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PDL 4866

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4866



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato PERLINI

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione delle mura poligonali
di Anagni e del suo complesso architettonico

Presentata il 31 marzo 2004


      

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Onorevoli Colleghi! - La città di Anagni insiste in un territorio ricco di vestigia antiche e nel quale i resti delle mura poligonali sono numerosi. Esiste già, infatti, una proposta di legge tesa alla tutela ed alla valorizzazione delle mura poligonali di Alatri, Ferentino, Veroli, Atina e Arpino.
      Ma per Anagni il problema è diverso giacché le mura poligonali vanno ad inserirsi in un contesto storico-architettonico-culturale di vasto respiro, come si dirà più avanti, e da ciò nasce la necessità di una proposta di legge autonoma, sia pure congiunta alla precedente.
      Anagni (l'antica «Anagnia»), città sacra e capitale della confederazione degli Ernici, rivestì, durante il periodo ernico, un importante ruolo religioso e politico; la città era completamente cinta dalle mura in opera poligonale di cui oggi sono visibili alcune tracce lungo il versante settentrionale dell'antica acropoli (nello sperone di porta Tufoli) databili tra il V e IV secolo avanti Cristo.
      Con la conquista della città da parte dei Romani seguirono (IV-II secolo avanti Cristo) una ristrutturazione e un ampliamento delle mura, fino a comprendere la zona degli «Arcazzi» di Piscina, probabili terrazzamenti di una costruzione termale alla fine del III - inizio II secolo avanti Cristo. Gli Arcazzi sono costituiti da tre massicci pilastri di materiale calcareo, di notevole altezza, distanti l'uno dall'altro 4 metri e collegati al retrostante muro di sostegno mediante quattro volte; tutta la struttura costituisce un'opera di notevole interesse archeologico e ingegneristico.
      Dello stesso periodo della costruzione degli Arcazzi sono presenti nella parte meridionale della città tratti imponenti di
 

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mura della lunghezza di centinaia di metri e di altezza superiore a 10 metri.
      Le mura sono ben visibili e imponenti sia nel tratto meridionale sia in quello settentrionale; dalla sommità di esse si può godere un ampio panorama rispettivamente sulla valle del Sacco e sui Monti Ernici.
      Le mura furono oggetto di restauri nel periodo medioevale come testimonia il fontanile ad arco ogivale del XIII secolo ricavato nello spessore delle mura in località Bagno e successivamente furono estese nel XVI secolo secondo le fortificazioni militari dell'epoca.
      Considerando la ricchezza e la quantità di ritrovamenti (anche recenti nella zona della cattedrale), la tutela e la valorizzazione delle mura potrebbero costituire trampolino di lancio per una organica campagna di ricerche archeologiche, andando a creare un quadro completo delle testimonianze storiche di cui è ricca la città (la superba cattedrale romanica di Santa Maria, con la sua cripta affrescata, il duecentesco palazzo di Bonifacio VIII, teatro del celebre «schiaffo di Anagni», l'ardita architettura della sala della Ragione del palazzo comunale, piazza Innocenzo III).
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Finalità).

      1. La presente legge promuove la tutela e la valorizzazione delle mura poligonali di Anagni e del suo complesso architettonico.
      2. Le mura poligonali di cui al comma 1 fanno parte del patrimonio storico-culturale-archeologico della provincia di Frosinone e delle sue origini etniche ernica e volsca.

Art. 2.
(Comitato provinciale per la tutela
e la valorizzazione delle mura poligonali).

      1. Entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa deliberazione della giunta provinciale di Frosinone, con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali è istituito il comitato provinciale per la tutela e la valorizzazione delle mura poligonali di Anagni e del suo complesso architettonico, di seguito denominato «comitato».
      2. Il comitato è costituito da:

          a) un rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali, designato dal Ministro stesso;

          b) un rappresentante della regione Lazio, designato dal presidente della giunta regionale del Lazio;

          c) un rappresentante dell'amministrazione provinciale di Frosinone, designato dagli organi della stessa amministrazione;

          d) un rappresentante del comune di Anagni, designato dal sindaco.

 

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      3. Il comitato ha il compito di:

          a) individuare le fonti di finanziamento dirette al restauro e alla manutenzione delle mura poligonali di Anagni e del suo complesso architettonico;

          b) porre in essere ogni iniziativa per il reperimento delle fonti di finanziamento di cui alla lettera a);

          c) promuovere la conoscenza della ubicazione e delle caratteristiche costruttive delle mura poligonali a livello nazionale e internazionale;

          d) studiare e proporre al Ministero per i beni e le attività culturali le misure atte a salvaguardare le mura poligonali e il complesso architettonico oggetto di tutela;

          e) predisporre e pubblicizzare un itinerario turistico e culturale in collegamento con le vestigia di mura poligonali di epoche successive che insistono sul territorio della provincia di Frosinone.

      4. Il comitato è dotato di autonomia gestionale e contabile e la sua attività è finanziata tramite appositi fondi pubblici e privati.

Art. 3.
(Entrata in vigore).

      1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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