XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 3447




        Onorevoli Colleghi! - Un autorevole ricercatore e pediatra pone in luce, in un suo recente articolo, come uno dei più subdoli attentatori all'integrità psico-fisica dell'infanzia e dell'adolescenza sia diventato senz'altro il mezzo televisivo. Osserva giustamente l'autore come esso sia costantemente presente, di facile uso, inserito all'interno della casa. I suoi messaggi sono continui, totalmente coinvolgenti e creano un artificioso rapporto fiduciario con il bambino e con l'adolescente, sostituendosi troppe volte al ruolo dei genitori e degli educatori.
        Gli effetti di tale "overdose" di televisione determinano sintomi sconcertanti nel bambino, che noi adulti tendiamo a sottovalutare, sia sul piano fisico - minore esposizione all'aria, scarso movimento, riduzione del sonno, alterazioni ortopediche e della vista - che su quello psicologo, ad iniziare dalla diseducazione sanitaria, per finire all'abitudine alla violenza e all'atrofia della fantasia.
        Ce ne è a sufficienza per suscitare quanto meno la nostra preoccupazione.
        Tuonano le campagne contro il fumo, contro la droga, contro lo sfruttamento del lavoro minorile e non ci si accorge del lento, progressivo ed inesorabile tumore che si accresce e si nutre, con la nostra placida condiscendenza, tra le onde dell'etere.
        Certo è che poco possiamo fare in qualità di legislatori e tanto meno possiamo sperare di sopperire con una qualche norma all'ingenua noncuranza che troppi genitori dimostrano in tale azione preventiva. Possiamo comunque tentare di dare una mano alle famiglie indifese mediante alcune disposizioni che almeno pongano il dito sulla piaga e la catapultino sull'opinione pubblica in tutta la sua esiziale portata. Questo è ciò che si propone l'articolato della presente proposta di legge.
        L'articolo 1 vuole porre un argine alla frenetica continuità delle programmazioni per ragazzi, incuranti delle esigenze di studio e di gioco dei fanciulli e preoccupate solo degli introiti pubblicitari.
        L'articolo 2 intende prevenire il "bombardamento" continuo di immagini violente a cui sono sottoposti i bambini nel consueto palinsesto televisivo, anche e soprattutto tra i programmi non destinati precipuamente ai ragazzi e dispone che il Ministro delle comunicazioni emani i decreti attuativi che fissino i criteri e i requisiti degli spettacoli di animazione proiettati sul circuito nazionale.
        Con l'articolo 3, infine, si vuole destinare l'ammontare delle sanzioni irrogate nei casi di inosservanza delle disposizioni stabilite dalla legge a favore della United Nations Children's Found (UNICEF), in modo che le somme vadano figurativamente a compensare proprio quell'infanzia che viene oltreggiata da un'irresponsabile programmazione televisiva.




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