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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 2310 |
Prolungamento della strada statale Cimpello-Sequals fino a Gemona, I lotto funzionale Sequals-strada provinciale della Valcosa.
Il completamento della superstrada Cimpello-Sequals fino al collegamento con la A23 nei pressi di Gemona del Friuli rientra nelle aspettative di sviluppo complessivo delle comunità interessate ed è promosso all'unanimità dalla regione Friuli-Venezia Giulia, dalle province di Udine e di Pordenone e dalle amministrazioni comunali locali. La provincia di Pordenone, attualmente gestore del tratto stradale Cimpello-Sequals, ha ricevuto il mandato dalla regione per la progettazione dell'intero tratto stradale di completamento. Il primo lotto funzionale, che prolunga la Cimpello-Sequals dalla strada statale n. 464 fino all'innesto con la strada provinciale n. 22 della Valcosa, ricalca la prima parte del tracciato storico della Sequals-Gemona, come è stato individuato in un progetto di massima del 1994 e come è stato recentemente ribadito all'unanimità nel Convegno di Spilimbergo del 17 settembre 2001 da tutti gli amministratori locali interessati.
Tale tracciato, di una lunghezza di circa 5 chilometri, si pone in alternativa al tratto della strada provinciale n. 34 Sequals-Lestans, assolutamente non idonea ad assorbire l'attuale traffico. Infatti, l'apertura del primo tratto della superstrada Cimpello-Sequals ha incentivato il traffico pedemontano con il transito di automezzi pesanti che all'uscita di Sequals si immettono sulla viabilità ordinaria, attraversando i centri abitati e procurando non poche difficoltà e disagi per i cittadini.
I centri abitati di Lestans e di Sequals sono quelli particolarmente penalizzati essendo attraversati da oltre cinquecento mezzi pesanti al giorno. Si tratta soprattutto dei mezzi pesanti di trasporto utilizzati dalle attività produttive della zona che, precedentemente all'apertura del primo tratto della superstrada, si sviluppavano su altre direttrici, in particolare per Spilimbergo e per Maniaco. Infatti, la popolazione di tali centri si è già mobilitata con una petizione diretta alla regione e alla provincia di Pordenone per chiedere la risoluzione dello stato di disagio, di rischio e di difficoltà.
Con il finanziamento previsto dalla presente proposta di legge, pari a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2002, 2003 e 2004, la provincia di Pordenone è in grado di procedere alla realizzazione del prolungamento della strada statale Cimpello-Sequals fino alla strada provinciale della Talcosa, «baipassando» i centri abitati e risolvendo nell'immediato i problemi della strada provinciale n. 34, senza spostare sugli altri comuni limitrofi i disagi provocati dal transito dei veicoli.
Strada statale n. 668, tratto Lonato-Orzinuovi.
La ex strada statale n. 668 «Senese», recentemente trasferita alla provincia di Brescia in attuazione del decreto legislativo n. 112 del 1998, ha più volte richiamato l'attenzione dei mezzi di informazione diventando sede di ripetuti gravissimi incidenti, alcuni dei quali mortali. L'alto indice di incidentalità deriva non solo dall'intensità e tipologia del traffico ma anche, e soprattutto, dalla struttura stessa della sede stradale che presenta una serie di intersezioni a raso con altre direttrici viarie appartenenti alla maglia strategica primaria del sistema di mobilità, come ad esempio la strada provinciale n. 37 di collegamento con l'aeroporto di Montichiari, o la strada provinciale IX che radialmente collega Brescia con il Cremonese.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha già inserito a livello sperimentale nel progetto pilota per la sicurezza la riqualificazione di uno dei tratti più pericolosi della «Senese».
Opere di messa in sicurezza e miglioramento della viabilità della strada statale n. 36 e della strada statale n. 38, nel tratto Lecco-Sondrio.
Il tratto Lecco-Sondrio delle strade statali n. 36 e n. 38 rappresenta la via di comunicazione più veloce tra le province di confine ed il capoluogo lombardo o la Brianza milanese, una delle aree più industrializzate dell'Europa. Il traffico, sia leggero che pesante, è molto intenso durante tutto l'arco della giornata, con punte registrate nelle fasce orarie mattutine e serali, per l'entrata e l'uscita degli autoveicoli da Milano, e con picchi nei fine settimana e nella stagione estiva, durante i quali si registrano code chilometriche da traffico di tipo turistico diretto verso i laghi e verso il confine svizzero, verso Bormio o altre località montane della Valtellina, verso il Passo dello Stelvio e il Parco Nazionale dello Stelvio.
La regione Lombardia e l'Ente nazionale per le strade (ANAS) hanno già sottoscritto una convenzione, il 14 ottobre 1997, impegnando 158 miliardi di lire delle disponibilità della legge per la Valtellina (legge n. 102 del 1990) per i problemi viari più emergenti delle strade statali n. 36 e n. 38. La regione Lombardia ha già appaltato le relative progettazioni esecutive. D'altra parte, in vista dei campionati mondiali di sci alpino del 2005 in Valtellina, la legge finanziaria 2002 prevede appositi accantonamenti per la realizzazione delle infrastrutture viarie funzionali allo svolgimento dell'evento sportivo e il Parlamento è in procinto di iniziare l'esame del relativo progetto di legge (atto Camera n. 2142).
Nel quadro complessivo della realizzazione di tali interventi a lungo e medio termine, restano esclusi dai finanziamenti una serie di interventi minori, indispensabili nell'immediato per risolvere particolari situazioni critiche delle due arterie.
Varianti sulle ex strade statali n. 639 e n. 342, tratto Bergamo-Lecco.
La ex strada statale n. 342 «Briantea» collega tre centri importanti della regione Lombardia (Bergamo, Como e Varese) attraversando aree densamente urbanizzate e industrializzate con un tracciato molto tortuoso basato su schemi ottocenteschi. La circolazione è, spesso, seriamente difficoltosa per l'elevato numero di veicoli, per le numerose intersezioni con la viabilità locale e il traffico urbano, per l'attraversamento del fiume Adda.
La ex strada statale n. 639 «dei laghi di Pusiano e di Garlate» costituisce l'arteria di connessione tra Lecco e Bergamo, con un tracciato che parte da Urago, in provincia di Como e arriva a Cisano Bergamasco, in provincia di Bergamo, attraversando importanti centri abitati come Calolziocorte e Cisano Bergamasco.
Le province di Bergamo e di Lecco, con l'accordo dei comuni interessati, hanno già individuato una serie di interventi di variante, da realizzare nel breve e medio periodo, per l'ammodernamento e la riqualificazione del tracciato Lecco-Bergamo. Lo scopo è assorbire la domanda di mobilità e di trasporto merci in continua espansione, migliorare la vivibilità dei centri urbani attraversati, migliorare le condizioni di sicurezza ed il livello di servizio delle strade, risolvere il problema della presenza del passaggio a livello della linea ferroviaria Lecco-Bergamo-Brescia, che in corrispondenza dell'abitato di Cisano Bergamasco determina incolonnamenti lungo l'intero arco della giornata.
Gli interventi proposti dalle due province, complementari al disegno del sistema viabilistico pedemontano, comprendono, nella provincia di Bergamo, la variante alla strada provinciale n. 166 da Carvico a Terno d'Isola e le varianti di Cisano Bergamasco alle ex strade statali n. 639 e n. 342, in provincia di Lecco, la variante di Brivio e Calco alla ex strada statale n. 342, con il nuovo ponte sul fiume Adda, e la variante di Vercurago e Calolziocorte alla ex strada statale n. 639.
Il costo complessivo delle opere è stimato in circa 165 milioni di euro. Gli stanziamenti previsti nella tabella B allegato alla legge finanziaria per il 2002, pari a 2 milioni di euro per l'anno 2002, consentono di avviare la fase progettuale delle opere, secondo le priorità concordate tra le province di Bergamo e di Lecco, al fine di rendere cantierabili gli interventi e permettere il loro prossimo inserimento nella programmazione regionale e provinciale.
Ponte al lago del Corlo e collegamento con la valle di Carazzagno nel comune di Arsiè, in provincia di Belluno.
La costruzione della diga di Corlo è stata vista come una vera e propria calamità
Messa in sicurezza della rete viaria della provincia di Treviso secondo il progetto «strade sicure».
Negli ultimi anni la provincia di Treviso occupa i primi posti in numerose classifiche nazionali, legate alle gravose conseguenze di un traffico estremamente intenso su infrastrutture inadeguate. Infatti la stessa è al quinto posto per mortalità sulle strade, al dodicesimo posto per numero di feriti e all'undicesimo posto per incidenti. Rispetto alla media nazionale, sulle strade della provincia di Treviso aumentano del 26 per cento le probabilità di avere un incidente.
La componente più significativa di tale incidentalità diffusa, che raggiunge livelli di punta negli orari di apertura, di pausa e di chiusura dell'attività lavorativa, è la crescente percentuale di automezzi commerciali e industriali, di gran lunga superiore alla media nazionale e regionale, a fronte di una rete stradale inferiore del 28 per cento rispetto alla media nazionale.
Nel quadro delle conseguenze economiche degli incidenti stradali, «l'indice di danno sociale» attribuito dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti vede la provincia di Treviso al quinto posto a livello nazionale, dopo province come Milano, Roma, Torino e Brescia.
La principale causa di tutto ciò è senz'altro l'inadeguatezza delle strutture mai potenziate nonostante il rapido sviluppo socio-economico della provincia.
Ultimamente, la provincia di Treviso ha coinvolto istituzioni, enti, associazioni, forze dell'ordine, esperti, organizzazioni,
Nuovo ponte sul fiume Mincio «By-pass ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio - variante alla strada provinciale n. 55» e collegamento con la ex strada statale n. 249.
Il ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio, nella provincia di Verona, è un monumento importante del patrimonio storico-artistico del Paese ed è soggetto a vincolo da parte della soprintendenza ai beni ambientali ed archeologici.
Nonostante la soprintendenza, l'amministrazione provinciale di Verona e l'amministrazione comunale di Valeggio siano da tempo intenzionate a chiudere il ponte al traffico veicolare per preservarlo nel suo stato di conservazione attuale e renderlo fruibile in modo più consono alla sua importanza da parte della cittadinanza e dei visitatori turistici, il ponte stesso è tuttora aperto al traffico, seppure regolamentato, poiché non esistono altre vie alternative di collegamento tra i territori divisi dal fiume Mincio nei pressi degli abitati di Valeggio sul Mincio e Borghetto.
A seguito della valutazione di un progetto preliminare commissionato dal comune di Valeggio, che prevedeva soluzioni anche alternative per la costruzione del by-pass del ponte Visconteo, comune e provincia hanno convenuto sull'opportunità della soluzione più funzionale e meno impattante che prevede il superamento del Mincio in un punto dove risulta più stretta la valle e rende quindi più contenute le opere. La lunghezza del tracciato è di circa 1700 metri più 300 metri di rampe. Si prevedono un ponte sul canale Virgilio, un ponte sul Mincio a 3 luci di 100 metri di lunghezza ed un ponte sulla Prevaldesca, prima dell'innesto con rampe sulla strada provinciale n. 28. La soluzione provoca il minore impatto ambientale, dato il contenimento delle opere sulla valle del Mincio, ed è sicuramente la più funzionale poiché permetterebbe un agevole collegamento dell'abitato di Valeggio alla variante alla ex strada statale n. 249 in fase di realizzazione.
A fronte di una spesa complessiva per la realizzazione dell'intera opera pari a circa 10 milioni di euro, la presente proposta di legge attribuisce alla provincia di Verona la somma di 4 milioni di euro.
Per la progettazione e la realizzazione delle opere finanziate con le risorse di cui alla presente proposta di legge si applica la normativa vigente in materia di opere pubbliche, fatta salva la possibilità dell'inserimento
1. Al fine di garantire il miglioramento della viabilità di particolari aree territoriali, sono attribuiti agli enti rispettivamente interessati stanziamenti destinati alle seguenti iniziative nei limiti finanziari indicati:
a) per la progettazione e la realizzazione del prolungamento della strada statale Cimpello-Sequals fino a Gemona, I lotto funzionale Sequals-strada provinciale della Valcosa, è autorizzata la spesa di 2.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2002, 2003 e 2004 da assegnare alla provincia di Pordenone;
b) per la progettazione e la realizzazione di opere per la messa in sicurezza della ex strada statale n. 668, tratto Lonato-Orzinuovi, secondo le priorità individuate dalla provincia di Brescia, è autorizzata la spesa di 3.000.000 di euro per l'anno 2002, da assegnare alla medesima provincia di Brescia;
c) per la progettazione e la realizzazione di opere di messa in sicurezza e miglioramento della viabilità delle strade statali n. 36 e n. 38, nel tratto Lecco-Sondrio, è autorizzata la spesa di 3.000.000 di euro per l'anno 2002, da assegnare alla provincia di Lecco e ai comuni di Piantedo, Delebio e Rogolo per essere utilizzati, previa convenzione con l'ANAS e la regione Lombardia, secondo i limiti e le finalità di seguito elencati:
1) provincia di Lecco: 1.180.000 euro per il collegamento dello svincolo di Dervio sulla strada statale n. 36 con la strada provinciale n. 72;
2) comune di Piantedo: 904.000 euro per la sistemazione del tratto della
3) comune di Delebio: 396.000 euro per il sottopasso pedonale sulla strada statale n. 38;
4) comune di Rogolo: 520.000 euro per il sottopasso carraio-pedonale e opere di viabilità urbana, sull'incrocio tra la strada statale n. 38, la strada provinciale per Mantello e la strada comunale;
d) per la progettazione delle varianti sulle ex strade statali n. 639 e n. 342, tratto Bergamo-Lecco, secondo le priorità concordate tra le province di Bergamo e di Lecco, è autorizzata la spesa di 2.000.000 di euro per l'anno 2002, da assegnare alle medesime province di Bergamo e di Lecco;
e) per la progettazione e la realizzazione del Ponte al lago del Corlo e del suo collegamento con la valle di Carazzagno nel comune di Arsiè, in provincia di Belluno, è autorizzata la spesa di 1.500.000 euro per l'anno 2002, da assegnare al comune di Arsiè. Il comune di Arsiè può attribuire, mediante apposita convenzione, le funzioni di stazione appaltante, anche relativamente alla progettazione dell'opera di cui alla presente lettera, al provveditorato regionale alle opere pubbliche;
f) per gli interventi di messa in sicurezza della rete viaria individuati dalla provincia di Treviso secondo il progetto «strade sicure», è autorizzata la spesa di 1.500.000 euro per l'anno 2002, da assegnare alla stessa provincia di Treviso;
g) per la progettazione e realizzazione del nuovo ponte sul fiume Mincio «By-pass ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio - variante alla strada provinciale n. 55» e del suo collegamento con la ex strada statale n. 249, è autorizzata la spesa di 4.000.000 di euro per l'anno 2002, da assegnare alla provincia di Verona.
1. Gli enti assegnatari dei finanziamenti, competenti alla realizzazione degli interventi di cui all'articolo 1, sono autorizzati a procedere alla progettazione e alla esecuzione dei lavori sulla base della normativa vigente in materia di lavori pubblici, anche in difformità dalla programmazione triennale di cui all'articolo 14 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, ovvero dagli strumenti di programmazione formalmente approvati.
1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in 17.000.000 di euro per l'anno 2002, 2.000.000 di euro per l'anno 2003 e 2.000.000 di euro per l'anno 2004, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2002-2004, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2002, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
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