica.

Dopo la votazione sulla fiducia, le Commissioni parlamentari della Camera eleggono i rispettivi Uffici di Presidenza.

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