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PDL 5477

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 5477



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato RUZZANTE

Disposizioni per il risanamento del bacino del fiume Fratta Gorzone

Presentata il 6 dicembre 2004


      

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Onorevoli Colleghi! - Il Fratta Gorzone, fiume che attraversa le quattro province di Vicenza, Verona, Padova e Venezia, rappresenta una delle più critiche realtà ambientali della regione Veneto.
      È un fiume sottoposto da anni ad un carico inquinante notevolissimo, dovuto a scarichi civili ma soprattutto industriali, dal momento che in esso si riversano gli scarichi dell'industria conciaria del basso vicentino.
      La gravità della situazione è ampiamente dimostrata dai risultati dei monitoraggi effettuati dall'ARPAV sulle acque superficiali correnti, che indicano, in sintesi, condizioni della qualità delle stesse tra lo scadente e il pessimo. I dati rilevati evidenziano sia un inquinamento di origine biologica che un inquinamento dovuto alla già citata industria conciaria (cromo, cloruri e solfati). Le concentrazioni rilevate sono tali da non consentire l'utilizzo dello acque neppure a fini irrigui, con evidente grave danno per i coltivatori delle aree interessate. Uno stato di cose che ha indotto il Consorzio di bonifica euganeo, ancora nell'agosto 2001, a presentare un esposto alla procura di Padova.
      Al di là dei danni evidenti e diretti per gli agricoltori della zona, non si possono sottacere quelli legati al suo sfociare nell'area dell'Alto Adriatico, con ripercussioni negative sia per il turismo (problemi di balneazione) che per la pesca, nonché i pericoli legati alla diffusione nel suolo degli elementi inquinanti e al loro ingresso nella catena alimentare.
      Il collettore che raccoglie i reflui depurati negli impianti del vicentino, depurazione evidentemente insufficiente visti i dati del monitoraggio, scarica a sud di Lonigo migliorando, non vi è dubbio, la situazione dell'area che viene così «by-passata», ma spostando i problemi a valle dove la situazione rimane grave.
      Di fronte a questo stato di cose, che non è plausibile venga sanato senza una programmazione ed un adeguato stanziamento
 

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di risorse, il presente progetto di legge prevede l'assegnazione alla regione Veneto di 36 milioni di euro per l'anno 2005 e la predisposizione, d'intesa con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, di un piano triennale per il disinquinamento del Fratta Gorzone, definendo anche appositi accordi di programma con gli altri soggetti pubblici interessati. Per fare fronte all'onere derivante dall'attuazione della presente proposta di legge, si provvederà mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Stanziamento per il risanamento
del bacino del fiume Fratta Gorzone).

      1. Al fine di ripristinare l'equilibrio ambientale e dell'ecosistema nella valle del fiume Fratta Gorzone, gravemente compromesso dall'inquinamento causato dagli scarichi civili e industriali, con danno per le produzioni agricole e pericolo per la salute dei cittadini, sono assegnati alla regione Veneto 36 milioni di euro per l'anno 2005 per il risanamento del bacino del fiume Fratta Gorzone attraverso la predisposizione, d'intesa con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, di un piano triennale di disinquinamento da attuare con metodologie mirate, compreso l'eventuale scavo dell'alveo del fiume, con il coinvolgimento, previ appositi accordi di programma, degli altri soggetti pubblici interessati.

Art. 2.
(Copertura finanziaria).

      1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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