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PDL 5123

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 5123



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato TAGLIALATELA

Equiparazione delle lauree in scienze delle preparazioni alimentari e in scienze e tecnologie alimentari alle lauree in biologia ed in chimica per l'ammissione ai pubblici concorsi nonché alla laurea in medicina veterinaria per i concorsi relativi al controllo degli alimenti

Presentata il 7 luglio 2004


      

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Onorevoli Colleghi! - A circa quattro anni dalla istituzione degli ordini regionali e a tre da quella dell'Ordine nazionale, i tecnologi alimentari non vedono ancora riconosciuta appieno la propria professionalità nelle pubbliche amministrazioni.
      Il ruolo del tecnologo alimentare risulta oggi strategico per la salvaguardia igienico-sanitaria delle produzioni agro-alimentari nonché per il miglioramento e la tutela dei prodotti tipici italiani, nel quadro dell'innovazione tecnologica dell'industria di trasformazione, della ricerca e dello sviluppo, nonché nelle attività di controllo della qualità dei prodotti alimentari.
      Va evidenziato inoltre che la legge 18 gennaio 1994, n. 59, recante «Ordinamento della professione di tecnologo alimentare» attribuisce, tra l'altro, al tecnologo alimentare le seguenti competenze:

          a) funzioni di direzione, amministrazione e gestione di imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione degli alimenti;

          b) studio, progettazione, direzione, sorveglianza e conduzione degli impianti e dei processi di lavorazione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati;

          c) responsabilità di indagine e valutazione delle analisi chimico-fisiche-microbiologiche sui prodotti alimentari per il controllo della loro qualità e per la definizione degli standard e dei capitolati per la loro produzione;

 

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          d) attività di ricerca e sviluppo di processi e prodotti nel campo alimentare;

          e) partecipazione alle attività di pianificazione alimentare, con riguardo alla valutazione delle risorse esistenti, alla loro utilizzazione e alle esigenze alimentari e nutrizionali dei consumatori e ad altre attività di pianificazione della produzione alimentare in ambito nazionale;

          f) collaborazione con altri professionisti per le attività che competono alla ristorazione collettiva in mense aziendali, mense pubbliche e mense ospedaliere;

          g) collaborazione con agenzie internazionali e comunitarie ai programmi di sviluppo agro-alimentare;

          h) funzioni peritali e arbitrali presso i tribunali.

      Una preparazione e una competenza di così ampio spettro permettono a questa figura professionale di affrontare tutti gli aspetti relativi alla filiera produttiva dell'alimento da quando viene raccolto o comunque generato, a quando viene consumato.
      Nel corso degli studi sostenuti dal laureato in scienze e tecnologie alimentari o in scienze delle prepazioni alimentari vengono tra l'altro approfondite le tematiche riguardanti le seguenti aree disciplinari: matematica e fisica, chimica e biochimica degli alimenti, bromatologia, microbiologia e igiene applicata agli alimenti e alle produzioni industriali, tecnologia dei processi produttivi e di trasformazione, economia e marketing, zootecnica ed anatomia animale, biologia vegetale e produzioni vegetali.
      Tale base culturale conferisce al tecnologo alimentare nell'ambito della sua attività professionale importanti competenze, tutte elencate nell'articolo 2 della citata legge n. 59 del 1994, e precedentemente riportate.
      Il laureato in scienze e tecnologie alimentari o in scienze delle preparazioni alimentari, grazie a questa molteplicità di conoscenze, diventa un punto di riferimento estremamente importante nella gestione e nello sviluppo del settore agro-alimentare ponendosi, come obiettivo primario, il raggiungimento della qualita e della sicurezza degli alimenti e delle produzioni alimentari.
      I laureati in queste discipline, nonostante l'alta specializzazione riferita al settore agro-alimentare, a causa di un vuoto legislativo si vedono privati del diritto di essere ammessi a tutti i concorsi statali, regionali e comunali per i quali è richiesta la laurea in biologia o in chimica o in medicina veterinaria. Unica eccezione deve ricercarsi nel Ministero delle politiche agricole e forestali che ha inserito nel bando di assunzione per direttore chimico la figura del tecnologo alimentare. Nonostante ciò, non sono pochi i bandi di concorso nei quali è richiesta una adeguata preparazione scientifica e tecnologica nel settore agro-alimentare, preparazione che il tecnologo alimentare possiede pienamente, basta considerare l'organizzazione stessa dei corsi e gli esami previsti; eppure in tali bandi di concorso non è prevista la partecipazione di laureati in scienze delle preparazioni alimentari o in scienze e tecnologie alimentari.
      Per i motivi esposti, con la presente proposta di legge, si stabilisce l'equiparazione delle lauree in scienze delle preparazioni alimentari e in scienze e tecnologie alimentari alle lauree in biologia e in chimica ai fini dell'ammissione ai pubblici concorsi e della partecipazione ai concorsi ordinari a cattedre in alcune classi di insegnamento. Si propone inoltre l'equipollenza con la laurea in medicina veterinaria ai fini dell'ammissione ai pubblici concorsi solo per quanto compete l'igiene e le ispezioni degli alimenti.

 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Le lauree in scienze delle preparazioni alimentari e in scienze e tecnologie alimentari, rilasciate dalle facoltà di agraria, sono, agli effetti di legge, equipollenti alle lauree in biologia e in chimica, ai fini dell'ammissione ai pubblici concorsi.
      2. Le lauree di cui al comma 1 costituiscono altresì titolo per la partecipazione ai concorsi ordinari a cattedre, nelle scuole e negli istituti statali, nelle seguenti classi di insegnamento, di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 24 novembre 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 16 del 20 gennaio 1995:

          a) 13/A - Chimica e tecnologie chimiche;

          b) 40/A - Igiene, anatomia, fisiologia, patologia generale e dell'apparato masticatorio;

          c) 59/A - Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali nella scuola media;

          d) 60/A - Scienze naturali, chimica e geografia, fitopatologia, entomologia agraria, microbiologia;

          e) 74/A - Zootecnica e scienza della produzione animale;

          f) 5/C - Esercitazioni agrarie;

          g) 11/C - Esercitazioni di economia domestica;

          h) 24/C - Laboratorio di chimica e chimica industriale;

          i) 29/C - Laboratorio di fisica e fisica applicata;

          l) 35/C - Laboratorio di tecnica microbiologica.

 

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      3. Le lauree in scienze delle preparazioni alimentari e in scienze e tecnologie alimentari costituiscono altresì titolo di equipollenza con la laurea in medicina veterinaria per quanto concerne i pubblici concorsi relativi all'igiene e all'ispezione degli alimenti.


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