I Commissione - Resoconto di giovedì 26 gennaio 2006


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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Giovedì 26 gennaio 2006. - Presidenza del presidente Pierantonio ZANETTIN.

La seduta comincia alle 9.45.

Disposizioni in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento.
Nuovo testo C. 4604-B, rinviata alle Camere dal Presidente della Repubblica.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Pierantonio ZANETTIN, presidente e relatore, illustra i contenuti del nuovo testo della proposta di legge all'esame del Comitato e, rilevato che le disposizioni dalla stessa recate appaiono riconducibili alla materia «giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale» che, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera l) della Costituzione è rimessa alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, fa presente che la II Commissione (Giustizia) ha apportato modificazioni volte ad accogliere talune delle indicazioni contenute nel messaggio di rinvio del Presidente della Repubblica. Formula pertanto una proposta di parere favorevole.

Sesa AMICI (DS-U) dichiara voto contrario sulla proposta di parere del relatore, sia perché la sua parte politica aveva già espresso tale orientamento in occasione del primo passaggio del provvedimento presso la Camera e sia perché, comunque, le modificazioni apportate dalla II Commissione (Giustizia) non paiono accogliere le osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica nel messaggio di rinvio alle Camere.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

Norme sull'istituzione del luogo elettivo di nascita.
C. 5795, approvata dal Senato, ed abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Pierantonio ZANETTIN, presidente e relatore, illustra i contenuti della proposta di legge all'esame del Comitato e rilevato che le disposizioni dalla stessa recate appaiono riconducibili alle materie «cittadinanza, stato civile e anagrafi» e «ordinamento civile e penale», che l'articolo 117, secondo comma, lettere i) e l), della Costituzione, riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. Non sussistendo motivi di rilievo sugli aspetti di legittimità costituzionale, formula una proposta di parere favorevole.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 2).

Esenzione dall'imposta sul reddito delle società per le contrade storiche di Siena.
Nuovo testo unificato C. 5406 Vigni ed abb.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Pierantonio ZANETTIN, presidente e relatore, illustra i contenuti del nuovo testo unificato della proposta di legge all'esame del Comitato e rileva che le disposizioni dalla stessa recate appaiono in primo luogo riconducibili alla materia «sistema tributario e contabile dello Stato», riservata alla potestà legislativa esclusiva dello Stato a norma dell'articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione. Fa presente, inoltre, che, per quanto attiene alle disposizioni relative alla definizione delle Contrade storiche di Siena ed alla loro autonomia statutaria, può essere altresì richiamata la materia «ordinamento civile», anch'essa riservata alla potestà legislativa esclusiva dello Stato a norma dell'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione. Infine, considerato che il provvedimento sembra finalizzato


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anche alla promozione dell'attività degli enti in questione, fa presente che potrebbe altresì rilevare la materia «promozione e organizzazione di attività culturali», demandata alla potestà legislativa concorrente tra lo Stato e le regioni, ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Non sussistendo motivi di rilievo sugli aspetti di legittimità costituzionale, formula una proposta di parere favorevole.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 3).

La seduta termina alle 9.55.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Giovedì 26 gennaio 2006. - Presidenza del presidente Pierantonio ZANETTIN.

La seduta comincia alle 14.

Decreto-legge 250/2005: Misure urgenti in materia di università, beni culturali ed in favore di soggetti affetti da gravi patologie, nonché in tema di rinegoziazione di mutui.
C. 6293 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con una osservazione).

Giulio SCHMIDT (FI), relatore, fa presente che le disposizioni recate dal provvedimento in titolo appaiono riconducibili alle materie «norme generali sull'istruzione», «ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali», «sistema tributario e contabile dello Stato», «tutela dell'ambiente dell'ecosistema e dei beni culturali», «difesa e forze armate», che le lettere n), g), e), s) e d) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione riservano alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, nonché alle materie «ricerca scientifica e tecnologica», «istruzione», «coordinamento della finanza pubblica», «valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali», «tutela della salute», «professioni», affidate alla competenza legislativa concorrente tra Stato e regioni dal terzo comma dell'articolo 117 della Costituzione. Ritenuto che non sussistono motivi di rilievo sugli aspetti di legittimità costituzionale, propone di esprimere parere favorevole con una osservazione volta a richiamare l'attenzione della Commissione di merito sulla circostanza che la disposizione introdotta dall'articolo 3, comma 3, del decreto-legge in esame reca una novella ad una disposizione, il comma 2 dell'articolo 97 della legge n. 388 del 2000, che è stata integralmente sostituita dal comma 3 dell'articolo 6 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, entrato peraltro in vigore in data successiva a quella di entrata in vigore del decreto-legge all'esame del Comitato.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 4).

Disposizioni sulla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali.
C. 5442 Schmidt ed abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

Pierantonio ZANETTIN, presidente e relatore, fa presente che le disposizioni recate dalla proposta di legge in titolo appaiono principalmente riconducibili alla materia «ricerca scientifica e tecnologica», nonché, per alcuni aspetti, alle materie «alimentazione», «tutela della salute» e «professioni», tutte ricomprese nell'ambito della potestà legislativa concorrente tra lo Stato e le regioni, ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Rileva inoltre che alcune disposizioni appaiono più direttamente riconducibili alla materia «formazione professionale», la quale, non essendo


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espressamente considerata né dal secondo né dal terzo comma dell'articolo 117 della Costituzione, appare rimessa alla potestà legislativa residuale delle regioni. A tale proposito, fa presente che, con particolare riferimento all'articolo 10, concernente gli stabilimenti utilizzatori, all'articolo 14, relativo alle procedure di autorizzazione dei progetti implicanti l'utilizzo degli animali e, seppure parzialmente, all'articolo 11, riferito agli stabilimenti di allevamento e di fornitura, non si prevede alcun intervento delle regioni, laddove, invece, la giurisprudenza costituzionale, ha avuto più volte modo di chiarire che l'avocazione allo Stato di poteri amministrativi in materie di competenza concorrente o residuale delle regioni, che, in linea generale, risulta ammissibile solo se giustificata, da esigenze di carattere unitario, deve comunque prevedere l'esercizio di tali poteri mediante opportune forme di coinvolgimento delle regioni. Rileva inoltre che anche con riferimento all'articolo 9 recante la disciplina del personale abilitato, sarebbe auspicabile prevedere un maggiore coinvolgimento delle regioni. Osserva, infine, che l'articolo 19, comma 6, secondo periodo, nel disporre che il Ministro della salute possa, con proprio decreto, modificare le linee di indirizzo degli Allegati annessi alla proposta di legge in esame al fine di tenere conto dei progressi scientifici e tecnologici, appare confliggere con il disposto di cui all'articolo 117, sesto comma della Costituzione, ai sensi del quale, nelle materie rimesse alla competenza legislativa concorrente tra lo Stato e le regioni, non è consentito l'esercizio della potestà regolamentare statale. Alla luce del complesso delle considerazioni sopramenzionate, propone di esprimere un parere favorevole con due condizioni e una osservazione. In particolare, si segnala alla Commissione di merito, l'esigenza di prevedere, con riferimento agli articoli 10, 11 e 14, opportune forme di coinvolgimento delle regioni, atteso che si versa in ambiti materiali sostanzialmente ricompresi nell'ambito della potestà legislativa concorrente e residuale di cui all'articolo 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, nonché, all'articolo 19, comma 6, di provvedere ad espungere il secondo periodo, atteso che tale disposizione previsione appare confliggere con il disposto di cui all'articolo 117, sesto comma, della Costituzione, ai sensi del quale, nelle materie rimesse alla competenza legislativa concorrente tra lo Stato e le regioni, non è consentito l'esercizio della potestà regolamentare statale. Quanto, invece, all'articolo 9, si propone di esprimere una osservazione, volta a segnalare alla Commissione di merito l'opportunità di prevedere un maggiore coinvolgimento delle regioni.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 5).

La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 26 gennaio 2006. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Antonio D'Alì.

La seduta comincia alle 14.10.

5-05130 Rositani: Funzionalità del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Rieti.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.


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Guglielmo ROSITANI (AN) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Antonio D'ALÌ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Guglielmo ROSITANI (AN) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentente del Governo.

5-05131 Zeller: Ambito di applicazione della disposizione recante l'esenzione delle sottoscrizioni per i partiti o gruppi politici rappresentativi di minoranze linguistiche.

Karl ZELLER (Misto-Min.linguist.) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Antonio D'ALÌ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Karl ZELLER (Misto-Min.linguist.) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

5-05132 Leoni: Andamento annuale del numero dei furti e delle rapine denunciati all'autorità giudiziaria dalle Forze dell'ordine.

Marcella LUCIDI (DS-U) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Antonio D'ALÌ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Marcella LUCIDI (DS-U) si dichiara fortemente insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, il quale ha deliberatamente evitato di fornire i dati annuali disaggregati circa l'andamento della criminalità in Italia, con particolare riferimento al numero dei furti e delle rapine. Tale rifiuto di ostensione di informazioni che dovrebbero essere portate a conoscenza del Parlamento, soprattutto quando a farne esplicita richiesta è un gruppo di opposizione, costituisce un gravissimo vulnus dell'attività ispettiva riconosciuta alle Camere nei confronti del Governo. Un atteggiamento omissivo così evidente e tale da non consentire alcuna verifica dei dati in base ai quali l'esecutivo predispone la politica di contrasto alla criminalità, non può spiegarsi altrimenti se non come il tentativo, da parte del Governo, di non fare emergere, neppure in sede parlamentare, l'aumento del numero di furti e rapine registrato in Italia a partire dal 2002. La finalità è evidentemente politica, atteso che limitarsi a dire che tra il 1996 e il 2005 il numero dei reati ha fatto registrare una flessione, consente di non porre in evidenza come, in realtà, la vera diminuzione della criminalità si sia effettivamente registrata tra il 1996 ed il 2001, nel periodo in cui al governo vi era l'attuale opposizione, a fronte, invece, di un chiaro incremento del numero dei furti e delle rapine che, anno dopo anno, si è registrato a partire dal 2002. Del resto, se anche non si volesse tenere conto dei dati forniti in materia dall'ISTAT e dalla magistratura, che confermano tale evoluzione del fenomeno criminale, non si spiegherebbe altrimenti la sollecitudine con la quale è stata da ultimo approvata definitivamente la nuova disciplina sulla legittima difesa. Conclusivamente, nel ribadire il proprio sconcerto di fronte al rifiuto del Governo di fare finalmente chiarezza su una materia di così rilevante impatto anche sull'opinione pubblica, preannuncia comunque che la sua parte politica non cesserà di richiedere, in ogni sede, quelle informazioni che sono state oggi dolosamente omesse.

Donato BRUNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.


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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 26 gennaio 2006. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2006.
Atto n. 580.
(Seguito dell'esame e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, il 25 gennaio 2006.

Dario RIVOLTA (FI) intende in primo luogo fare presente la propria sorpresa rispetto alla decisione, preannunciata dal Ministro dell'interno, avallata dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e contenuta nello schema di decreto in esame, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri, circa la fissazione in 170.000 unità della quota massima di ingressi di lavoratori stranieri per l'anno 2006. Ritiene in proposito che tale ammontare non sia tale da garantire il necessario equilibrio che dovrebbe essere sempre mantenuto tra il numero di ingressi annui di lavoratori stranieri e le potenzialità di assorbimento della società di arrivo. Paventa infatti il rischio che una quota di ingressi, come quella prevista per il 2006, renderà molto problematica l'integrazione tra i nuovi arrivati e la popolazione autoctona, la quale potrebbe essere indotta a percepire l'eccessivo numero di lavoratori immigrati come un pericolo, reagendo di conseguenza. Occorre infatti tenere conto che il numero della popolazione immigrata è già attualmente in Italia da ritenere eccessivo, soprattutto con riferimento alla forte componente di clandestini, nei confronti dei quali, nonostante i passi avanti rappresentati, sul piano normativo, dalla legge cosiddetta «Bossi-Fini», non sono state ancora adottate misure risolutive. A tale proposito, ricordato che lo stesso sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali, Brambilla, in occasione della risposta fornita ad una interrogazione parlamentare ha recentemente precisato che risulterebbero presenti, nel nostro paese, 350.000 immigrati in situazione di disoccupazione, si chiede, in primo luogo, se tale situazione sia compatibile con le disposizioni legislative in forza delle quali sono sufficienti sei mesi di disoccupazione per la perdita del diritto, da parte dell'immigrato, di permanere sul territorio nazionale e se, quindi, la predetta legge «Bossi-Fini» sia o meno correttamente applicata. Si chiede altresì che senso abbia, anche a fronte di tale rilevante numero di manodopera straniera non utilizzata, la fissazione di ulteriori 170.000 ingressi per il 2006. Ritiene che possa in proposito essere legittimo perlomeno sospettare che ci possa essere un diretto interesse del mondo imprenditoriale a mantenere in situazione di sotto occupazione, anche nel circuito dell'economia sommersa, una massa di lavoratori immigrati, senza procedere ad una loro stabilizzazione definitiva, al fine di poter godere di costi del lavoro più bassi. In proposito, ritiene che ogni decisione in materia di flussi migratori debba essere adottata responsabilmente e in modo da contemperare le esigenze provenienti dal mondo produttivo con le altrettanto meritorie istanze che emergono dall'opinione pubblica che, ribadisce, potrebbe ritenersi danneggiata dall'ingresso di un numero eccessivo di stranieri, a tutto discapito dei processi di integrazione. Conclusivamente, nell'auspicare che il rappresentante del Governo competente sul provvedimento in titolo, non presente nella seduta odierna, possa comunque prendere atto del suo intervento, si augura che, nella prossima seduta, il Governo sappia fornire i chiarimenti richiesti, facendo presente che, in caso contrario, potrebbe ritenersi opportuno procedere ad un approfondimento circa i contenuti dell'intero provvedimento.

Donato BRUNO, presidente, assicura il deputato Rivolta che il resoconto sommario


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del suo intervento sarà tempestivamente trasmesso al rappresentante del Governo competente a seguire il provvedimento in titolo e, ricordato che la Commissione non potrà concludere l'esame dello schema di decreto fino a quando non sarà stato trasmesso il parere della Conferenza unificata, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40, alle 14.50.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale del ministro dell'interno.
Atto n. 590.

Schema di decreto legislativo di riassetto delle disposizioni relative alle funzioni e ai compiti dei vigili del fuoco.
Atto n. 588.