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PDL 4939

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4939



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

MARTELLA, CAZZARO

Disposizioni per il restauro e il risanamento conservativo
della Villa Contarini dei Leoni

Presentata il 27 aprile 2004


      

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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge prevede lo stanziamento di un contributo statale per l'esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, nonché di restauro e di risanamento conservativo della Villa Contarini dei Leoni, sita nel comune di Mira sulla riva sinistra del fiume Brenta. Mira è uno dei più estesi e popolati comuni della provincia di Venezia; confina con l'area lagunare, tanto che un terzo del territorio è costituito da barene (un ambiente naturale di grande fascino che si presenta come un insieme di isolotti semisommersi dall'acqua e collegati tra loro da una miriade di canali). Mira è attraversata, da ovest ad est, dal naviglio Brenta, un tempo unica via di comunicazione tra Venezia e Padova, che conserva il ruolo di affascinante percorso turistico segnato dalle ville che i veneziani edificarono tra il '500 e il '700.
      Le ville della riviera del Brenta costituiscono un patrimonio artistico e culturale di grandissimo rilievo, che merita di essere conservato e, in alcuni casi, recuperato.
      Assicurare la conservazione di tale patrimonio è una esigenza primaria del nostro Paese, le cui ville rappresentano un elemento particolarmente significativo per il pregio e la raffinatezza delle soluzioni architettoniche e per il perfetto inserimento nel paesaggio rurale circostante.
      L'intervento sarebbe inoltre compatibile con il nuovo quadro delle competenze delineato dalla recente riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione in quanto esso si riferisce ad attività di «tutela dei beni culturali», materia che
 

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l'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, ha annoverato tra le materie di competenza esclusiva dello Stato.
      Villa Contarini dei Leoni fu costruita su commissione di Francesco Contarini, procuratore di San Marco, nel 1558.
      Federico Contarini fu un personaggio ricco, potente e intransigente. Durante la guerra con la Turchia, si comprò la carica di procuratore di San Marco (fino ad allora elettiva) nel gennaio 1571: come tale si occupava dell'attuale Basilica di San Marco e dei suoi problemi. Era conosciuto come esperto di anticaglie, e più volte era stato designato come «savio all'eresia». Ebbe infatti una buona parte di responsabilità quando nel 1593 Venezia cacciò Giordano Bruno dalla città per consegnarlo al tribunale dell'inquisizione. Da buon cristiano aveva poi difeso, durante l'interdetto di Paolo Sarpi, i gesuiti di Venezia.
      Le incisioni settecentesche riproducono l'immagine della villa quando divenne proprietà della famiglia Pisani che non apportò sostanziali modifiche architettoniche all'edificio, un palazzo maestoso e compatto, la cui struttura interna prevede, su entrambi i piani in cui si sviluppa, un grande salone centrale e le stanze disposte ai quattro angoli. I pisani provvidero a far affrescare da Giambattista Tiepolo il soffitto e due pareti del salone centrale del piano terra. Gli affreschi del Tiepolo (L'arrivo di Enrico III e del suo seguito, La Fama che annuncia la visita del Re, Gli spettatori al balcone), a fine '800 furono strappati e trasferiti in un palazzo di Parigi, divenuto poi il Museo Jacquemart-André, dove sono a tutt'oggi custoditi.
      La scala attuale che dà verso il Brenta non è quella originale, che doveva essere semicircolare (come dalle stampe fatte dal Coronelli nel 1710 e dal Volkamer nel 1712). Fu rifatta rettangolare, così come la vediamo nella stampa del Costa del 1750, per poi essere ancora modificata nell'800 quando vennero aggiunti i due Leoni reggiscudo (da cui deriva il nome della Villa). La facciata a nord gareggia in bellezza e in armonia con quella sul fiume, il cui gioco fra pieni e vuoti viene riproposto e arricchito da un'elegante loggia a cinque archi.
      La Villa divenne poi dei Foscarini, quindi passò agli austriaci Gorzowski durante la dominazione austriaca (1815-1866). Nel 1893 fu acquistata dal collezionista francese Edouard André, figlio di un ricchissimo banchiere, che non fu per niente rispettoso della Villa, ma anzi ottenne il permesso di asportare gli affreschi del Tiepolo e di portarli in Francia assieme ai Leoni dell'ingresso (quelli attuali, infatti, sono copie).
      Nella Villa, come ricordo dei fasti del '700, sono rimaste le incorniciature delle porte e il pavimento alla veneziana, mentre del '500 è rimasto, ai piani superiori, un lavabo di marmo rosso di Verona.
      La Villa era circondata da mura, aveva (e ha) un ampio giardino, una cappella e una barchessa.
      La Villa, ora di proprietà del comune di Mira che in passato vi ha ospitato la biblioteca e alcuni uffici comunali, è attualmente chiusa e inutilizzata in attesa di un intervento di restauro conservativo.
      L'elegante cappella gentilizia è stata restaurata dopo i danni subiti con il terremoto del 1976. L'oratorio è ora adibito a spazio espositivo per mostre d'arte, mentre la barchessa è da qualche anno sede del teatro comunale Villa dei Leoni ed è utilizzata anche per lo svolgimento di convegni e di attività similari.
      Il giardino, esteso e famoso per le essenze rare, è ora un giardino pubblico aperto durante il giorno.
      Il progetto di restauro per il quale si richiede il contributo prevede il completamento dell'intervento di recupero dell'intero complesso immobiliare (Villa, barchessa, oratorio e giardino) per consentirne la piena apertura al pubblico e l'inserimento all'interno del circuito turistico-culturale della riviera del Brenta, con la possibilità di ospitare attività permanenti oltre che eventi culturali di interesse nazionale e internazionale.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1.      È assegnato a favore del comune di Mira un contributo di 1.500.000 euro, per ciascuno degli anni 2004, 2005 e 2006, per l'esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, nonché di restauro e di risanamento conservativo del complesso immobiliare denominato «Villa Contarini dei Leoni», quale struttura funzionale polivalente da destinare ad attività di carattere culturale permanenti e ad eventi culturali di interesse nazionale e internazionale.
      2. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1, pari a 1.500.000 euro per ciascuno degli anni 2004, 2005 e 2006, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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