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PDL 4737

XIV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4737




 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

CIRO ALFANO, BELLILLO, FIORI, ANNA MARIA LEONE,
MANINETTI, MEREU, NARO, TUCCI

Concessione di un contributo a favore dell'associazione senza fine di lucro «Nuova Europa - Centro di informazione e studi sulle Comunità europee», con sede in Napoli

Presentata il 23 febbraio 2004


      

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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si prefigge di incoraggiare e sostenere, anche finanziariamente, le attività di una associazione senza fine di lucro, denominata «Nuova Europa - Centro di informazione e studi sulle Comunità europee» fondata nel 1960 con sede centrale a Napoli in via Egiziaca a Pizzofalcone n. 4, la quale, in base allo statuto, potrà promuovere comitati regionali e rappresentanze, nonché nominare propri corrispondenti in Italia e all'estero per lo sviluppo delle proprie finalità ispirate alla politica europea del Governo e della Unione europea.
      Nello specifico, il Centro è apolitico ed opera per promuovere lo sviluppo dell'economia, nel quadro di una realistica visione degli interessi particolari e generali dell'economia nazionale e di quella europea; al fine di ridurre le disparità economiche esistenti fra differenti regioni in un'ottica di miglioramento del tenore di vita dei cittadini.
      La regione Campania lo ha dichiarato «ente di rilevante interesse regionale», anche per aver posto in essere, negli anni, svariate iniziative tra le quali prevalenti risultano quelle sia nel settore della informazione e della formazione dei giovani, in particolare di quelli che vivono nelle aree più disagiate del Mezzogiorno, avvalendosi di strutture già esistenti per l'accoglienza e la formazione, sia sui vari aspetti dell'Unione europea e dei Trattati istitutivi della Comunità europea; temi di
 

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straordinaria importanza e attualità, specialmente in questa fase storica di rapida e straordinaria evoluzione.
      Evoluzione costituita dalla concreta attuazione del programma di adesione all'Unione di dieci nuovi Paesi dell'area centro-orientale del continente europeo e del bacino del Mediterraneo, di revisione dei Trattati e di definizione della prima Carta costituzionale europea che regolerà la integrazione, la convivenza e lo sviluppo di popolazioni molto differenziate tra loro dal punto di vista delle tradizioni etniche, politiche, storico-culturali e dello sviluppo economico, le quali superano nell'insieme, come entità, quelle degli Stati Uniti d'America.
      L'attività del Centro ha riguardato non solo la promozione di iniziative volte a favorire lo sviluppo della regione Campania e dell'intero Mezzogiorno, per cercare di colmare quel differenziale che purtroppo ancora divide l'Italia in due in termini di assetto infrastrutturale, logistico, industriale e distributivo che non consente di avviare una ripresa consistente e duratura, ma anche di instaurare rapporti di collaborazione e di sviluppo delle relazioni con i Paesi extracomunitari che si affacciano sul Mediterraneo che cercano, sempre più insistentemente, di intraprendere rapporti privilegiati con l'Europa per risolvere problemi endemici che li attanagliano e che rischiano di aggravarsi ulteriormente per effetto dei fenomeno della globalizzazione che accentua, anziché ridurre, la differenziazione tra Paesi ricchi, che dispongono dei capitali e delle tecnologie, e Paesi poveri costretti ad indebitarsi ulteriormente per poter sopravvivere ed anche per favorire le attività rivolte all'informazione europea, alla cooperazione socio-sanitaria, culturale ed economica.
      In questa ottica e nell'ambito dei fini istituzionali dell'associazione, che intende promuovere iniziative ancora più incisive, per risolvere le differenziazioni che dividono le aree più deboli e svantaggiate nei confronti di quelle più ricche e sviluppate dell'Unione europea, per un'Europa unita e proiettata verso il futuro, anche nei confronti dei Paesi del bacino del Mediterraneo e del continente africano; tutto ciò nell'ambito e nel rispetto delle linee guida fornite dall'Unione europea e dal Governo italiano, ponendo particolare attenzione all'attività pubblicistica delle iniziative del Centro con spazi dedicati nella stampa quotidiana e periodica; considerando, altresì, la proiezione e il ruolo internazionale dell'Italia, come Paese di confine dell'Unione europea tra i più esposti all'impatto migratorio, anche in previsione dell'ingresso nell'Unione di Paesi che saranno costretti a compiere sforzi notevoli per risanare i loro bilanci e rispettare i patti di adesione sottoscritti e, al tempo stesso, per rafforzare quei rapporti di cooperazione e sviluppo con i Paesi extra comunitari del bacino del Mediterraneo, anche nell'interesse dell'intero Paese e dell'Europa, la presente proposta di legge si prefigge di concedere un contributo annuo di 1.000.000 di euro per il triennio 2004-2006 all'associazione senza fine di lucro «Nuova Europa - Centro di informazione e studi sulle Comunità europee» per rafforzare ed incentivare ulteriormente la sua azione.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. È autorizzata la concessione di un contributo annuo, a fondo perduto, di 1.000.000 di euro annui per il triennio 2004-2006, a favore dell'associazione senza fine di lucro e di rilevante interesse sociale denominata «Nuova Europa - Centro di informazione e studi sulle Comunità europee», con sede in Napoli.
      2. Il contributo di cui al comma 1 deve essere utilizzato per attivare iniziative, in linea con gli indirizzi e con le politiche formulati dal Governo e dall'Unione europea e concordati con i Governi dei Paesi del bacino del Mediterraneo, volti a garantire ai giovani di tali Paesi, unitamente ai giovani del Mezzogiorno, una adeguata formazione nell'ambito dei servizi sociali e tecnico-sanitari finalizzata a favorire la cooperazione e l'integrazione tra i popoli nonché a contrastare la povertà e a dare soluzione alle problematiche di tipo sanitario e sociale.

Art. 2.

      1. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 1, pari a 1.000.000 di euro annui per il triennio 2004-2006, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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