XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 558
Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge
intende non disperdere il lavoro svolto dalla Commissione
Affari costituzionali della Camera dei deputati nel corso
della XIII legislatura, la quale ha a lungo lavorato sul testo
delle numerose proposte di legge presentate su di un argomento
delicato ed in considerazione della volontà, espressa dalla
maggior parte delle forze politiche presenti in Parlamento,
che la revisione dell'ordinamento vigente in materia di
polizia locale fosse ormai matura. Dalla prima seduta del 27
gennaio 1998, sino all'ultima del 7 febbraio 2001 è stato
predisposto e più volte modificato un testo base, anche per
seguire gli sviluppi più generali del dibattito sulla
sicurezza urbana.
Le nuove competenze dei comuni in materia di polizia
locale si sono evolute in considerazione dell'elezione diretta
dei sindaci e dell'assunzione di un ruolo generale di governo
del territorio da parte dell'ente locale sino a richiedere, da
parte dei sindaci, maggiori poteri in materia di politiche per
l'ordine e la sicurezza pubblica; tali esigenze, raccolte dal
Governo con l'introduzione dei protocolli di sicurezza e
quindi delle intese, ha richiesto l'implementazione dei
compiti degli operatori della polizia locale; contestualmente
le regioni, nell'ambito del confronto con lo Stato per un
processo di reale trasformazione federale, hanno richiesto
anch'esse maggiori poteri in materia di sicurezza dei loro
territori, giungendo in taluni casi ad auspicare la
possibilità di svolgere direttamente funzioni di polizia
locale con la ipotesi di costituire corpi regionali.
Su tali questioni si inseriva poi la rivendicazione dei
sindacati e delle organizzazioni rappresentative delle
categorie che richiedevano una normativa più adeguata al fine
di: precisare i compiti e le funzioni in presenza di ruoli
comportanti sovrapposizione con le forze di polizia dello
Stato; ottenere maggiori garanzie in materia di tutela e di
sicurezza sul lavoro; definire aspetti normativi in materia di
organizzazione del lavoro tali da garantire le peculiarità
della funzione, nonché in materia di formazione ed
aggiornamento professionale al fine di valorizzare una
funzione di grande delicatezza poiché inerisce ai diritti dei
cittadini, alla sicurezza e alla legalità.
La Commissione ha quindi predisposto un testo che
manteneva la funzione in capo ai comuni e alle province, anche
alla luce del principio di sussidiarietà introdotto con la
legge n. 59 del 1997; interveniva nella direzione di meglio
precisare compiti e funzioni della polizia locale, di
garantire un processo formativo adeguato, di stimolare i
comuni minori ad un processo di accorpamento delle funzioni
attraverso l'istituto dell'associazione intercomunale e di
fornire agli operatori adeguate garanzie e strumenti per poter
svolgere compiutamente il loro lavoro.
Sul testo era stata trovata un'intesa ampia.
Contestualmente però il Parlamento approvava in prima lettura
il testo delle modifiche al Titolo V della Parte seconda della
Costituzione. Con tale modifica la materia della polizia
amministrativa locale veniva collocata nell'ambito della
competenza esclusiva regionale. In ossequio a tale decisione
la Commissione decideva di rivedere il testo, stralciando
tutti gli aspetti di carattere organizzativo che avrebbero
potuto, in presenza di un'approvazione definitiva della
modifica costituzionale con la procedura prevista
dall'articolo 138, provocare un conflitto nei confronti dei
poteri delle regioni e delle autonomie locali. Sul testo
modificato è stato acquisito da ultimo il parere delle varie
Commissioni competenti, di cui si è tenuto conto in gran
parte.
In virtù del modificato quadro normativo anche
costituzionale ed in considerazione delle richieste
provenienti dagli operatori del comparto sicurezza locale e
degli stessi cittadini ci si pone l'obiettivo di proseguire
nella XIV legislatura sulla strada intrapresa nel corso della
precedente e quindi di approvare un testo in cui per
articolazione e finalità si possono riconoscere la maggior
parte delle forze politiche.