Commissioni Riunite II e XII - Resoconto di giovedì 15 settembre 2005


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SEDE REFERENTE

Giovedì 15 settembre 2005. - Presidenza del presidente della XII Commissione Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Domenico Di Virgilio.

La seduta comincia alle 15.10.

Disposizioni concernenti la prevenzione ed il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile.
C. 150-3282-3867-3884-4204-B, approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame, rinviato, da ultimo, il 27 luglio 2005.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella precedente seduta è stato fissato, a lunedì 12 settembre scorso, il termine per la presentazione di emendamenti. Nell'avvertire che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato), comunica che gli emendamenti Zanotti 6.2, Magnolfi 6.4 e Finocchiaro 6.3 sono da considerare inammissibili in relazione all'articolo 70, comma 2, del regolamento, secondo il quale «i progetti già approvati dalla Camera e rinviati dal Senato sono riesaminati dalla Camera la quale, prima della votazione finale, delibera soltanto sulle modificazioni apportate dal Senato e sugli emendamenti ad esse conseguenti che fossero proposti alla Camera». Ricorda che la Presidenza della Camera ha più volte chiarito che - in base all'indicata disposizione regolamentare, espressione di un principio di economia procedurale - gli emendamenti riferiti a parti non modificate dal Senato sono ammissibili solamente nel caso in cui siano in immediata e oggettiva consequenzialità con quelle modificate. Rileva che, nel caso in esame, si tratta di emendamenti palesemente inammissibili in quanto, oltre a non riferirsi ad alcuna parte del testo approvato dalla Camera e modificato dal Senato, non presentano alcun nesso di «immediata e oggettiva consequenzialità» con le disposizioni da questo modificate. In particolare, gli emendamenti Zanotti 6.2 e Magnolfi 6.4 prevedono il riconoscimento dello status di rifugiate alle donne che intendono sottrarsi o sottrarre le figlie


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minori alle pratiche di mutilazione degli organi genitali. L'emendamento Finocchiaro 6.3 prevede l'applicabilità delle misure di assistenza e protezione sociale di cui all'articolo 18 della legge n. 40 del 1998 a coloro che collaborano alla prevenzione del reato di pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili ed a coloro che si sottraggono da tali pratiche.
Infine, prima di dare la parola ai relatori e al Governo per l'espressione del parere sull'emendamento Valpiana 6.1, ricorda che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 26 settembre.

Carolina LUSSANA (LNFP), relatore per la II Commissione, d'accordo con il relatore per la XII Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Valpiana 6.1, volto a ripristinare sia nel comma 1 che nel comma 2 dell'articolo 583-bis - riguardante le fattispecie di lesioni agli organi genitali diverse dalla mutilazione - la specificazione che il reato sussiste anche in presenza del consenso della vittima; avverte altresì che, qualora l'invito al ritiro non fosse accolto, il parere sarebbe contrario. Evidenzia infatti che tale modifica, introdotta dal Senato, appare condivisibile poiché è volta a non dare adito a dubbi interpretativi circa la indisponibilità del diritto alla integrità fisica in capo alla vittima.

Il sottosegretario Domenico DI VIRGILIO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Tiziana VALPIANA (RC) chiede al Governo chiarimenti sulle ragioni dell'invito al ritiro del suo emendamento 6.1.

Il sottosegretario Domenico DI VIRGILIO chiarisce che, sull'emendamento Valpiana 6.1, il Governo condivide le considerazioni già esposte dalla relatrice Lussana.

Carolina LUSSANA (LNFP), relatore per la II Commissione, ribadisce le considerazioni già svolte, confermando il parere espresso sull'emendamento Valpiana 6.1. Aggiunge che l'inciso che l'emendamento mira ad inserire nell'articolo 6 appare ultroneo ed è inopportuno per esigenze di uniformità dell'ordinamento.

Luana ZANELLA (Misto-VU) chiede che si proceda alla verifica del numero legale.

Giuseppe PALUMBO, presidente, rilevato che la richiesta è appoggiata dal prescritto numero di deputati e che le Commissioni non sono in numero legale, sospende la seduta per un'ora.

La seduta, sospesa alle 15.15, riprende alle 16.20.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che prima della sospensione sono stati espressi i pareri dei relatori e del Governo sull'unico emendamento ammissibile e che si deve passare ora al voto.

Anna Maria LEONE (UDC), relatore per la XII Commissione, conferma l'invito al ritiro dell'emendamento Valpiana 6.1.

Il sottosegretario Domenico DI VIRGILIO conferma che il Governo è d'accordo sull'invito al ritiro.

Rosy BINDI (MARGH-U) contesta il modo in cui la presidenza conduce la seduta, rilevando che si vorrebbe procedere alla votazione degli emendamenti su un provvedimento delicato ed importante come quello in titolo nonostante che uno dei due relatori sia assente, che i pareri non siano stati adeguatamente motivati e che palesemente manchi ancora il numero legale, mentre la maggioranza vorrebbe sfruttare un formalismo regolamentare e non procedere alla verifica solo perché non sono presenti abbastanza parlamentari dell'opposizione per appoggiare la richiesta.
Fa quindi presente che il blocco dei lavori parlamentari è dovuto unicamente al fatto che la maggioranza intende approvare, a fine legislatura, una riforma del


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sistema elettorale definita unilateralmente e che incontra, in questo, un dissidio al suo stesso interno, come appare evidente dalle notizie riportate stamattina dagli organi di stampa. È questa situazione di tensione estrema a determinare la mancanza del numero legale ed il blocco dei lavori.
Invita pertanto la maggioranza a prendere atto della mancanza del numero legale e a rinviare conseguentemente l'esame.

Pier Paolo CENTO (Misto-VU) concorda con le osservazioni svolte dal deputato Bindi sottolineando come il particolare momento politico richiede una scrupolosa applicazione delle norme regolamentari.
Osserva come non esistano al momento le condizioni politico-parlamentari per procedere all'esame di provvedimenti e che questa posizione politica assunta dai gruppi parlamentari collegati all'Unione sarà perpetuata fino a quando la proposta di modifica della legge elettorale non sarà ritirata.
Ricorda, a questo proposito, che anche il deputato La Russa presentò in passato una iniziativa legislativa diretta ad impedire modifiche costituzionali ed al sistema elettorale negli ultimi sei mesi della legislatura per consentire al Parlamento di lavorare senza sospetti.
Ritiene che anche l'esame del provvedimento in discussione non possa essere affrontato senza che la maggioranza garantisca la propria presenza ed invita pertanto i Presidenti delle Commissioni congiunte a rinviare la discussione ad un'altra seduta.
Esprime perplessità sulla regolarità della seduta in corso alla luce della circostanza che l'Assemblea è contestualmente convocata seppure per la discussione di atti di sindacato ispettivo; ritiene altresì dubbia l'interpretazione offerta dai Presidenti delle Commissioni riunite sulla necessità che il quorum necessario per la richiesta della verifica del numero legale debba essere raddoppiato in sede di Commissioni riunite.

Giuseppe PALUMBO, presidente, apprezzate le circostanze, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.40.