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PDL 3267

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 3267



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato DI GIOIA

Trasformazione della biblioteca comunale «Ruggero Bonghi» di Lucera in biblioteca statale

Presentata il 15 ottobre 2002


      

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Onorevoli Colleghi! - Nella splendida città di Lucera, in provincia di Foggia, famosa per l'anfiteatro romano e il castello di Federico II di Svevia, il monumento più maestoso della città, ma anche il più grande castello d'Europa, vi è una tra le più antiche raccolte librarie della Puglia, la famosa biblioteca comunale «Ruggero Bonghi» che conserva al suo interno un vastissimo patrimonio tra cui l'imponente donazione del marchese Lucerino Pasquale De Nicastri (5.000 volumi) e altri scritti di enorme valore storico, donati al comune da parte della famiglia dei Lombardi, raccoglitori di patrie memorie.
      La biblioteca fu inaugurata il 30 maggio 1817 per dare la possibilità ai cittadini di Lucera di accrescere le loro conoscenze. Nel 1869 fu sistemata nella sala capitolare del convento di S. Francesco ed il suo contenuto crebbe notevolmente in seguito alla soppressione di alcuni monasteri dopo l'Unità d'Italia. Oggi è allocata nel Palazzo Mozzagrugno, appositamente costruito nel 1904.
      Per volontà del suo primo direttore, don Luigi Nocelli, sorse attorno ad essa agli inizi del secolo un'accademia letteraria, che ebbe vita e fortune piuttosto lunghe.
      In seguito e per tantissimi anni fu diretta dall'avvocato Giovambattista Gifuni (Lucera 1891-1977), il quale perseguendo la sua grande passione per i libri divenne in pochi anni il più importante punto di riferimento per la cultura del Sud, impersonando come Pasquale Soccio lo definì «la più vibratile coscienza storica di Lucera». E ancora scrivono su di lui «chi ha conosciuto Gifuni non può fare a meno di ricordare la sua costante dedizione alla cultura, la sua instancabile ricerca di libri rari, spesso recuperati personalmente da fondi familiari altrimenti perduti. Egli, dotato di memoria prodigiosa, fu sempre
 

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prodigo di consigli e suggerimenti per tutti, preziosa guida nel labirinto della conoscenza». Portano, infatti, la sua firma la biografia del Salandra e una fra le più riuscite monografie sulla città di Lucera.
      Grazie al vastissimo contenuto in opere di carattere letterario, storico, giuridico e scientifico; grazie alla singolarità delle sue sezioni, come quella dei manoscritti e quella dell'archivio Salandra, la biblioteca è diventata un centro di notevole interesse bibliografico.
      A questo già immenso patrimonio, si aggiungono le donazioni fatte nel corso del tempo da parte delle famiglie Bonghi, Nocelli, Corrado, Iliceto, Bozzini, Persico, del giurista Edoardo Tommasone, del già citato statista Antonio Salandra, con annesso carteggio privato; dell'eminente chirurgo lucerino Francesco Lastaria, dell'insigne avvocato e sindaco di Napoli Enrico Alfredo Russo e ancora delle famiglie Prignano, Cavalli, Uva, Pitta e Del Giudice, che hanno portato la biblioteca a livelli altissimi e che oggi rappresentano motivo di vanto per la prestigiosa collezione comunale.
      Intitolata a Ruggero Bonghi contiene: più di 100.000 volumi catalogati, oltre 20.000 miscellanee ed opuscoli sciolti; una ricca sezione manoscritta, composta di 450 volumi; oltre 120 volumi di deliberazioni decurionali dal 1498 al 1900; numerose lettere autografe, tra cui il carteggio ministeriale di Antonio Salandra; una lettera autografa di Domenico Cirillo, il più illustre botanico napoletano; la lettera autografa che Giuseppe Garibaldi inviò al sindaco di Lucera, avvocato Filippo Nocelli, per ringraziare il consiglio comunale del vitalizio annuo di 300 lire concessogli; altre missive di notevole pregio, tra cui una lettera di Alessandro Manzoni a Ruggero Bonghi; le opere del drammaturgo lucerino Umberto Bozzini; un'aggiornata emeroteca, con 130 abbonamenti a riviste e giornali.
      Tra le altre preziosità si annoverano infine 35 incunaboli a stampa, 850 cinquecentine, 150 pergamene, i manoscritti del canonico Carlo Corrado, nonché la raccolta completa del «Foglietto» (1897-1932, 1950-1966) il giornale lucerino diretto fino al 1913 dall'illustre concittadino Gaetano Pitta, di cui vi è traccia nelle maggiori emeroteche italiane.
      La presente proposta di legge, visto l'alto valore letterario, ma non solo, del patrimonio della biblioteca comunale e vista la straordinaria personalità di Giovambattista Gifuni, il cui contributo fu riconosciuto con l'istituzione del premio letterario che porta il suo nome, prevede la trasformazione della biblioteca comunale «Ruggero Bonghi» in biblioteca pubblica statale.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. La biblioteca comunale «Ruggero Borghi» di Lucera è trasformata in biblioteca pubblica statale.

Art. 2.

      1. Le competenze relative alla biblioteca di cui all'articolo 1 sono trasferite al Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali.
      2. La biblioteca di cui all'articolo 1 è inserita nell'elenco della biblioteche pubbliche statali, dipendenti dal Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali, previsto dall'articolo 1 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 luglio 1995, n. 417.

Art. 3.

      1. Il personale che, alla data di entrata in vigore della presente legge, presta servizio presso la biblioteca di cui all'articolo 1 è trasferito nei ruoli del Ministero per i beni e le attività culturali.

Art. 4.

      1. Alla biblioteca di cui all'articolo 1 si applicano, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le disposizioni vigenti in materia di biblioteche pubbliche nazionali.


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