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PDL 5318

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 5318



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

PAPINI, GRILLINI, MONTECCHI, ZANOTTI, GRANDI, DE BRASI,
MAZZUCA, PARISI, GRIGNAFFINI, CENTO, SABATTINI, BOSELLI

Riconoscimento del carattere nazionale alla «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» e al «Parco storico di Monte Sole»

Presentata il 1o ottobre 2004


      

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Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si intende riconoscere carattere nazionale alla «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» e al «Parco storico di Monte Sole» situati nei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, in provincia di Bologna, che furono oggetto della più tremenda strage nazifascista dell'intera Europa occupata (Lutz Klinkhammer, «Stragi naziste in Italia» Donzelli 1997, pagina 108).
      L'eccidio si sviluppò nelle zone comprese tra i fiumi Setta e Reno nei dintorni di Monte Sole tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944. In quella zona operava la brigata partigiana «Stella Rossa» guidata dal comandante Mario Musolesi, denominato «Lupo». La brigata si era formata all'indomani dell'8 settembre 1943 ed era composta in grande parte da residenti in quei comuni di montagna che conoscevano la zona e avevano il sostegno della popolazione civile. La brigata operava in una zona strategica per i collegamenti stradali e ferroviari tra la Germania e il fronte in cui erano impiegate le truppe tedesche. Le sue azioni diventarono sempre più incisive e il territorio in cui operava sempre più importante con il progressivo spostamento del fronte di guerra verso nord fino alla Linea gotica. Le più efferrate stragi nazifasciste contro la popolazione civile furono compiute sul crinale appenninico tra la Toscana e l'Emilia-Romagna nel periodo compreso tra l'agosto e il settembre 1944. L'obiettivo da colpire, secondo le direttive
 

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del comandante tedesco in Italia fedmaresciallo Albert Kesserling, erano i civili in quanto potenziali sostenitori delle formazioni partigiane le quali andavano annientate facendo terra bruciata intorno a loro.
      L'attacco a Monte Sole, dove operava la brigata Stella Rossa, iniziò all'alba del 29 settembre con un dispiegamento di 1.500 soldati tedeschi, accompagnati da gerarchi e da militi fascisti, che accerchiarono tutta la zona. Per sette giorni vennero compiuti eccidi in numerosissimi luoghi tra cui «chiese, cimiteri, piazzette, rustici contadini, modici locali di ritrovo, strade, mulattiere (...)» (Luigi Arbizzani, Le «storie» e l'esito di una ricerca, in Marzabotto. Quanti, chi e dove, Bologna, Ponte Nuovo, 1995, a cura del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto). Al termine di una lunga ricerca terminata solo nel 1995 e pubblicata nel testo citato si stabilì che i caduti nell'eccidio del 29 settembre - 5 ottobre 1944 furono 770, mentre tra il maggio 1944 e l'aprile 1945 in 115 luoghi diversi distribuiti sul territorio dei tre comuni vennero complessivamente uccise dai nazifascisti 955 persone (216 erano bambini sino a dodici anni di età, 316 donne, 142 vecchi oltre sessantenni, 6 parroci). Per cause varie di guerra nei tre comuni morirono 1.676 persone, un numero vicino ai 1.830 indicato nella motivazione della Medaglia d'oro al valor militare conferita al comune di Marzabotto nel 1949.
      Per la strage di Monte Sole il tribunale militare di Bologna nel 1951 condannò all'ergastolo il comandante della 16a divisione SS Walter Reder. Dalla sentenza di condanna risulta chiaro che vi fu un procedere uguale e sincronico delle truppe tedesche in diverse località teatro della strage, con contemporanei incendi in frazioni diverse e con la raccolta di civili allo scopo di ucciderli, il che è la più palese dimostrazione di come la strage fosse stata preordinata e non ebbe le caratteristiche né della furia di singoli soldati né della rappresaglia per specifiche azioni partigiane. Reder con la stessa sentenza fu riconosciuto colpevole di quattro dei nove eccidi per i quali aveva subito l'imputazione: Bardine, Valla, Vinca e Marzabotto. Ora, dopo la scoperta nel 1994 presso la procura militare centrale di Roma a Palazzo Cesi dell'«Armadio della vergogna» e la riapertura delle indagini sulla strage da parte della procura militare di La Spezia, c'è da augurarsi che altri colpevoli possano essere perseguiti nonostante il tantissimo tempo ormai trascorso.
      Uno degli eccidi di maggiori dimensioni del citato periodo 29 settembre - 5 ottobre fu compiuto nell'oratorio di Cerpiano, sul territorio del comune di Monzuno. Nel settembre 1945 la signora Mary Romagnoli Toffoletto raccolse per il cardinale Nasalli Rocca la prima documentazione organica sull'accaduto, stendendo materialmente il memoriale della suora orsolina Antonietta Benni che era miracolosamente sopravvissuta. Ecco il suo drammatico racconto: «Arrivano i tedeschi. Fanno salire queste 49 persone dalla cantina alla cappella attigua al "Palazzo": sono 20 bambini, due vecchi quasi invalidi e 27 donne fra le quali tre maestre. Chiudono accuratamente le porte e poi (...) comincia il getto fatale delle bombe a mano. Sono le nove del mattino e 30 vittime sono immolate (...) Feriti che si lamentavano, invocando disperatamente aiuto; bimbi che piangevano, mamme che cercavano di proteggere le creature superstiti (...) Intanto nell'attigua casa i carnefici gozzovigliano: suonano l'armonium come se fosse festa, mangiano ciò che trovano (...) Ma le povere vittime della Chiesina non le abbandonano un minuto: hanno aperto un buco nella porta e di là sghignazzano sinistramente. Dopo 28 ore di questa terribile agonia, i 16 superstiti sentono la loro condanna: fra 20 minuti tutti "Kaput" e i fucili vengono caricati rumorosamente per poi scaricarsi poco dopo su quei poveretti: altre 13 vittime! E un cartello di legno è posto sulla porta di quella insolita camera mortuaria: "questa è la sorte toccata ai favoreggiatori dei partigiani"».
      La presentazione della proposta di legge, in concomitanza con il sessantesimo anniversario del tremendo eccidio, offre l'opportunità di attribuire il giusto riconoscimento alla Scuola di Pace e al Parco
 

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storico di Monte Sole come opportunamente fu fatto con la legge 11 dicembre 2000, n. 381, che ha istituito il Parco nazionale della pace a Sant'Anna di Stazzema in provincia di Lucca, anch'essa teatro di un'altra feroce strage nazifascista. La memoria dell'eccidio si è mantenuta viva grazie alle iniziative del comune di Marzabotto, degli altri comuni colpiti e del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto istituito con la legge della regione Emilia-Romagna 20 ottobre 1982, n. 47. Marzabotto e Monte Sole sono diventati un simbolo nel mondo della ferocia e della barbarie della guerra, un solido punto di riferimento per iniziative di pace di dialogo tra i popoli. Nel 1985 nella ex dimora contadina de «La Casetta» si insediò la comunità monastica della Piccola famiglia dell'Annunziata, di cui fin dai tempi del cardinal Lercaro fu ispiratore e guida don Giuseppe Rossetti, sepolto per sua espressa volontà nel cimitero di Canaglia.
      Resta indelebile nella nostra memoria la storica visita ai luoghi della strage del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del Presidente della Repubblica Federale Tedesca Johannes Rau il 17 aprile 2002, durante la quale il Presidente tedesco chiese perdono per la disumana ferocia degli eccidi perpetrati dalle truppe del Terzo Reich.
      Con legge della regione Emilia-Romagna 27 maggio 1989, n. 19, fu istituito il Parco Storico di Monte Sole, con le seguenti finalità: restaurare e conservare il patrimonio storico della zona; ricostruire, conservare e diffondere la memoria degli eccidi e degli episodi dell'insorgenza partigiana; mantenere aperta la riflessione su quei fatti; sostenere le attività che possono riportare la vita là ove fu seminata morte e distruzione.
      Con atto del 13 dicembre 2002, fu costituita la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole per iniziativa di numerosi soci fondatori, tra i quali i comuni di Marzabotto, Monzuno, Grizzana Morandi e Bologna, la provincia di Bologna, la regione Emilia-Romagna, il Land Hessen della Repubblica Federale Tedesca, gli Istituti storici della Resistenza provinciale e regionale, l'università degli studi di Bologna. Essa ha lo scopo di «(...) promuovere e collaborare ad iniziative di informazione, formazione ed educazione alla pace, alla gestione e alla risoluzione non violenta e costruttiva dei conflitti, al rispetto dei diritti fondamentali di donne e di uomini, dei bambini e delle bambine ovunque nel mondo, per la convivenza pacifica tra i popoli e culture diversi, per una società senza xenofobia, razzismo e ogni altra violenza verso la persona umana ed il suo ambiente».
      In analogia con la citata legge 11 dicembre 2000, n. 381, che ha istituito il Parco nazionale della pace a Sant'Anna di Stazzema (Lucca), con la presente proposta di legge si riconosce carattere nazionale alla «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» e al «Parco storico di Monte Sole» (articolo 1) richiamando le finalità statutarie dei due enti (articolo 2) e confermando i loro organi di gestione come definiti negli atti costitutivi e nella legislazione della regione Emilia-Romagna (articolo 3).
      L'articolo 4 della proposta di legge, infine, attribuisce contributi, per le spese di investimento, di funzionamento e per concorrere all'organizzazione delle manifestazioni commemorative del 25 aprile e dell'eccidio di Marzabotto, alla «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» e al consorzio degli enti locali che gestisce il «Parco storico di Monte Sole» in misura analoga a quanto previsto dalla citata legge n. 381 del 2000 per Sant'Anna di Stazzema.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Allo scopo di promuovere azioni a livello nazionale e internazionale ispirate al mantenimento della pace e alla collaborazione dei popoli, nonché alla costruzione di un futuro che, serbando il ricordo delle dolorose memorie del passato, ripudi la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti tra i popoli e promuova una cultura di pace, è riconosciuto alla «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» e al «Parco storico di Monte Sole» carattere nazionale.

Art. 2.

      1. La «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole», ai sensi di quanto stabilito dal suo statuto, ha il fine di promuovere e di collaborare a iniziative di educazione alla pace destinate, in particolare, a rendere il comune di Monte Sole un luogo simbolo riconosciuto a livello internazionale.
      2. Il «Parco storico di Monte Sole», ai sensi di quanto stabilito dalla legge della regione Emilia-Romagna 27 maggio 1989, n. 19, e successive modificazioni, ha il fine di conservare il patrimonio storico e l'ambiente naturale dei luoghi che furono teatro dell'eccidio perpetrato dalle truppe nazifasciste ai danni della popolazione civile nell'autunno 1944, per contribuire a ricostruire, conservare e diffondere la memoria.

Art. 3.

      1. La gestione della «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» è affidata ai suoi organi statutari, come stabilito nel suo atto costitutivo.

 

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      2. La gestione del «Parco Storico di Monte Sole» è affidata al consorzio degli enti locali, di cui alla legge della regione Emilia-Romagna 27 maggio 1989, n. 19, e successive modificazioni.

Art. 4.

      1. Per le spese di investimento finalizzate agli scopi di cui all'articolo 1 della presente legge, per i servizi e per le infrastrutture logistiche è autorizzato un contributo in favore della «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» per ciascuno degli anni dal 2005 al 2007 nel limite massimo di 100.000 euro annui e al consorzio degli enti locali che gestisce il «Parco storico di Monte Sole» di cui alla legge della regione Emilia-Romagna 27 maggio 1989, n. 19, e successive modificazioni, per ciascuno degli anni dal 2005 al 2007 nel limite massimo di 150.000 euro annui. Al relativo onere si provvede, per gli anni 2005, 2006 e 2007, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      2. Per le spese di funzionamento della «Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole» è autorizzato un contributo di 50.000 euro annui a decorrere dall'anno 2005. Al relativo onere si provvede, per gli anni 2005, 2006 e 2007, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della difesa.
      3. Per le spese di funzionamento del «Parco Storico di Monte Sole» è autorizzato un contributo in favore del consorzio degli enti locali di cui alla legge della

 

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regione Emilia-Romagna 27 maggio 1989, n. 19, e successive modificazioni, di 50.000 euro annui a decorrere dall'anno 2005. Per concorrere alle spese relative all'organizzazione delle manifestazioni commemorative del 25 aprile e dell'eccidio di Marzabotto è autorizzato un contributo in favore dello stesso consorzio di 30.000 euro annui a decorrere dal 2005. Ai relativi oneri si provvede, per gli anni 2005, 2006 e 2007, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della difesa.
      4. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.    


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