Frontespizio Relazione Progetto di Legge

Nascondi n. pagina

Stampa

PDL 5653

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 5653



 

Pag. 1

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

GERARDO BIANCO, LICASTRO SCARDINO, MARONE,
MALGIERI, RANIELI, PISICCHIO, BUEMI, BIMBI

Concessione di un contributo finanziario al Centro Pio Rajna di Roma al fine di promuovere la diffusione della lingua, della letteratura e della cultura italiana nel mondo

Presentata il 23 febbraio 2005


      

torna su
Onorevoli Colleghi! - Nel momento in cui non soltanto il prestigio, ma la presenza stessa della lingua italiana viene messa in discussione nell'ambito delle istituzioni della Comunità europea, con rischio di appannamento, insieme, della cultura, dei valori, degli interessi della nazione, di cui la lingua è, oltre che il veicolo di trasmissione, l'espressione emblematica, appare particolarmente appropriata e urgente un'azione di sostegno a un'iniziativa del Centro Pio Rajna di Roma, che da anni è impegnato in una meritoria opera di difesa della lingua, della letteratura, della cultura italiana di cui vengono indagati e documentati i circuiti di circolazione internazionale.
      Il Centro Pio Rajna, intitolato al grande filologo (1847-1930) che ha rinnovato la filologia italiana e romanza tra l'ottocento e il novecento, è stato fondato il 10 novembre 1988 con il compito statutario di promuovere iniziative per lo sviluppo della ricerca scientifica nei settori letterario, linguistico e filologico e per la diffusione della cultura umanistica, anche attraverso scambi socio-culturali in Italia e con l'estero. Nel corso di sedici anni di attività, ha svolto un intenso programma di ricerca, con risultati di rilievo internazionale.
      Nel 1999, al Centro Pio Rajna sono stati concessi la personalità giuridica (decreto del Ministro per i beni e le attività culturali del 19 febbraio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 1999) e successivamente l'inserimento nella tabella degli enti di elevato valore culturale.
      Oltre all'attività ordinaria di ricerca, attraverso convegni scientifici internazionali, approdati generalmente alla pubblicazione di significativi volumi di atti, la realizzazione di edizioni di testi, la promozione di edizioni nazionali (dei commenti danteschi, delle opere di Niccolò
 

Pag. 2

Machiavelli e di Pietro Aretino), portate avanti con tempestività e risultati di notevole rilievo, il centro ha avviato la realizzazione di tre iniziative di grande rilevanza. Si tratta, in particolare, del censimento e dell'edizione nazionale dei commenti danteschi, che si propone di recuperare, in moderne edizioni critiche, i testi di tutti i commentatori di Dante, antichi e moderni (dal 1322 al 1927), già ben avviata con la pubblicazione di una ventina di volumi; della nuova edizione commentata delle opere di Dante, che intende offrire una edizione criticamente riveduta del testo delle opere dantesche, corredata da un commento di ampio respiro, attento alle più recenti acquisizioni degli studi danteschi a livello internazionale, che possa rappresentare un riferimento aggiornato e pienamente affidabile per gli studiosi e i lettori di Dante in tutto il mondo, nella prospettiva delle celebrazioni per il settimo centenario della morte del poeta, del 2021; della bibliografia generale della lingua e della letteratura italiana (BiGLI), che renda disponibile un censimento puntuale di tutti i contributi scientifici che vengono pubblicati nel mondo in tema di lingua e letteratura italiana, colmando una grave lacuna per la cultura nel nostro Paese: si tratta, in sostanza, di un censimento della diffusione e della circolazione della cultura italiana, in senso lato, nel mondo, quale esiste da decenni per le altre lingue di cultura dell'Occidente (l'inglese, dal 1925, il francese, il tedesco, lo spagnolo) e quale non era mai stato neppure tentato per l'italiano. Un'opera che, con l'impiego dei moderni strumenti informatici, consente di acquisire dati di straordinaria importanza. Avviata a decorrere dal 1991, quest'opera è ad oggi arrivata, con rigorosa cadenza annuale, a undici volumi, per oltre 15.000 pagine complessive, e ha raggiunto, a regime, una consistenza di 1.800.200 pagine all'anno, di grande formato; ciascun volume reca 25-30.000 dati bibliografici raccolti da una rete di 40 redazioni in tutto il mondo (27 in Europa, 13 fuori d'Europa), gestite da altrettanti capiredazione che sono generalmente titolari di cattedra universitaria di letteratura italiana nelle principali università, coordinatori di circa un centinaio di schedatori, tutti ricercatori universitari.
      Proprio con particolare riguardo alla bibliografia generale della lingua e della letteratura italiana, occorre considerare che l'attività è stata portata avanti finora con finanziamenti occasionali e non adeguati alle oggettive necessità della ricerca, che risulta molto impegnativa per le modalità stesse della sua conduzione e dell'alto numero di ricercatori coinvolti, in Italia e all'estero. Senza dubbio risponde a un interesse pubblico sostenere una iniziativa che consenta un arricchimento oggettivo, a livello internazionale, del patrimonio culturale italiano, proprio nel settore linguistico e letterario che più marcatamente ne connota l'identità. D'altra parte una impresa di questa mole e di struttura tanto complessa comporta un forte impegno organizzativo e, di conseguenza, finanziario, nonché la costante esposizione al rischio di interrompersi in mancanza di risorse certe in base alle quali definire i programmi della sua realizzazione.
      Al tempo stesso, sarebbe senz'altro auspicabile e rivestirebbe un alto significato culturale e sociale un ulteriore sviluppo dell'iniziativa, mirato a proporre la bibliografia generale della lingua e della letteratura italiana in una banca dati capace di accogliere nel tempo milioni di dati bibliografici, liberamente e gratuitamente consultabili da ogni operatore culturale e da ogni persona interessata (studiosi e docenti di lingua e letteratura italiana, studenti, traduttori, critici e linguisti, cultori a qualsiasi titolo e livello della tradizione culturale italiana, nel senso più ampio, in ogni parte del mondo, con particolare considerazione degli istituti italiani di cultura all'estero, della Società Dante Alighieri, eccetera). Tale progetto, peraltro, avrebbe un alto costo di gestione, in considerazione dell'esigenza di un tempestivo e puntuale aggiornamento, anno per anno, delle nuove acquisizioni, da selezionare, elaborare e immettere nell'archivio della bibliografia e, quindi, nella
 

Pag. 3

banca dati, senza alcun corrispettivo economico per l'erogatore del servizio.
      Per le ragioni indicate, con la presente proposta di legge si prevede un contributo statale, a decorrere dal 2005, per un importo annuo di 1.500.000 euro, destinato a sostenere il Centro Pio Rajna nella realizzazione dei progetti avviati.
      Il contributo, peraltro, non intende essere un finanziamento di carattere generico, ma è destinato in modo specifico a permettere l'informatizzazione dell'attività e della produzione bibliografica del Centro, in modo da consentire l'accesso gratuito ad essa attraverso il sito INTERNET (www.centropiorajna.it, o altro dedicato da istituire ex novo), in particolare per quanto concerne il censimento, l'elaborazione, l'organizzazione e la pubblicazione dei dati della produzione bibliografica mondiale relativa alla lingua e alla letteratura italiana. In questo modo l'intervento finanziario dello Stato assumerà la specifica finalità di agevolare, nel modo più diretto ed efficace, la diffusione dei risultati dell'attività del Centro.
      Tale attività, infatti, oltre al proprio intrinseco valore, può rappresentare un significativo strumento di diffusione della conoscenza della lingua e della cultura italiane anche al di là dei confini del nostro Paese.
      Questo profilo assume particolare rilievo nei confronti delle numerose, attive, intraprendenti comunità di cittadini italiani che vivono stabilmente al di fuori del territorio nazionale.
      Di recente, con apposite modifiche alla Costituzione, è stato finalmente riconosciuto agli italiani residenti all'estero il diritto di eleggere propri rappresentanti nel Parlamento. Dopo che sono state definite, tramite la legislazione ordinaria, le necessarie misure di attuazione delle disposizioni costituzionali, essi hanno già potuto partecipare ai referendum del giugno 2003. Nel Parlamento della prossima legislatura per la prima volta saranno presenti sei senatori e dodici deputati eletti da questi concittadini. Sei senatori e dodici deputati che potranno esprimere direttamente, nei lavori parlamentari, le opinioni, le esigenze, le convinzioni di italiani che, pur vivendo, per ragioni professionali o familiari, in altri Paesi, non per questo si sentono meno coinvolti negli eventi e nelle scelte che il nostro Paese si trova ad affrontare.
      Nel momento in cui si rafforzano i legami con le comunità di italiani all'estero, attraverso la piena partecipazione dei loro membri alla vita politica nazionale, tanto maggiore risulta l'opportunità di iniziative e di attività che, come quelle che la presente proposta di legge intende promuovere, sono volte da un lato a rendere più solidi, più continui, più agevoli anche i rapporti di carattere culturale; dall'altro a sostenere la conoscenza e l'apprezzamento della cultura italiana nel contesto internazionale. Insieme all'esercizio dei diritti politici, infatti, la lingua e la cultura sono l'elemento decisivo per preservare e consolidare il senso di identità e di appartenenza che mantiene unite con il nostro Paese queste comunità: in modo tanto più forte, quanto più il prestigio di quella cultura possa renderli fieri e orgogliosi di considerarla propria.
      In relazione alle finalità illustrate, la presente proposta di legge prevede altresì la predisposizione da parte del Centro Pio Rajna di una relazione annuale sull'attività svolta, che, attraverso il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro degli affari esteri, sarà trasmessa al Parlamento. La relazione, in particolare, darà conto delle modalità con cui sono stati utilizzati i contributi pubblici ricevuti, con specifico riferimento al contributo statale previsto dalla presente proposta di legge e alle iniziative di diffusione per via informatica della produzione culturale del Centro, al quale tale contributo è specificamente destinato.
 

Pag. 4


torna su
PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Lo Stato concorre al finanziamento del Centro Pio Rajna di Roma, Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica, mediante un contributo annuale di 1.500.000 euro a decorrere dall'anno 2005.
      2. Il contributo di cui al comma 1 è destinato all'informatizzazione dell'attività e della produzione bibliografica del Centro Pio Rajna, in modo da garantirne l'accesso gratuito attraverso il sito INTERNET del medesimo Centro.

Art. 2.

      1. Il Centro Pio Rajna trasmette al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e al Ministro degli affari esteri, entro il 31 gennaio di ciascun anno, una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente e sull'utilizzo dei contributi pubblici ricevuti, con specifico riferimento ai contributi statali e al perseguimento delle finalità di cui al comma 2 dell'articolo 1.
      2. Entro il 15 febbraio di ciascun anno, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro degli affari esteri trasmettono la relazione di cui al comma 1 al Parlamento.

Art. 3.

      1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, determinato in 1.500.000 euro a decorrere dall'anno 2005, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte

 

Pag. 5

corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


Frontespizio Relazione Progetto di Legge
torna su