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 Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione Europea  di Lisbona - Conclusioni della Presidenza

Lisbona, 21 e 22 maggio 1999


In data 21 e 22 maggio 1999, ha avuto luogo a Lisbona la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione europea e del Parlamento europeo, al fine di esaminare le conseguenze della mondializzazione sul futuro dell'Unione europea.

Il problema della mondializzazione e la sfida che essa rappresenta per le istituzioni parlamentari sono stati presentati dal Presidente Trillo Figueroa (Congreso de los Diputados, Spagna). Numerosi Presidenti hanno considerato che i Parlamenti devono essere in grado di adattarsi alla società dell'informazione ed alle nuove tecnologie, potenziando in tal modo il controllo parlamentare legislativo e di bilancio.

Le nuove tecnologie costituiscono una sfida per la democrazia rappresentativa. È il motivo per il quale i Parlamenti devono prepararsi a cogliere le occasioni che sono loro offerte con i mezzi tecnologici di cui dispongono e ad intensificare lo scambio d'informazioni, in particolare via Internet.

Il Presidente Violante (Camera dei Deputati, Italia) ha presentato il tema della qualità della legislazione e della semplificazione legislativa, oggetto del gruppo di lavoro avviato ad Helsinki. La Conferenza ha debitamente preso nota del ruolo dei Parlamenti, in quanto principali organi legislativi, riguardo a tale questione. Tutte le altre istituzioni a livello nazionale ed europeo hanno il dovere di cooperare per migliorare le leggi e per far sì che siano più accessibili ai cittadini.

Con consenso unanime, la Conferenza propone che il documento preparato dal gruppo di lavoro sia affidato ai Presidenti, affinché decidano se è auspicabile portarlo a conoscenza degli organi parlamentari competenti o di ciascun deputato, che il tema della legislazione sia incluso all'ordine del giorno della prossima Conferenza dei Presidenti a Roma e che tale tema continui ad essere trattato in un gruppo di lavoro ad hoc, secondo il metodo che è stato seguito fino ad oggi.

La questione dei Parlamenti, della libertà dell'informazione e della protezione dei dati è stata presentata dal vicepresidente Haselhurst (House of Commons, Regno Unito). La garanzia che tutti abbiano il diritto di accedere all'informazione detenuta da un ente pubblico nell'esercizio dell'autorità di sua competenza costituisce un obiettivo auspicabile. Tuttavia, l'attuazione di tale regola da parte dei Parlamenti dovrà essere accuratamente analizzata nella misura in cui la diffusione di alcuni documenti potrebbe impedire ai Parlamenti di esercitare le funzioni costituzionali di loro competenza.

Due relazioni hanno trattato il tema della cooperazione interparlamentare dopo il Trattato di Amsterdam. Il Presidente Fischer (Nationalrat, Austria) ha optato per una prospettiva generale mirante a valutare le varie sedi di attuazione della cooperazione. La relazione della Presidente Dahl (Riksdagen, Svezia) ha portato sul tema più specifico del modello da adottare per le Conferenze dei Presidenti.

La Conferenza ha sottolineato la necessità di un'articolazione tra tutti gli stadi della cooperazione interparlamentare, e segnatamente tra le diverse riunioni, tavole rotonde e conferenze nelle quali i Parlamenti nazionali ed il Parlamento europeo si riuniscono. Il rapporto tra i diversi livelli di contatto deve essere definito meglio nell'intento di razionalizzare e migliorare quelli che già esistono.

La Conferenza ha deciso di proseguire i dibattiti riguardo alla portata, agli obiettivi ed alle regole di procedura della Conferenza stessa, incaricando la Presidenza attuale e le due successive, nonché il Presidente del Parlamento europeo, di presentare nuove proposte alla prossima Conferenza. Tale lavoro terrà conto dei principi generali qui sotto elencati, che sono stati oggetto di una decisione unanime :

    - La Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE ha convenuto che la stessa è composta dai Presidenti dei Parlamenti nazionali dei Paesi membri dell'Unione e del Parlamento europeo. Tutti vi parteciperanno alla pari. I partecipanti sono in possesso di mandati diversi, a seconda della Costituzione dei rispettivi Paesi o, per quanto riguarda il Presidente del PE, in funzione dei trattati consolidati. Tali sfumature devono essere rispettate.

    - Al momento opportuno, i Presidenti dei Parlamenti dei paesi candidati potranno essere invitati a partecipare in qualità di osservatori.

    - Le deliberazioni della Conferenza avverranno per consenso unanime. La Conferenza rispetterà l'autonomia e la posizione costituzionale di ciascun Parlamento e del relativo Presidente.

    - La Presidenza della Conferenza sarà affidata al Presidente del Parlamento ospite, che sarà responsabile dell'organizzazione della riunione.

    - La Presidenza, di propria iniziativa, trasmetterà ai partecipanti un riassunto della Conferenza. Tanto la Presidenza quanto ciascuno dei Presidenti potranno pubblicare le opinioni ed i punti di vista espressi durante le riunioni senza peraltro impegnare l'insieme della Conferenza.

    - Su proposta di uno dei membri, potranno essere istituiti gruppi di lavoro con l'assenso della Conferenza.

    - Alle riunioni della Conferenza, i segretari generali dei Parlamenti membri potranno accompagnare i loro Presidenti. I segretari generali, o i loro eventuali rappresentanti espressamente designati a tal fine, potranno tenere riunioni separate, senza i Presidenti, sia per preparare l'ordine del giorno della Conferenza, sia per qualunque altra reciproca consultazione. L'organizzazione di tali riunioni sarà competenza della Presidenza e seguirà quella della Conferenza come sopra stipulato.

    - La Conferenza avrà luogo annualmente su invito di uno dei suoi membri.

    - La prossima Conferenza si terrà a Roma nel 2000 e la successiva a Stoccolma nel 2001.

La Conferenza ha preso nota delle osservazioni che alcuni colleghi hanno fatto riguardo alla crisi del Kosovo, nei confronti della quale essa manifesta la sua profonda preoccupazione.

I Presidenti hanno preso nota dell'appello lanciato dal Presidente del Parlamento europeo affinché i Capi di Stato e di Governo riuniti a Colonia nei giorni 3 e 4 giugno decidano di implicare pienamente i Parlamenti nazionali ed il Parlamento europeo nella preparazione della futura Conferenza intergovernativa incaricata di elaborare la riforma istituzionale dell'Unione.

Per concludere, a nome dei Presidenti che hanno partecipato alla Conferenza di Lisbona, il Presidente Almeida Santos (Assambleia da República, Portogallo) ha lanciato un appello per la partecipazione attiva di tutti i cittadini europei alle prossime elezioni per il Parlamento europeo.