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 Nota introduttiva

1. Dalla Conferenza di Lisbona alla proposta di Memorandum per la Conferenza di Roma
Il Gruppo di lavoro, al termine della prima fase dei suoi lavori, ha presentato alla Conferenza di Lisbona il documento "Complessità normativa e ruolo dei parlamenti nell'epoca della globalizzazione". Il documento, discusso e condiviso dalla Conferenza di Lisbona, si concentra sull'analisi dell'alto grado di complessità normativa proprio dell'Unione europea e delle sue conseguenze.
Le conclusioni indicano la cooperazione tra i parlamenti e tra essi e le altre istituzioni come una delle chiavi essenziali per migliorare la qualità della legislazione nel contesto dell'Unione Europea.
Si è, perciò, richiesto al Gruppo di lavoro di proseguire la sua attività per precisare concrete linee di azione.
Il Gruppo di lavoro, in questo seconda fase, ha pertanto orientato la sua attività verso la redazione di un Memorandum, che individuasse innanzitutto forme più stabili di cooperazione in questo campo tra i Presidenti e tra le amministrazioni parlamentari che la stessa Conferenza potesse efficacemente promuovere.

2. L'attività svolta dal Gruppo di lavoro Ai lavori del Gruppo, coordinato dal Presidente Violante, hanno partecipato, in una prima fase, fino alla Conferenza di Lisbona, i rappresentanti dei Parlamenti di Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna, oltre che del Parlamento europeo; in una seconda fase, hanno aderito al Gruppo anche la Danimarca e la Svezia.
In vista della predisposizione della proposta di Memorandum, il Gruppo di lavoro ha avviato una ricognizione delle esperienze in corso in questa materia presso i diversi parlamenti, richiedendo a ciascuno un'apposita scheda informativa.
La massima parte delle indicazioni contenute nella proposta di Memorandum corrispondono ad esperienze già in atto, descritte in tali schede, che sono state convalidate nella discussione svolta nell'ambito delle due riunioni del Gruppo di lavoro a Cogne e a Fiesole.
Inoltre il Gruppo di lavoro ha ritenuto, in questa seconda fase, di aprire la sua attività al contributo di altri organismi, mettendo direttamente in pratica la raccomandazione già avanzata nel documento di Lisbona di collegare parlamenti, organismi internazionali ed istituti di ricerca.
E' stato perciò richiesto all'OCSE e all'Istituto Universitario Europeo, come organismi tra i più esperti in materia di legislazione in campo internazionale, di offrire il loro contributo all'attività del gruppo di lavoro, commentando l'analisi svolta nel documento di Lisbona.
Le riunioni svoltesi nel corso di quest'anno sono state pertanto caratterizzate dal contributo a Cogne (il 1° aprile 2000) del Segretario generale dell'OCSE e a Fiesole (il 16 giugno 2000) di studiosi indicati dall'Istituto Universitario Europeo.
Tutti questi contributi si sono poi tradotti in una specifica documentazione da mettere a disposizione di ciascun Parlamento. I documenti allegati alla proposta di Memorandum saranno pertanto:

  • il documento "Complessità normativa e ruolo dei parlamenti all'epoca della globalizzazione", che costituisce parte integrante delle conclusioni del Gruppo di lavoro;
  • la raccolta delle schede informative inviate dai singoli Parlamenti per fornire un quadro delle esperienze più significative da essi compiute per migliorare la qualità della legislazione;
  • il rapporto predisposto dall'OCSE sulla base del questionario inviato ai Parlamenti di tutti i paesi membri, per completare il quadro dei 29 paesi appartenenti a questa organizzazione;
  • il rapporto predisposto da un gruppo di studiosi, nell'ambito dell'Istituto universitario europeo, sulla base del dibattito svoltosi a Fiesole sulle prospettive future delle funzioni parlamentari in tema di legislazione.

3. Le modifiche introdotte alla proposta di Memorandum rispetto alla bozza presentata a Fiesole
Rispetto alla bozza presentata a Fiesole, il testo del Memorandum che si propone è stato modificato in modo da tenere conto delle indicazioni emerse nel seminario e delle ulteriori indicazioni fatte pervenire dalle delegazioni dei diversi paesi. Nella stesura gli uffici della Camera dei deputati hanno collaborato con gli uffici del Parlamento finlandese, essendo la Presidente Riitta Uosukainen relatrice su questo punto. Le modifiche hanno riguardato in particolare la semplificazione del documento, in modo da concentrarlo sulle possibili linee di azione che possono essere adottate dalla stessa Conferenza o attraverso intese tra i Presidenti dei Parlamenti interessati, anche mediante apposite direttive alle amministrazioni parlamentari.